Somalia

La Repubblica di Somalia, nata nel 1° luglio 1960 dall’unione tra la Somalia, ex colonia italiana e il protettorato inglese del Somaliland, ha una superficie di circa 627.000 km2 ed una popolazione di circa 17 milioni. La storia politica del paese si dimostra piuttosto complessa. La frammentazione tribale e le relazioni tra i differenti clan presenti sul territorio rimangono ancora determinanti sulla scena politica e istituzionale, caratterizzata da istituzioni deboli che hanno scarso controllo del territorio. Dopo l’indipendenza infatti, nel 1969, un colpo di stato guidato dal generale Siad Barre ha instaurato un regime militare, alla cui caduta, nel 1991, ha fatto seguito lo scoppio della guerra civile, che ha contrapposto le fazioni in lotta lungo le linee tracciate dall’appartenenza clanica la quale, attraverso le genealogie familiari, rappresenta la base della società somala. Dopo un primo intervento militare internazionale (1992-1995), più di una dozzina di conferenze di pace e una seconda missione internazionale (dal 2007) dell’Unione Africana (African Union Mission in Somalia, Amisom), il conflitto, concentrato soprattutto nel sud del paese, è ancora lontano dalla risoluzione, benché abbia attraversato fasi molto diverse.  L’attuale assetto istituzionale, sotto la forma di repubblica federale, è stato creato nel 2012 a seguito dell’approvazione di una costituzione provvisoria, approvata nel 2011.  Questo governo, risultato di un lungo processo di politico, ha una capacità limitata di governare a causa delle grosse sfide presenti all’interno dei confini. L’insediamento del presidente e del parlamento è stato possibile grazie a un notevole sforzo militare internazionale per riconquistare il controllo del territorio, sottratto alle truppe di al-Shabaab, indebolite dagli effetti della carestia che nel luglio del 2011 ha colpito il Corno d’Africa e dagli attacchi dei droni americani contro i loro capi militari. Tuttavia, Il gruppo mantiene il controllo di vaste zone rurali nelle regioni centrali e meridionali e continua a destabilizzare la Somalia e i paesi vicini con attacchi di guerriglia e attentati.

Mentre la Somalia continua la sua lunga ripresa da decenni di conflitto, sottosviluppo e instabilità, il paese ha ottenuto progressi significativi in diversi settori, come la costruzione dello Stato e delle istituzioni a livello nazionale e degli Stati membri federali, conquiste militari contro gruppi ribelli radicali, aumento crescita economica e una migliore gestione del settore pubblico. Uno sviluppo importante è stato l'istituzione di una nascente struttura statale federale, con la formazione delle amministrazioni degli Stati membri federali (FMS). Il paese è al momento composto da sei stati federali, tra cui il Somaliland, nonché l'amministrazione regionale di Banaadir, suddivisi in 18 regioni amministrative a loro volta suddivise in distretti. Tuttavia, il rapporto spesso litigioso tra il governo federale e gli Stati membri federali ostacola i processi politici fondamentali. L'autorità contestata sulla divisione delle competenze rimane una sfida per codificare accordi concordati sul federalismo in una nuova costituzione. I bilanci sottofinanziati delle amministrazioni degli Stati membri federali ostacolano ulteriormente l'attuazione del federalismo. La corruzione e l'impunità, così come l'esclusione e l'emarginazione sistemiche dei gruppi vulnerabili dai processi e dalle istituzioni politiche, di riconciliazione e di altro tipo, pongono ulteriori sfide alla stabilità e allo sviluppo sostenibile inclusivo. La debole capacità legislativa a livello federale e statale limita lo sviluppo e l'adozione di quadri giuridici per regolamentare questioni legali, politiche, di sicurezza, giudiziarie e socioeconomiche. 

La Somalia rimane formalmente un paese membro dell’Igad (Intergovernmental Authority on Development), della Lega Araba (dal 1974) e dell’Unione Africana.  

 

 


 

Somalia - Documenti strategici

AutoreTitoloData di pubblicazione
The Ministry of Planning, Investment and Economic DevelopmentSomalia National Development Plan 2020 - 20242020