Kenya – Nelle comunità pastorali del Kenya per la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente. Si conclude il progetto “One Health”.

A Marsabit, Kenya, mercoledì 21 luglio, si è tenuto il workshop di conclusione del progetto “ONE HEALTH, Approccio multidisciplinare per favorire la salute e la resilienza della comunità pastorale del nord Kenya”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics). L’incontro ha visto la partecipazione anche del membro del Comitato Esecutivo di Contea per il dipartimento di Salute Dr. Wolde Jama e il Chief officer per il dipartimento dell’allevamento Dr. Wario Sake, a rappresentare le rispettive controparti locali di progetto. Un video della Programme officer di Aics Nairobi Miriam Bulbarelli ha aperto il workshop a nome del Titolare di Sede Fabio Melloni e dell’Ambasciatore d’Italia in Kenya Alberto Pieri.

Il progetto, iniziato nel 2018 con conclusione prevista il 31 luglio 2021, è stato realizzato grazie al consorzio “One Health” coordinato da Amref – CCM e composto da Veterinari senza Frontiere-Germania, la start up TRIM e il Dipartimento Inter-ateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino. Incentrate sulla salute degli animali di allevamento delle comunità pastorali della Sub Contea di North Horr tanto dal punto di vista della resilienza ai cambiamenti climatici quanto dalla prevenzione di malattie zoonotiche trasmissibili all’uomo, le attività hanno portato a un miglior accesso ai servizi sanitari e veterinari per le comunità pastorali e il bestiame, una maggiore consapevolezza di pratiche igieniche, e rischi di una trasmissione da animale a uomo. Al centro anche l’economia, il risparmio familiare e le risposte ai cambiamenti climatici, attraverso l’integrazione tra saperi tradizionali e nuove tecnologie sostenibili.

Capillare è stato l’intervento che ha coinvolto oltre 13mila persone attraverso attività formative e di sensibilizzazione, grazie anche il coinvolgimento di 20 tra leader religiosi e tradizionali. Per raggiungere i pastori e le mandrie nelle aree più remote si sono attrezzate delle unità mobili finalizzate alla fornitura integrata di servizi preventivi e curativi per uomini e animali. La presenza di piogge e la conseguente disponibilità d’acqua, la sua gestione e i potenziali rischi di disastri ad essa connessi, sono stati al centro di incontri con le comunità per giungere a decisioni partecipate basate sull’esperienza. Grazie all’attuazione di sistemi di risparmio e prestito di villaggio (VICOBA) a favore di gruppi di donne vulnerabili, vi è stato un miglioramento del loro introito, l’espansione di attività commerciali esistenti e la generazione di nuovi posti di lavoro giornalieri.

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