Persone

La P di “Persone” riguarda l’impegno a costruire una società in cui tutti possano vivere con dignità, sviluppare il proprio potenziale e crescere in un ambiente sano. Eliminare la povertà non significa solo migliorare le condizioni economiche, ma anche ridurre le disuguaglianze sociali e proteggere le persone dai rischi legati all’ambiente e alle attività umane. Le […]

Tempo di Lettura:

1 min

La P di “Persone” riguarda l’impegno a costruire una società in cui tutti possano vivere con dignità, sviluppare il proprio potenziale e crescere in un ambiente sano. Eliminare la povertà non significa solo migliorare le condizioni economiche, ma anche ridurre le disuguaglianze sociali e proteggere le persone dai rischi legati all’ambiente e alle attività umane.

Le iniziative che rientrano nel portfolio della Sede di Nairobi si concentrano soprattutto sulla dimensione Persone, con iniziative che migliorano l’accesso ai servizi essenziali, come sanità, educazione, risposta alle emergenze e parità di genere. In particolare, il tema della parità è integrato in tutte le azioni, seguendo le linee guida dell’Agenzia e quelle internazionali dell’OCSE-DAC.

In Kenya, il nostro lavoro in questo ambito si basa sul diritto, garantito dalla Costituzione, all’accesso a servizi sanitari e sociali di qualità. Collaboriamo con il Ministero della Salute per sostenere i principali piani strategici nazionali, promuovendo la digitalizzazione del sistema sanitario e rafforzando la formazione del personale medico. L’obiettivo è ridurre le disuguaglianze, rendere i servizi più efficienti e garantire la copertura sanitaria universale.

In Somalia, dove la popolazione affronta crisi continue causate da eventi climatici estremi e conflitti, sosteniamo interventi di emergenza per migliorare sicurezza alimentare, nutrizione, gestione dell’acqua e protezione sociale, anche insieme a partner multilaterali. Tra questi, il Country-Based Pooled Fund (CBPF) di UN OCHA (Nazioni Unite) ha permesso risposte rapide e salvavita, ad esempio durante le recenti alluvioni. In ambito sanitario, collaboriamo con partner locali – come l’Ospedale De Martino – per rafforzare le strutture e garantire l’accesso alle cure.

In Tanzania, i nostri interventi si concentrano su educazione e formazione professionale, sanità e nutrizione. Lavoriamo per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e promuovere l’inclusione delle persone con disabilità. Con un’iniziativa regionale che riguarda anche il Kenya e l’Uganda, interveniamo per migliorare l’accesso ai servizi sanitari di base, con un focus particolare sulla salute materna e infantile. Un ulteriore filone di intervento è legato alla lotta a malattie come tubercolosi, malaria e HIV.

Nella Repubblica Democratica del Congo, le nostre azioni si concentrano sulla risposta alle crisi umanitarie. È in avvio un nuovo intervento regionale per far fronte alla crisi dei Grandi Laghi (Uganda, Burundi, RDC).

Iniziative progettuali: una selezione

 

Il progetto mira a rafforzare l’Università Nazionale Somala (UNS), partner storico della Cooperazione Italiana in Somalia e destinataria di diverse iniziative di cooperazione per la ricostruzione del capitale umano del Paese. L’iniziativa prevede un programma di borse di studio destinate a laureati meritevoli dell’UNS per frequentare corsi di laurea magistrale in Agraria, Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Veterinaria, programmi di dottorato di ricerca in Veterinaria e percorsi di specializzazione in Medicina. Il progetto prevede inoltre la produzione e l’erogazione, tramite strumenti virtuali, di un corso lingua e cultura italiana e di un corso online aperto a tutti (MOOC, massive online open course) destinato ai docenti dell’Università, e la costituzione di un Osservatorio, una specifica struttura volta a supportare ed indirizzare i futuri sviluppi della cooperazione Italo-Somala in ambito universitario.
Beneficiari diretti di questa attività sono gli studenti neolaureati che hanno potuto prendere parte alle componenti didattiche, i docenti che hanno partecipato alle formazioni organizzate nell’ambito del progetto, nonché docenti e studenti che hanno partecipato ai corsi propedeutici in lingua italiana organizzati presso UNS.
Tra i risultati raggiunti, si segnalano 30 borse di studio per corsi di Laurea Magistrale assegnate e portate a termine, l’assegnazione di 2 borse di studio di Dottorato e 12 borse di studio nell’ambito della medicina.

Da un sondaggio effettuato sugli studenti, si evince che oltre il 90% dei borsisti consiglierebbe ai compagni la partecipazione a questo programma.

L’obiettivo principale dell’iniziativa è migliorare la prevenzione e la risposta alla violenza di genere e alle pratiche tradizionali dannose nelle contee aride e semi-aride, con un focus sui gruppi più vulnerabili come giovani e donne. Le attività includono sensibilizzazione nelle scuole, potenziamento delle istituzioni locali e advocacy per migliorare l’accesso ai servizi essenziali e modificare le attitudini sociali verso la violenza di genere. Un ulteriore obiettivo dell’iniziativa è rafforzare il ruolo delle donne nella gestione della terra e nell’adattamento al cambiamento climatico in aree soggette a siccità, enfatizzando pratiche sostenibili anche attraverso attività di formazione.

L’iniziativa è divisa in due componenti:

  • La prima componente è realizzata da We World nella Contea di Narok, e si concentra sulla prevenzione della violenza di genere e delle pratiche dannose, sensibilizzando gli studenti sui loro diritti sessuali e riproduttivi e formando le istituzioni locali per migliorare l’accesso ai servizi essenziali. I beneficiari stimati sono circa 22.000 individui, di cui circa il 51% donne.
  • La seconda componente è realizzata da IPSIA ACLI nella Contea di Laikipia, e si concentra sul potenziamento del ruolo decisionale delle donne, migliorando il loro accesso al mercato agricolo e alla gestione della terra, mentre vengono sviluppati piani di adattamento ai cambiamenti climatici in aree colpite da siccità e altri fenomeni avversi. I beneficiari diretti sono circa 2900 persone, di cui circa il 60% donne.

L’iniziativa intende creare un network di strutture sanitarie pubbliche e private riconosciute dai sistemi sanitari nazionali di Kenya, Tanzania e Uganda e riconducibili alla presenza e all’azione dell’Italia nella regione. È destinata al miglioramento dei servizi dedicati alla salute materno-infantile attraverso scambi di esperienze, formazione e condivisione di protocolli comuni, ed interviene su 33 strutture sanitarie nei tre paesi. Le attività previste includono attività di miglioramento infrastrutturale, l’acquisto e distribuzione di equipaggiamenti e dispositivi medici di base, attività di formazione rivolte allo staff medico delle strutture sanitarie coinvolte oltre a interventi strutturali in accordo con i bisogni riscontrati nelle aree di intervento. Il Centro di Salute Globale dell’ospedale Meyer di Firenze, partner dell’iniziativa, supervisiona il programma dal punto di vista tecnico-scientifico e supporta le Organizzazioni che stanno realizzando l’iniziativa e AICS nelle attività di monitoraggio.
In Kenya l’iniziativa viene realizzata da Medicus Mundi Italia con il Kilifi County Health Department e la  Pwani University nelle Contee di Nairobi, Nyandarua, Meru e Kilifi. Questa componente del progetto comprende attività di formazione del personale sanitario e dei Community Health Promoters, acquisto e distribuzione di equipaggiamento e ambulanze, costruzione di un nuovo reparto di maternità nell’ospedale di Malindi, realizzazione di servizi ecografici mobili per le donne nelle comunità.
In Tanzania l’iniziativa viene realizzata da Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (CMSR) con CUAMM e COPE) nelle Regioni di Dodoma e Zanzibar. Questa componente del progetto comprende attività di formazione del personale sanitario e dei Community Health Promoters, acquisto e distribuzione di equipaggiamento e materiale sanitario, realizzazione di servizi ecografici mobili per le donne nelle comunità.
In Uganda l’iniziativa viene realizzata da Fondazione AVSI con Università di Pavia, Università di Napoli, Fondazione Corti, Fondazione Ambrosoli e AMREF Health Africa nelle Regioni di Acholi e Lango. Questa componente del progetto comprende attività di formazione del personale sanitario, acquisto e distribuzione di equipaggiamento e materiale sanitario, realizzazione di servizi ecografici mobili per le donne nelle comunità e miglioramento del sistema di raccolta e interpretazione dei dati in funzione di una maggiore efficienza.

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2025, 13:36