Alla COP29 di Baku, AICS Nairobi ha acceso i riflettori su una storia tutta keniana fatta di resilienza, pace ed empowerment. Il panel intitolato "Empowering Women, Conserving Nature, Building Peace: solutions from Kenya community conservancies", organizzato dalla Sede insieme al Northern Rangelands Trust (NRT), ha offerto un viaggio attraverso le comunità remote del Kenya, mostrando come le conservancies stiano cambiando il volto della lotta al cambiamento climatico, dell'empowerment femminile e della promozione della pace.
Le conservancies sono entità riconosciute che a differenza delle aree protette tradizionali, sono abitate e richiedono strategie di protezione ambientale che promuovano anche lo sviluppo locale. Le comunità residenti affrontano sfide enormi: dai cambiamenti climatici alla scarsità di risorse, fino ai conflitti interetnici, trattandosi di aree dove convivono diverse tribù. In queste terre aride e semi-aride, le comunità, con il supporto di NRT, hanno trovato soluzioni innovative per prosperare, trasformando problemi in opportunità e combinando tutela ambientale, sviluppo economico e iniziative di pace.
Durante il panel, realizzato presso il Padiglione Italia, leader locali e attivisti hanno raccontato e condiviso le proprie esperienze sui risvolti che ha il modello delle conservancies sullo sviluppo e sulla crescita delle comunità locali. Josephine Ekiru, giovane ambasciatrice di pace per NRT, ha spiegato come il dialogo tra tribù e il programma degli ambasciatori di pace sostenuto dalla cooperazione italiana stia effettivamente contribuendo a ridurre conflitti e tensioni, mentre Francis Chachu Ganya, Direttore delle relazioni istituzionali di NRT, ha illustrato il lavoro quotidiano che rafforza la governance locale e promuove la pace. L’empowerment femminile è stato un altro tema forte. Con iniziative come BeadWORKS, le donne pastoraliste stanno trasformando le loro abilità artigianali in fonti di reddito sostenibili, guadagnando autonomia e migliorando le condizioni delle loro famiglie.
Ad aprire l’evento è stato il Prof. Francesco Corvaro, Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico del Governo Italiano, che ha sottolineato l’importanza del Piano Mattei per il rafforzamento della cooperazione italiana in Africa. Il Segretario del Dipartimento di Stato per la Fauna Selvatica del Kenya, John Chumo, ha portato la prospettiva del governo keniano, mentre la moderazione è stata affidata alla giornalista Zeynab Wandati.
Il pubblico ha dimostrato grande interesse per le tematiche trattate, fornendo spunti e interventi che hanno arricchito ulteriormente il dibattito ed evidenziato la correlazione tra cambiamenti climatici, conservazione ambientale e sviluppo economico per un paese come il Kenya, che ha registrato una perdita di biodiversità di circa il 68% tra il 1977 e il 2016, con impatti notevoli sul turismo, che nel Paese riveste un ruolo chiave nell’economia.
I visitatori del Padiglione Italia hanno inoltre potuto vivere un viaggio unico nel cuore delle conservancies del Kenya, grazie a un video in Realtà Virtuale presentato durante l'evento, che ha consentito ai partecipanti di calarsi nel cuore degli ecosistemi keniani a 360 gradi.