Nairobi - Il primo febbraio 2017 l’Ambasciatore d’Italia Mauro Massoni e il Rappresentante delle Nazioni Unite in Kenya Siddharth Chatterjee hanno firmato l’accordo che dà il via al contributo italiano a sostegno del processo elettorale, in vista del voto presidenziale e parlamentare che si terrà in Kenya il prossimo 8 agosto.
Partecipano al fondo comune diversi donatori, tra cui l’Unione Europea, gli USA, l’Irlanda e ora l’Italia con 1 milione di euro, contributo da erogare attraverso l’Agenzia. Il programma offre sostegno istituzionale a livello centrale alla IEBC (Independent Elections and Boundaries Commission) e, a livello locale, a tutte le amministrazioni che si occupano di gestire il processo elettorale.
L’intento del contributo italiano, in particolare, è di rafforzare le attività in favore di donne, giovani e disabili affinché partecipino attivamente a queste elezioni come votanti, ma soprattutto affinché siano garantiti i loro diritti a candidarsi a posizioni elettive. Attualmente nel Paese è in corso la registrazione degli aventi diritto al voto e il ritmo di avanzamento non pare soddisfacente. Nel corso della cerimonia è stato evidenziato da entrambi i rappresentanti come elezioni partecipate, trasparenti ed inclusive siano importanti per avere nel prossimo futuro istituzioni più stabili, presupposto indipensabile per un maggiore sviluppo socio-economico del Paese.
Il programma di rafforzamento dei processi elettorali si pone quattro obiettivi:
- il rafforzamento della struttura legale e istituzionale sottostante al processo elettorale;
- l’ampliamento dell’elettorato attivo e passivo, con attenzione particolare verso donne, i giovani e le persone con disabilità;
- una maggiore trasparenza ed equità per uno svolgimento pacifico delle elezioni;
- il rafforzamento delle capacità delle autorità di garantire il rispetto delle normative elettorali e l’accesso al sistema giudiziario.
L’Italia aveva già contribuito a un fondo comune con obiettivi analoghi in occasione delle elezioni del 2013. “Auguro a tutti i keniani di avere, innanzitutto, elezioni pacifiche. Non occorre ribadire che non è attraverso la violenza che i problemi di questo paese possono essere risolti” ha concluso l’Ambasciatore Massoni.