Nairobi - Nella prima settimana di dicembre si è svolta una missione di monitoraggio AICS nella contea di Kitui, zona semi-arida nel sud del Kenya dove è in corso di realizzazione un'importante iniziativa di sviluppo rurale cofinanziata dall’Agenzia. Si tratta del progetto “Rafforzamento della resilienza e della sicurezza alimentare presso le comunità agropastorali nel distretto di Mutito” implementato dalla onlus CEFA, al terzo anno di esecuzione.
Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea accanto all'Agenzia, ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni economiche delle comunità agropastorali – circa 5000 i beneficiari diretti - che abitano in una zona dove la siccità ha avuto un forte impatto sull’agricoltura e la pastorizia, indebolendo le capacità di sostentamento della popolazione locale. Di notevole rilevanza, a livello gestionale, la sinergia instaurata con il cofinanziamento UE che ha permesso di potenziare le attività programmate.
Tra gli obiettivi del progetto figura il miglioramento dell’accesso all’acqua per uso domestico e agricolo tramite un sistema di dighe filtranti a sabbia (sand dams) e pompe per il prelievo dell’acqua. Nel corso della missione la delegazione AICS, accompagnata dal team CEFA di Kitui insieme ai partner locali, ha potuto visitare alcune dighe costruite dagli agricoltori coinvolti nel progetto e responsabili della gestione. Tra questi, una una ventina di donne e di uomini che hanno contribuito materialmente alla costruzione delle dighe e che oggi beneficiano dell’acqua proveniente dalle strutture utilizzandola per uso domestico, per l’orticoltura e per il bestiame. In prossimità di queste dighe, grazie all’installazione di pompe manuali, l’accesso all’acqua è migliorato sensibilmente, così come la sua qualità.
Durante la visita, coordinata dalla sede AICS di Nairobi, la delegazione ha avuto l’opportunità di incontrare la governatrice della contea di Kitui che ha sottolineato l’importanza delle filiere agricole e delle attività di formazione che CEFA sta portando avanti con gli agricoltori. Il rafforzamento delle filiere di prodotti resistenti alla siccità come il fagiolo mungo e il sorgo, infatti, permetterà di migliorare le condizioni di fornitura nel passaggio dagli agricoltori ai commercianti, rafforzando i mezzi di sostentamento delle comunità agropastorali.
Un’altra componente del progetto prevede la formazione di apicoltori e la distribuzione di arnie a persone specificamente formate, che a loro volta partecipano all’acquisto del materiale apicolo. È inoltre prevista, nei prossimi mesi, la costruzione di un centro per la lavorazione del miele. L’apicoltura è un’attività capace di diversificare la fonte di reddito degli agricoltori e di aumentare la loro consapevolezza sul ruolo dell'ape nella rigenerazione delle risorse naturali.
Nel corso della missione è stata inoltre presentata l'esperienza di alcuni gruppi beneficiari che gestiscono una cassa comune per investire i risparmi nell’acquisto di nuovi materiali o per concedere piccoli prestiti ai membri del gruppo. L’effetto moltiplicatore di queste attività non dev'essere sottovalutato e potrà essere replicato anche al di là del progetto grazie all'interesse e al coinvolgimento degli agricoltori.