Dal Buio alla Speranza: Storie di donne che lottano per sconfiggere la mutilazione genitale femminile

Jennifer aveva solo 11 anni quando la sua vita cambiò per sempre. Quella sera, mentre il buio avvolgeva la sua comunità, i suoi genitori decisero che sarebbe stata sottoposta alla mutilazione genitale femminile (MGF). Stava tornando da scuola con sua sorella, quando capì che qualcosa di strano stava per succedere: c’era troppa gente intorno alla sua casa, voci concitate, il villaggio e gli anziani. Dopo averla portata in casa, cercarono di legarla, ma lei, con tutta la forza e il coraggio che un'anima giovane può trovare, riuscì a sfuggire. Ricorda la madre che andò a prendere una lametta, il padre che la picchiava, le urla della famiglia e la sua corsa disperata verso la foresta. Nel silenzio della notte, nascosta tra gli alberi, ascoltava gli elefanti passare e le parole degli abitanti del villaggio che la cercavano, mentre pregava, piangendo.

Quella fuga segnò l’inizio di un lungo esilio. Trovò rifugio da uno zio e sua moglie, che la nascosero per giorni, ma non poté più tornare a casa. Passarono 13 anni prima che potesse rivedere la sua comunità, la sua amata famiglia. Suo padre era già morto, e con lui era svanita la possibilità di una riconciliazione. E proprio qui inizia la sua storia di attivismo.

Siamo a Narok, non lontano dalla riserva naturale del Masaai Mara, uno dei parchi più famosi del Kenya, ad assistere alle ultime battute di un corso di formazione[1] organizzato da We World per alcuni insegnanti provenienti da tutta la Contea di Narok, sui temi della salute sessuale e riproduttiva. Jennifer è una di queste insegnanti, una di quelle per cui essere a questo corso rappresenta più di una semplice lezione, ma una battaglia personale.

Non è sola in questa battaglia. A Narok, Sereti Nabaala, sopravvissuta alla MGF, guida il Mara Girls Summit, un evento annuale che unisce le comunità locali nella lotta contro la mutilazione. Il summit, che quest’anno ha accolto oltre 120 giovani donne, non è solo un’occasione di confronto: rappresenta un rito di passaggio alternativo, una pratica simbolica che segna il passaggio delle ragazze all’età adulta, rispettando le tradizioni ma rifiutando la violenza.

Nonostante il calo del tasso di MGF in Kenya, passato dal 21% nel 2014 al 15% nel 2022, la strada da percorrere è ancora lunga, soprattutto nelle regioni settentrionali dove la pratica è ancora diffusa. La mutilazione non è solo un problema culturale, ma una violazione dei diritti fondamentali delle donne, legata a credenze culturali e sociali profonde. Il ruolo di persone come Sereti e Jennifer è essenziale per cambiare le cose.

Al Mara Girls Summit, abbiamo partecipato alla marcia contro questa pratica dannosa: l’energia di queste ragazze, ora donne, i loro sorrisi, i loro canti e balli sono una luce di speranza verso un futuro diverso, migliore.

La strada è però ancora lunga, e il cambiamento richiede il contributo di tutti.  Queste storie di coraggio ci ricordano che, anche nelle situazioni più difficili, è possibile costruire un domani migliore. Ogni voce che si alza, ogni persona che dice “no”, ogni comunità che sceglie di cambiare rappresenta una speranza per milioni di donne. Il cambiamento inizia da un singolo passo, ma si trasforma in una marcia collettiva verso la libertà, e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in questi 16 giorni di attivismo, è fiera di essere parte di questo cammino.

 

[1] Il corso è organizzato nell’ambito dell’Iniziativa “Women Empowerment, Environment & Health Support” (AID 12835), finanziata da AICS e realizzata da We World. Le attività, partite il 1° luglio 2024, vengono realizzate nella Contea di Narok, che è una delle Contee Aride e Semi Aride (ASAL) del Kenya e si concentrano sulla prevenzione della violenza di genere e delle pratiche dannose, sensibilizzando gli studenti sui loro diritti sessuali e riproduttivi e formando le istituzioni locali per migliorare l'accesso ai servizi essenziali. I beneficiari stimati sono circa 22.000 individui.

Nairobi: AICS organizza il primo incontro del Development Partners’ Gender Group

Il 19 novembre 2024 si è tenuto a Nairobi il primo incontro del Development Partners’ Gender Group (DPGG), organizzato dall’Ufficio regionale di Nairobi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in qualità di coordinatore. Questo gruppo rappresenta un forum per il dialogo strategico sulle tematiche di genere e l’emancipazione delle donne e coinvolge diversi partner, tra cui donatori, agenzie internazionali, autorità governative e società civile. Il DPGG si riunisce ogni due mesi e, di recente, ha visto un cambio di leadership, con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Nairobi che ha assunto il ruolo di coordinamento, insieme alla Cooperazione finlandese e UN Women. L’obiettivo principale degli incontri è quello di armonizzare le attività dei diversi attori e promuovere sinergie per favorire l’uguaglianza di genere in Kenya.

A pochi giorni dal lancio della campagna internazionale dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, è emerso con chiarezza il ruolo cruciale di coordinamento che questo forum svolge tra i diversi attori. È stato, infatti, elaborato un calendario condiviso di attività che permetterà un miglior coordinamento sul territorio. L’incontro è stato inoltre ricco di contenuti: il Dipartimento del Genere e dell’Azione Affermativa del Kenya ha presentato le sue priorità programmatiche, mentre l’Association of Intersex Parenthood Kenya, un’organizzazione della società civile che difende i diritti delle persone intersex, ha avuto l'opportunità di illustrare il proprio lavoro.

Con una visione di leadership inclusiva, collaborazione e coordinamento multisettoriale, l’ufficio di Nairobi si impegna a promuovere solidi partenariati con organizzazioni locali, governo e altri attori di sviluppo nel settore dell’uguaglianza di genere. Questo tema, infatti, assieme alla lotta contro la violenza di genere, sono al cuore della missione della Cooperazione italiana in Kenya, e il ruolo di coordinamento del DPGG assunto da AICS Nairobi ne testimonia ancora una volta l’importanza.

Inaugurazione del laboratorio del caffè segna un nuovo traguardo nel partenariato tra Italia e Kenya

Kiambu, 18/03/2024 - Oggi il Direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), Marco Riccardo Rusconi, ha preso parte alla cerimonia di consegna e inaugurazione di un laboratorio di caffè nella Contea di Kiambu, finanziato dalla Cooperazione Italiana nell'ambito del progetto Arabika. Questo evento, tenutosi presso la ‘Kiambu Coffee Growers Cooperative Union’, ha visto la presenza del Titolare della Sede Aics di Nairobi, Giovanni Grandi, e di diversi stakeholder e partner, tra cui il governo locale, Agenzie delle Nazioni Unite e rappresentanti di Lavazza e Illy. Il caffè è un elemento centrale dell’economia del Kenya, sostenendo oltre un milione di famiglie.

Negli ultimi anni, il Kenya ha assistito a un notevole aumento dei consumi locali, riflettendo il cambiamento delle preferenze dei consumatori e presentando nuove opportunità di crescita economica e creazione di posti di lavoro. L'inaugurazione del laboratorio del caffè nella contea di Kiambu segna una tappa significativa in questa partnership: dotato di macchine per la tostatura e strumenti per l'estrazione del caffè, il laboratorio avrà un ruolo importante nel migliorare la qualità e la competitività del caffè keniano.

L’iniziativa si inserisce nel ‘Kenya-Italy Sustainable Development Partnership’ lanciato nel 2023 insieme alle autorità keniane: si tratta del documento strategico che indica la linea d’azione della Cooperazione Italiana con il Kenya per i prossimi cinque anni, definendo un quadro programmatico indicativo di ampio respiro nella cooperazione tra i due Paesi.

Durante la cerimonia, il Direttore Aics Marco Riccardo Rusconi ha sottolineato l'importanza dello scambio di conoscenze nel favorire un cambiamento positivo. Nel rimarcare il ruolo dell'esperienza italiana nella coltivazione, nella tostatura e nel controllo qualità del caffè, ha ribadito l'impegno dell'Italia nel sostenere il viaggio del Kenya verso l'eccellenza del caffè.

Giovanni Grandi, Titolare della Sede regionale di Nairobi dell'AICS, ha sottolineato l'importanza del supporto tecnico e del rafforzamento delle capacità offerto dall'Italia, aggiungendo che la presenza delle principali aziende italiane del caffè, Lavazza e Illy, testimonia il potenziale per legami più forti tra produttori di caffè italiani e keniani.

 

*** Background info

L'iniziativa "Arabika: Rilancio della produzione di caffè Gourmet in Kenya" è finanziata dall’AICS in Kenya e viene realizzata attraverso le Organizzazioni della Società Civile CEFA, Fondazione AVSI e con la collaborazione di E4Impact. L’iniziativa, al quarto anno di realizzazione, interessa tutta la filiera del caffè, con l’obiettivo di migliorare il reddito e la resilienza dei piccoli produttori nelle comunità rurali e di aumentare l’inclusione lavorativa delle donne e dei giovani. In pratica, si intende migliorare l’accesso ai mercati, sia a livello locale che globale, garantendo una produzione sostenibile e un maggior ritorno economico per i piccoli caffè cultori. Arabika, frutto di un dialogo iniziato già nel 2018 tra le controparti italiane e kenyane, è in linea con le strategie di sviluppo della filiera del caffè del governo kenyano e delle contee. Arabika si realizza in sette contee, coinvolgendo 21 cooperative di produttori che raggruppano oltre 40.000 piccoli coltivatori di caffè. Tra i principali risultati raggiunti, si segnalano la ristrutturazione di sette laboratori per la degustazione di caffè con importanti interventi infrastrutturali e la dotazione di macchinari ed equipaggiamenti innovativi, la formazione di centinaia di formatori, agricoltori e manager di cooperative.

Inaugurato a Nairobi il nuovo ufficio della Sede regionale dell’Aics

Nairobi, 18 marzo 2024 – È stata ufficialmente inaugurata questo pomeriggio la
nuova sede dell’ufficio regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo
Sviluppo (Aics) di Nairobi, con competenza su Kenya, Somalia, Tanzania, Uganda,
Rwanda, Burundi e Repubblica Democratica del Congo.

La cerimonia d’inaugurazione, culminata con il taglio del nastro nei nuovi uffici da
parte dell’Ambasciatore d’Italia in Kenya Roberto Natali e del Direttore dell’Aics,
Marco Riccardo Rusconi, si è svolta alla presenza di circa 200 invitati tra Organizzazioni
della Società Civile, Agenzie delle Nazioni Unite, rappresentanti di Ministeri e di
istituzioni locali del Kenya, agenzie di cooperazione e capi missione dei Paesi partner,
esponenti del settore privato e giovani leader locali.

L’evento si è realizzato durante
la missione di una delegazione di alto livello proveniente da Roma e guidata dal
Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri
e della Cooperazione Internazionale, Stefano Gatti, impegnata in una serie di visite
nei paesi dell’area est - africana (Etiopia, Uganda, Tanzania e Kenya) con l’obiettivo di
identificare progettualità assieme ai paesi partner da inserire nel Piano Mattei.

Gli invitati sono stati accolti dalle parole di apertura dell’Ambasciatore Natali, che ha
sottolineato la rilevanza strategica dell’Africa: “Si dice che l’Africa sia il continente del
futuro, ma io credo che l’Africa sia invece il continente del presente; per questo siamo
impegnati in Kenya per fare cooperazione e per farla insieme ai nostri partner, in
un’ottica di co-sviluppo e di mutuo beneficio”.

Il Direttore dell’Aics, Marco Riccardo Rusconi, nel suo intervento ha sottolineato che
“L’Agenzia svolge un ruolo chiave anche nell’ambito del Piano Mattei lanciato dal
Governo italiano: la strategia punta a scrivere una nuova pagina nelle relazioni tra
Italia e Africa, investendo in settori chiave che rappresentano priorità condivise con il
coinvolgimento delle eccellenze italiane”.

Il Direttore della sede regionale Aics di Nairobi, Giovanni Grandi, ha concluso
dichiarando: “L’ufficio che inauguriamo oggi è responsabile per la realizzazione di
iniziative di cooperazione in sette Paesi dell’Africa Orientale, tra cui due Paesi
prioritari per la Cooperazione Italiana, che sono Kenya e Somalia. Quest’area presenta
un immenso potenziale economico per lo sviluppo dell’Africa; è quindi di importanza
strategica per la Cooperazione Italiana”.

Con un portafoglio totale di circa 255 milioni di Euro, che include iniziative a dono, a
credito di aiuto, e finanziate dall’Unione Europea, la Sede regionale dell’Aics di Nairobi
collabora con una vasta rete di partner locali ed internazionali, operando nel campo
dello sviluppo e dell’emergenza per rispondere alle diverse sfide e fragilità che
caratterizzano una regione tanto promettente quanto complessa.

La nuova sede di AICS Nairobi

 

L'Ambasciatore d'Italia in Kenya Roberto Natali e il Direttore di AICS Marco Rusconi al taglio del nastro

 

 

Da sinistra: Valeria Buoninfante, Vice Direttrice dell' Ufficio di AICS Nairobi, Giovanni Grandi, Direttore dell'Ufficio Regionale AICS Nairobi, S.E. Roberto Natali, Ambasciatore d'Italia in Kenya, Marco Rusconi, Direttore AICS

I partecipanti alla cerimonia di inaugurazione.

Il caffè Kenyano sbarca al SIGEP di Rimini grazie ad AICS e ICE

Rimini, 22 gennaio 2024 – È iniziata la 45esima edizione del Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianale e Caffè (SIGEP), presso il polo fieristico di Rimini. Grazie alla collaborazione tra la Sedi AICS e ICE di Nairobi, una rappresentanza di sei cooperative di caffè, parte dell'iniziativa in affidamento "Rilancio della produzione di caffè Gourmet in Kenya" (AID 11767), è presente alla fiera, per promuovere il caffè keniano sui mercati esteri e favorire la connessione tra cooperative di caffècultori e compratori. Ieri, i membri delle cooperative hanno già compiuto una visita presso una torrefazione italiana, per meglio conoscere le tecnologie impiegate, gli standard richiesti e le modalità operative dei tostatori italiani.

Nel corso dei giorni dell'esposizione, si darà ampia visione al ruolo dell'Agenzia e, in particolare, dell'intervento portato avanti nel settore del caffè in Kenya. Si prevedono infatti degustazioni del caffè delle cooperative partecipanti all'iniziativa, oltre che momenti di B2B con potenziali interessati e compratori.

L'Agenzia ICE sta collaborando con l'AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) per ottimizzare i risultati del progetto, creando occasioni di incontro diretto tra le Cooperative coinvolte e i tostatori/produttori italiani, potenzialmente interessati ad acquisire direttamente il caffè verde selezionato e di alta qualità delle stesse Cooperative.

La coltivazione del caffè in Kenya, prevalentemente arabica risale all’inizio del secolo scorso e per molto tempo ha rappresentato una delle prime voci dell’export nazionale e una fonte costante e affidabile di sostentamento per milioni di famiglie; tutt'oggi si stima siano sei milioni le persone che per via diretta e indiretta lavorano attorno al caffè. Tuttavia, questa coltivazione ha perso progressivamente importanza negli ultimi 30 anni.

Ora l’iniziativa finanziata dalla cooperazione italiana e realizzata dall’ong Cefa, in partnership con Avsi ed E4Impact, punta a sfruttare il potenziale inespresso del settore coinvolgendo 21 cooperative in sette contee, per un totale di circa 45.000 coltivatori. “Il nostro impegno nel settore del caffè, eccellenza italiana, è un esempio dell’attenzione che la sede di Nairobi dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo dedica al pilastro Pianeta dell'Agenda 2030, attraverso un approccio ‘climate-smart’ che ci consente di valorizzare e rendere sostenibile la filiera del caffè”, afferma il titolare della sede keniana di Aics, Giovanni Grandi. Questi accorgimenti comprendono la corretta potatura e irrigazione, e una concimazione tramite compost, con l’obiettivo di migliorare il rendimento e la qualità delle piante, potenziando allo stesso tempo la loro resistenza ai cambiamenti climatici e alle malattie.

Durante la fiera, saranno tre gli incontri organizzati da AICS ed ICE rivolti al pubblico:

Domenica 21 gennaio, ore15:00 – 15:15 | Coffee Arena – TED TALK AICS/ARABIKA “Un viaggio nel Kenya attraverso i gusti del caffè: profili di tazza, note olfattive e sentori di eccellenza.”

Martedì 23 gennaio, ore16:00 – 16:45 | Choco Arena – TED TALK AICS/ARABIKA “Dal chicco alla tazza: come il Kenya e l’Italia collaborano per rilanciare la produzione di caffè di qualità.”

Mercoledì 24 gennaio, ore 13:00 – 14:00 | Vision Plaza – Panel “Il partenariato nella filiera del caffè: sfide, prospettive e ruolo del Sistema Italia”.

L’evento di mercoledì 24 gennaio prevede la partecipazione del Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo Marco Riccardo Rusconi, il Direttore Generale dell’ICE Lorenzo Galanti ed Anthony Muriithi, Attaché per l’agricoltura dell’Ambasciata del Kenya in Italia.

La delegazione del Kenya e le delegazioni AICS e ICE all'apertura della fiera SIGEP di Rimini
 

Il talk organizzato grazie alla cooperazione con l'Agenzia ICE alla Coffee Arena del SIGEP, dove l'esperta Andrea Moraa ha presentato le varietà del caffè keniano

Lanciato il Fondo per la Pace e la Stabilità della Somalia finanziato dall’Italia

Mogadiscio, 13 settembre 2023 – Si è tenuto oggi a Mogadiscio alla presenza del Primo Ministro della Somalia l’evento di lancio del Fondo Towards Peace and Stability In Somalia (TPSS). Questo fondo, avviato dal Governo Federale della Somalia e dalla Cooperazione italiana, ha l’obiettivo di rispondere ai bisogni più urgenti del Paese, tra cui la stabilità, la pace e la costruzione di istituzioni democratiche.

Il Fondo prevede la realizzazione di due tipologie di interventi, eseguiti sotto la guida del Governo Federale somalo. La prima serie di interventi sarà finalizzata ad iniziative di emergenza e risposta rapida nelle aree liberate da Al-Shabaab. La seconda, invece, riguarderà interventi di sviluppo a medio-lungo termine, con un’attenzione particolare alla resilienza, all’empowerment economico e al processo di rafforzamento istituzionale nel Paese.

Le attività comprenderanno quindi sia interventi urgenti e immediati di riabilitazione di infrastrutture per la fornitura di servizi di base, sostegno all’educazione e all’istruzione e sostegno ai governi locali soprattutto per promuovere la coesione sociale e la riconciliazione all’interno dei territori liberati, sia progetti di sviluppo nei settori dell’ambiente e agricoltura, della salute e dell’industria.

Per assicurare una gestione trasparente ed efficace del Fondo è stato previsto un meccanismo di governance che prevede: un Comitato Direttivo di Alto Livello, formato da rappresentanti dell’Ufficio del Primo Ministro della Somalia e dall’Ambasciatore d’Italia in Somalia, un comitato tecnico d’indirizzo – che avrà il ruolo di individuare e presentare al comitato direttivo le proposte progettuali nelle diverse aree di intervento previste, in cui siede il Direttore della Sede Regionale di AICS Nairobi.

Il finanziamento sarà inizialmente assicurato con le risorse della Cooperazione italiana, con un contributo iniziale di 3.820.000 euro. L’impegno del governo somalo e del partner italiano è quello di attrarre ulteriori finanziamenti, coinvolgendo i principali donatori internazionali, per ampliare la portata dell’iniziativa e garantire continuo supporto al popolo somalo.

L’Ambasciatore d’Italia in Somalia, Alberto Vecchi, ha sottolineato: “Il TPSS conferma ancora una volta l’impegno dell’Italia. Lavoreremo a fianco delle controparti governative per garantire un futuro migliore e sostenibile alla popolazione somala”.

Giovanni Grandi, Titolare di Sede dell’Ufficio Regionale di Nairobi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha dichiarato: “Questo strumento che lanciamo oggi ha un’importanza chiave per il futuro della Somalia, soprattutto nell’ottica del rafforzamento istituzionale e nel fornire al Governo somalo i mezzi e le conoscenze per costruire uno sviluppo endogeno che non lasci nessuno indietro”.

L'Ambasciatore d'Italia in Somalia Alberto Vecchi e il Primo Ministro Somalo all'evento di lancio del TPSS a Mogadiscio

Conclusa la prima parte della missione dell’Ufficio VII di AICS in Tanzania per il monitoraggio dei progetti del Bando Profit e del Bando Promossi nel Paese

Dar Es Salaam, 18/09/2023. Si è conclusa ieri la prima parte della missione organizzata dall’Ufficio VII dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Tanzania. Lo scopo della missione era il monitoraggio delle iniziative del Bando Profit finanziate dall’AICS e di diverse iniziative finanziate tramite il Bando Promossi.

La Dottoressa Grazia Sgarra, responsabile dell’Ufficio VII dell’Agenzia e il dott. Stefano del Debbio hanno iniziato la missione con una visita al progetto AID 12313/02/0 “ENDELEA Dream Bold” incentrato sulla promozione della moda etica e dell’impiego dignitoso. Il bando ha permesso ad una start-up Italiana di avviare a Dar Es Salaam un laboratorio che, utilizzando modelli disegnati in Italia e selezionando stoffe di qualità locali, ha permesso di assumere 20 sarti in loco. Il laboratorio ha appena terminato la produzione di una linea di abiti che sarà presentata alla Fashion Week di Milano.

A seguire, tra il 13 ed il 14 Settembre si sono tenute a Dar Es Salaam ed a Iringa due riunioni con le Organizzazione della Società Civile Italiana che al momento implementano iniziative finanziate dall’AICS in Tanzania. In entrambe le occasioni, la Dott.ssa Sgarra ha potuto confrontarsi con i partecipanti non solo rispetto alle necessità ed alle problematiche inerenti ai territori sui quali operano, ma anche sulla strategia di AICS nei confronti del lavoro con le OSC.

La missione è poi proseguita con una visita di monitoraggio, sempre nella regione di Iringa, presso il progetto AID 011901/IBO/TZA - “No one left behind: diritti e accessibilità ai servizi scolastici e riabilitativi dei minori con disabilità nel distretto di Iringa, in Tanzania". L’iniziativa, appena conclusasi ed implementata da IBO Italia come ente capofila, si poneva l’obiettivo specifico di rafforzare i servizi di base per i bambini con disabilità nel Distretto di Iringa attraverso un approccio partecipativo di tutti gli attori della comunità educante (scuola, centri diurni e famiglie) per arrivare a contribuire all’inclusione sociale e responsabile per minori con disabilità.

In un’ottica di continuità ed al fine di garantire la sostenibilità dell’intervento, diverse attività del progetto sopra menzionato continueranno all’interno del progetto AID 012590/09/6 “We Care – Programma di Prevenzione, riabilitazione ed inclusione educativa per bambini e ragazzi con disabilità della Regione di Iringa (Tanzania)”, che si svilupperà con attività di formazione delle risorse umane, rendendo le scuole migliori e più accessibili ed abbattendo le barriere culturali per includere le persone con disabilità all’interno delle comunità target.

Infine, nelle giornate del 15 e 16 settembre, la delegazione ha proseguito la missione con il monitoraggio del progetto finanziato dal Bando Profit AID 11970/01/1 “Rilancio della filiera del piretro nel Distretto di Kilolo”, realizzato dall’azienda La General Chimica di Bologna nelle regioni di Mbeya e di Iringa. L’iniziativa ha l’obiettivo di rivitalizzare la filiera del piretro nel Distretto di Kilolo ed espandere le attività di produzione e di lavorazione del piretro, un insetticida naturale che si ricava dai fiori dell’omonima pianta, lavorando assieme a due cooperative costituite da circa 300 piccolo produttori del territorio. Il 16 Settembre si è tenuto a Mbeya un incontro tra la Delegazione AICS, l’impresa Italiana ed i rappresentanti delle due cooperative per meglio comprendere l’impatto che l’Iniziativa ha avuto sul loro livello di benessere economico e sociale.

La Dott.ssa Sgarra, al termine della missione, ha dichiarato: “Questa missione di monitoraggio in Tanzania, breve ma molto intensa, ci ha consentito di constatare lo stato dell’arte delle attività che l’AICS finanzia nel Paese, nonché di incontrare i nostri implementing partner sul field ed i beneficiari. La missione ci ha dato modo di constatare le grandi potenzialità per lo sviluppo del settore privato ma, al contempo, le necessità socio-sanitarie ed educative per le quali le nostre OSC giocano un ruolo significativo”.

Incontro con OSC Italiane a Iringa

Incontro con OSC Italiane a Dar Es Salaam

Incontro tra rappresentanti AICS e La General Chimica

Un fiore di piretro essiccato e sbriciolato

 

Tanzania, avvenuto il lancio del Progetto Sanitario Regionale

Dodoma, Tanzania. Si è tenuto oggi a Dodoma, in Tanzania, il Kick-off meeting della componente tanzana del Progetto Sanitario Regionale “Creazione di una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda”. L’evento di lancio è stato organizzato dalle Organizzazioni della Società Civile (OSC) italiane Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (CMSR), Medici con l’Africa CUAMM e Cooperazione Paesi Emergenti (COPE), in coordinamento con la Sede di Nairobi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e con Ministeri della Salute della Tanzania e di Zanzibar.

L’obiettivo specifico del progetto in Tanzania e Zanzibar è quello di aumentare la disponibilità e la qualità dei Servizi di Sanità Primaria per la salute di donne e bambini, aumentando il numero di parti assistiti da personale qualificato in strutture istituzionalizzate, rafforzando e aumentando il numero di strutture sanitarie che forniscono Emergency Obstetric and Newborn Care (EmONC) nelle comunità beneficiarie e andando a ridurre il numero dei decessi neonatali nelle strutture sanitarie target. Le strutture sanitarie coinvolte nel progetto saranno in totale 9, 4 in Tanzania continentale e 5 a Zanzibar.

Le componenti principali saranno la formazione del personale sanitario, l’advocacy a livello di comunità, l’acquisto e la distribuzione di equipaggiamento e materiale sanitario che possa consentire lo sviluppo dei servizi previsti. Il progetto in Tanzania e Zanzibar beneficerà anche di due componenti regionali del programma, relative alla creazione di unità mobili per l’esecuzione di ecografie nelle comunità, in modo da consentire quanto più possibile l’accesso a tale servizio a donne incinte in zone rurali o periferiche, oltre allo sviluppo e diffusione di un software di raccolta dati per la valutazione delle performances delle strutture sanitarie nel settore della salute materno-infantile, in direzione della massimizzazione dell’impatto.

In totale i beneficiari diretti stimati sono 24,997, individuati tra il personale sanitario delle strutture sanitarie target dell’iniziativa e le donne in gravidanza che accedono ai servizi sanitari delle aree target (24,637).

L’immenso potenziale economico della Somalia evidenziato dalla conferenza di Mogadisco

Mogadiscio - Il potenziale economico della Somalia è stato sotto i riflettori in un incontro del governo somalo, partner internazionali, imprenditori locali e aziende straniere, con l'obiettivo di evidenziare opportunità di affari con aziende internazionali.

“La Somalia Economic Conference segna un momento cruciale nella storia della nostra nazione. È una dichiarazione del nostro impegno a tracciare un nuovo corso verso la prosperità economica e un futuro più luminoso per tutti i somali: vi invitiamo a unirvi a noi in questo viaggio di trasformazione per investire in Somalia e collaborare con il nostro settore privato", ha dichiarato il primo ministro del paese Hamza Abdi Bare all'inaugurazione.

"Ai nostri partner internazionali: vi esorto a vedere oltre le sfide che la Somalia ha affrontato in passato", ha aggiunto. “Guardate le immense opportunità che vi aspettano qui. Investite nelle nostre industrie, trasferte la vostra tecnologia e le vostre competenze e siate un catalizzatore per il cambiamento”.

Le sue opinioni sono state riprese dal vice rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la Somalia, George Conway.

“Non vedo l'ora di vedere risultati tangibili da questa conferenza, in particolare nuove partnership commerciali che contribuiranno a innescare la crescita economica per il paese a lungo termine, le quali creeranno posti di lavoro e opportunità economiche e miglioreranno le condizioni socio-economiche per tutta la popolazione somala”, ha detto Conway, che è anche coordinatore residente delle Nazioni Unite e coordinatore umanitario per la Somalia, durante il primo giorno dell'evento.

All’evento erano presenti anche il Vice Primo Ministro della Somalia, Salah Jama, e l'Ambasciatore d'Italia in Somalia, S.E. Alberto Vecchi, oltre a rappresentanti delle imprese e delle associazioni imprenditoriali somale.

È opinione diffusa che la Somalia abbia un immenso potenziale economico specie nei settori dell'agricoltura e dell'acquacoltura, ma a causa dell'insicurezza e di numerose sfide, come la crisi umanitaria causata dalla crisi climatica, questo non viene sfruttato. Secondo la Banca mondiale, il suo prodotto interno lordo dovrebbe arrivare al 2,8% quest'anno e salire al 3,7% l'anno prossimo.

La Conferenza economica somala è stata organizzata dal Ministero del commercio e dell'industria del governo federale della Somalia e dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO). L'evento è stato finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nell'ambito dei suoi sforzi per aumentare le opportunità economiche e la creazione di posti di lavoro in Somalia attraverso la creazione di sinergie tra il settore privato somalo e quello italiano.

“Le imprese italiane sono riconosciute come attori centrali nel sistema italiano di cooperazione allo sviluppo e svolgono un ruolo sempre più importante nell'efficacia degli interventi di AICS. Il nostro approccio è quello di promuovere azioni che possano effettivamente portare al co-sviluppo e benefici reciproci, come l'evento a cui stiamo assistendo oggi", ha detto all'incontro il Titolare di Sede dell'ufficio regionale dell'AICS a Nairobi, Giovanni Grandi.

All'incontro hanno partecipato anche rappresentanti del Governo Italiano, della Camera di Commercio e Industria Somala, della Banca IBS, della Delegazione dell'Unione Europea in Somalia e del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).

Partnership internazionali

UNIDO ha lavorato a lungo con il settore privato della Somalia, principalmente per lo sviluppo di imprese locali e la ricerca di partenariati internazionali. Grazie alla sua presenza sul territorio, UNIDO ha notato che il settore privato - che ha dovuto affrontare le difficoltà dell'insicurezza, degli shock climatici e della pandemia di COVID-19 - deve essere meglio collegato alle imprese internazionali per la sua crescita a lungo termine.

Nelle sue osservazioni all'evento, l'amministratore delegato della direzione per l'innovazione e la trasformazione economica degli SDG di UNIDO, Berger Gunther, ha espresso la speranza che gli imprenditori somali approfitteranno della conferenza e degli investitori stranieri dall'Italia presenti per stringere nuove partnership commerciali.

“La Somalia sta rapidamente riemergendo come attore economico di rilevanza critica e strategica nella regione del Corno d'Africa. Il suo settore privato, nonostante tutte le avversità, si è adattato e ha dimostrato un elevato tasso di resilienza ai numerosi shock interni ed esterni che il paese ha dovuto sopportare", ha affermato Gunther in un videomessaggio.

Ha aggiunto che era giunto il momento di esporre i mercati del settore privato della Somalia come destinazione per il commercio e gli investimenti delle imprese, osservando che "eventi come quello che stiamo aprendo oggi dovrebbero sicuramente contribuire a questo obiettivo".

Un aspetto chiave del sostegno delle Nazioni Unite allo sviluppo del potenziale economico della Somalia è stato il Programma di sviluppo dei settori produttivi (PSDP), un programma pilota delle Nazioni Unite, attuato dall'UNIDO insieme all'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) e l'Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite (ILO) – per sostenere lo sviluppo sostenibile attraverso partenariati tra governo e settore privato.

Il PSDP coinvolge anche i Ministeri del Commercio e dell'Industria della Somalia, dell’Agricoltura e irrigazione, della Pesca e risorse marine, del Bestiame, silvicoltura e pascolo e infine del Lavoro e affari sociali, sia a livello federale sia a livello degli Stati membri federali.

“La Somalia si sta concentrando sempre più sul cosiddetto 'triplo nesso', che collega l'assistenza umanitaria, le priorità di sviluppo e gli sforzi di costruzione della pace. Con una migliore stabilità politica ed economica, possiamo aumentare lo slancio verso soluzioni globali a lungo termine per costruire la resilienza della Somalia ", ha affermato Conway, vice rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la Somalia.

“Iniziative come questa conferenza e programmi come il PDSP hanno contribuito a un cambio di paradigma verso soluzioni di sviluppo sostenibile a lungo termine, in cui il settore privato ha chiaramente un ruolo fondamentale da svolgere. Ciò include la promozione dell'imprenditorialità, il sostegno alle micro, medie e piccole imprese, l'agevolazione dell'accesso ai finanziamenti e lo sblocco degli investimenti".

Risposte locali

I sentimenti espressi dai relatori ospiti dell'evento hanno avuto eco tra le centinaia di partecipanti del settore imprenditoriale della Somalia, molti dei quali hanno evidenziato la necessità di un aiuto per modernizzare le tecnologie del Paese in settori importanti con un enorme potenziale di crescita, come l'edilizia, la pesca, l'allevamento e agricoltura.

“La Somalia è pronta per gli affari. Abbiamo petrolio, una lunga costa inesplorata piena di pesci e terra arabile. Il mondo è invitato a investire in Somalia", ha affermato Deqa Mohamed Salah, un imprenditore che gestisce un'azienda di cosmetici.

"Questa conferenza è stata molto importante per la mia attività perché mi ha dato l'opportunità di incontrare molti clienti dalla Somalia e fuori dal paese - sono contento di aver partecipato a questo evento", ha detto Shukri Mohamed Bashir, un altro imprenditore.

La Somalia Economic Conference ha ospitato il 2° Business and Trade Forum Italia-Somalia e il 1° Somalia Private Sector Partnership Meet.

The Head of the Regional Office of the Italian Agency
for Development Cooperation, Giovanni Grandi, speaks during the Somalia Economic Conference, held in Mogadishu, Somalia, on May 30, 2023.
UN Photo/Mukhtar Nuur

Group photo of the Somalia Economic Conference, held in Mogadishu, Somalia, on May 30, 2023. UN Photo/Mukhtar Nuur

Participants attend the Somalia Economic Conference, held in Mogadishu, Somalia, on May 30, 2023.
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