Uganda – La sede di Nairobi integra gli sforzi dell’ospedale di Lacor nel rispondere al COVID-19

KAMPALA, 24 giugno 2020 – Grazie al supporto dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Kampala, l’Ospedale Lacor riceverà attrezzature mediche per estendere i suoi servizi di terapia intensiva (ICU), garantendo al contempo la sicurezza al personale ospedaliero . La donazione fa parte degli sforzi in corso dell’ufficio regionale AICS di Nairobi per sostenere i sistemi sanitari locali che, in circostanze così straordinarie, si trovano in affannno nel fornire anche una risposta più efficace e tempestiva contro la diffusione del COVID-19.

Il contributo dell’Agenzia andrà a favore dell’Ospedale St. Mary a Lacor (Uganda), che nel corso degli anni è stato sostenuto anche dalla Fondazione Corti. Situato a pochi chilometri a ovest di Gulu, già in prima linea durante la crisi dell’Ebola nel 2000, l’Ospedale ha immediatamente iniziato a riorganizzare i suoi principali servizi per far fronte alla pandemia. Il centro è stato recentemente identificato dal Ministero della salute ugandese come ospedale di riferimento per i casi più gravi di COVID-19 che necessitano di cure specialistiche.

Ad oggi l’Uganda conta 774 casi confermati senza decessi registrati, di cui 28 operatori sanitari. Dopo tre mesi di “lockdown” e coprifuoco, il Paese sta lentamente tornando alla sua normalità, ma l’allerta nella regione settentrionale è ancora elevata a causa dei casi COVID-19 che entrano dal confine del Sud Sudan e si diffondono all’interno delle comunità nell’area di Gulu.

> Comunicato stampa ENG (*pdf)

> Materiale fotografico (Flickr)

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