Repubblica Democratica del Congo

La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è tra i paesi africani più ricchi di risorse minerarie, ma la sua economia è fortemente influenzata dalle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e dall’andamento economico dei principali partner commerciali, rendendola particolarmente vulnerabile. Sul piano sociale, la Regione dei Grandi Laghi sta vivendo una delle crisi umanitarie più […]

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La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è tra i paesi africani più ricchi di risorse minerarie, ma la sua economia è fortemente influenzata dalle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e dall’andamento economico dei principali partner commerciali, rendendola particolarmente vulnerabile. Sul piano sociale, la Regione dei Grandi Laghi sta vivendo una delle crisi umanitarie più gravi e durature del continente africano, alimentata dal protrarsi di conflitti armati nelle province orientali del Paese. Il gruppo ribelle M23 ha di recente alzato di nuovo il livello delle ostilitá, conquistato città strategiche come Goma e territori nelle province del Nord e Sud Kivu, causando migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati. La conseguente vulnerabilità delle popolazioni coinvolte è aggravata da una crescente esposizione ad abusi e violazioni dei diritti umani. La sicurezza del Paese è ulteriormente messa a rischio dalla fine della missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite MONUSCO (Mission de l’Organisation des Nations Unies pour la Stabilisation en République Démocratique du Congo) prevista per il 2026.

In questo contesto, la RDC nel 2024 ha dovuto anche affrontare una grave epidemia di Mpox, che ha ulteriormente complicando la già difficile situazione umanitaria.

La Cooperazione Italiana è presente in RDC sin dal 2008, con iniziative che hanno interessato i settori dell’acqua, della salute, dell’educazione, della protezione dell’infanzia, dell’assistenza alle donne vittime di violenza e agli sfollati.

Attualmente, la Cooperazione Italiana si sta concentrando sul Pilastro Persone, rispondendo alla crisi umanitaria con interventi di emergenza per migliorare l’accesso delle popolazioni ai servizi essenziali e per fornire protezione ai gruppi vulnerabili. L’approccio adottato integra Aiuto Umanitario, Sviluppo e Pace, in linea con i piani di emergenza delle Nazioni Unite e la strategia dell’Unione Europea. Nel 2024, in risposta alla escalation del conflitto nell’est del Paese, il governo italiano ha stanziato 1 milione di euro a favore di UNFPA (United Nations Population Fund) e 2,5 milioni di euro per progetti umanitari realizzati da Organizzazioni della Società Civile (OSC).

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2025, 10:03