No One Left Behind: Cerimonia di chiusura dell’iniziativa a favore delle persone disabili in Tanzania

Iringa (Tanzania), 8 giugno 2023 – Si è tenuta questa mattina, alla presenza di John Chekwaze – Assistente Esecutivo per l'istruzione inclusiva presso il TAMISEMI (Ministero per l’amministrazione regionale ed il governo locale parte dell'Ufficio del Presidente) e del rappresentante AICS d’istanza in Tanzania, Dott. Paolo Razzini, la cerimonia di chiusura del progetto “No one left behind: diritti e accessibilità ai servizi scolastici e riabilitativi dei minori con disabilità nel distretto di Iringa, in Tanzania” (AID 11901). L’iniziativa promossa, finanziata dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), è stata realizzata da IBO Italia, in partenariato con una pluralità di attori del settore pubblico italiano e tanzaniano, tra cui enti localizzate nel Distretto di Iringa, zona d’intervento del progetto.

La progettualità dell’intervento si è sviluppata lungo tre assi principali: la formazione delle risorse umane locali delle scuole e dei centri diurni di Iringa, la ristrutturazione delle strutture scolastiche presenti nell’area al fine di accrescere gli standard qualitativi e di accessibilità per le persone con disabilità ed infine, la sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali per promuovere una cultura inclusiva e abbattere le barriere culturali.

Tra i risultati raggiunti, si annoverano quindi la costruzione di circa 42 rampe in cemento in 10 plessi scolastici, per rendere accessibili le strutture anche a persone con difficoltà motorie, la costruzione di un dormitorio capace di ospitare circa 80 persone presso la Kipera Primary School, la costruzione di bagni per disabili presso le scuole di Isimani e Kibaoni ed attività di sensibilizzazione che hanno raggiunto un totale di circa 7.700 persone.

Il dott. Paolo Razzini, rappresentante dell’ufficio di coordinamento di AICS d’istanza a Dar El Salaam presente all’evento, ha osservato come l’iniziativa abbia avuto un impatto concreto sul territorio grazie a all’approccio partecipativo utilizzato, che ha permesso di sensibilizzare studenti, funzionari pubblici, genitori e membri della comunità locale della Regione di Iringa. Durante il suo intervento, è stata rimarcata l’importanza dell’allineamento tra le priorità dell’AICS e quelle dei piani strategici di sviluppo del governo Tanzaniano: “Consentitemi inoltre di cogliere l'occasione per sottolineare che le attività sopra menzionate – tra cui la formazione del personale sanitario e scolastico ed il miglioramento dell'istruzione inclusiva – sono in linea con la Strategia nazionale per l'istruzione inclusiva (2018-2021) della Tanzania, a dimostrazione del pieno allineamento delle attività con i piani di sviluppo nazionale del Paese”.

Grande soddisfazione è stata anche espressa dal rappresentante di TAMISEMI, che ha ringraziato l’AICS per il supporto fornito ed ha rimarcato l’allineamento tra le priorità dell’AICS e del Governo tanzaniano in materia di supporto alle persone diversamente abili “Oggi ci incontriamo per festeggiare, e soprattutto per dare valore a quello che è stato fatto in questi tre anni dal progetto No One Left Behind, che si allinea in maniera chiara alle priorità di sviluppo del Governo.”

Il settore della disabilità rimane un settore di interesse importante per l’AICS in Tanzania. Difatti, attraverso il nuovo progetto WE CARE (AID 012590/09/6) recentemente finanziato attraverso il bando promossi dell’AICS, diverse scuole beneficeranno di ulteriori interventi di supporto agli studenti con disabilità a conferma del fatto che l’Agenzia ritiene importante continuare il suo impegno sulla tematica della disabilità nel Paese.

 

Alcune foto dell'evento conclusivo dell'iniziativa No One Left Behind. Credits: IBO

 

 

 

 

 

L’Italia rafforza il suo impegno nella lotta alla violenza di genere in Kenya con UN WOMEN

Nairobi, 31 maggio 2023 – L'Ambasciatore d'Italia in Kenya, Roberto Natali, e il Direttore Regionale di UN Women per l'Africa Orientale e Meridionale, Dr. Maxime Houinato, hanno firmato questa mattina l'Accordo per dare il via al progetto “Let it not Happen Again: Safeguarding the Rights of GBV Survivors through Access to Justice” – Non lasciare che accada più: Salvaguardare i diritti delle donne sopravvissute a violenze di genere attraverso l’accesso alla giustizia). L'iniziativa, dalla durata triennale e dal valore di 1,8 milioni di euro (circa 268 milioni di KES) è finanziata dalla Cooperazione italiana e realizzata da UN WOMEN in collaborazione con l'OHCHR. L'evento ha visto la presenza della Dott.ssa Veronica Nduva, Segretario Principale del Dipartimento di Stato per il Genere e l'Affermative Action del Governo del Kenya, del Dott. Giovanni Grandi, Titolare di Sede dell'Ufficio Regionale dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) a Nairobi, del Dott. Anthony Ngororano, UN Resident Coordinator ad interim, della Dott.ssa Anna Mutavati, Rappresentante Paese per il Kenya di UN WOMEN, e di rappresentanti dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), del Servizio di Polizia Nazionale e della società civile.
L'iniziativa, che sarà realizzata nelle contee di Nairobi, Kisumu, Kilifi, Isiolo, Bungoma e Vihiga, sosterrà l'attuazione di riforme politiche e il rafforzamento delle istituzioni e si concentrerà sull'emancipazione delle donne, il riconoscimento del ruolo e dei diritti delle donne nella società e l'accesso alla giustizia per le vittime di violenza.
Come ha affermato l'Ambasciatore Natali, “L'Italia crede fermamente che la parità di genere e l'emancipazione delle donne siano essenziali per sradicare la povertà e costruire una società basata sullo sviluppo sostenibile, sulla giustizia sociale e sui diritti umani. Il messaggio che vogliamo lanciare anche oggi è: Che non accada più!”
Giovanni Grandi, Titolare dell'Ufficio Regionale Aics, ha dichiarato: “Questa nuova iniziativa segna una transizione nell'approccio della Cooperazione italiana in Kenya alla lotta alla violenza di genere, avendo una portata più ampia in termini di durata temporale, risorse finanziarie e numero di contee di intervento”.
Secondo il Dott. Houinato, “Uno dei principali risultati di questa partnership è stato che le elezioni in Kenya sono state in gran parte pacifiche con un numero considerevolmente inferiore di segnalazioni di casi di violenza di genere, rispetto alle elezioni del passato. Tuttavia, il nostro lavoro non è ancora finito. Dal momento che la violenza di genere persiste ancora in Kenya, dobbiamo basarci sulle lezioni apprese per sostenere una programmazione completa di prevenzione e risposta, che affronti i fattori sociali e strutturali che guidano la violenza di genere”.

 

 

 

 

Pesca artigianale e blue economy in Kenya: Aics consegna imbarcazioni equipaggiate a cinque contee costiere

Mombasa, 17 maggio 2023L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) ha proceduto oggi alla consegna ufficiale di 26 imbarcazioni, acquisite attraverso il Programma ‘Go Blue’ finanziato dall’Unione Europea, ai governatori delle Contee di Mombasa, Kilifi e Lamu, che si sono impegnati a trasferirle ai pescatori cinque cooperative (‘Beach Management Unit’) distribuite sulle contee che si affacciano sull’Oceano Indiano in Kenya. Alla cerimonia, cui ha presenziato il Direttore della Sede di Nairobi dell’Aics, Giovanni Grandi, hanno partecipato il Vicepresidente del Kenya, Rigathi Gachagua e la Rappresentante dell’Unione Europea in Kenya, Henriette Geiger, a capo di una Delegazione di dieci Ambasciatori di altrettanti stati membri dell’UE, assieme al Segretario di Gabinetto per le Miniere, l'Economia Blu e gli Affari Marittimi del Kenya, Salim Mvurya, oltre ai tre Governatori delle contee partner.

In Kenya, la scarsità di imbarcazioni e attrezzature per la pesca a disposizione delle organizzazioni comunitarie che gestiscono la pesca a livello locale, le Beach Management Unit, costringe i pescatori a rivolgersi a intermediari per il noleggio di barche, spesso con costi elevati. Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, la cooperazione italiana attraverso Go Blue sta intervenendo nelle fasi più deboli della filiera della pesca artigianale: è prevista una serie di interventi, tra cui opere infrastrutturali, formazioni a favore dei pescatori, introduzione di un sistema di etichettatura che certifichi la qualità del pesce sul mercato.

‘La consegna delle imbarcazioni rappresenta una pietra miliare per la componente italiana di Go Blue’, ha affermato Giovanni Grandi, titolare della Sede Aics di Nairobi. ‘Crediamo che questo possa aumentare le attività e gli introiti delle cooperative partner. Stiamo inoltre lavorando insieme al nostro partner tecnico CIHEAM Bari alla progettazione di uno schema di gestione delle barche simile ad un fondo rotativo, che permetterà che le imbarcazioni fornite generino capitale e consentirà ai pescatori di acquisire ulteriori barche. Ènostra responsabilità condivisa fare in modo che le risorse dell’economia blu siano utilizzate nella maniera più sostenibile’, ha concluso.

‘Go Blue ha messo le comunità costiere e le loro esigenze al centro dei nostri interventi, con le sue tre diverse componenti interconnesse, tutte rivolte al raggiungimento di una crescita economica sostenuta, proteggendo l’ambiente e adattandosi alle sfide collegate all’urbanizzazione’, ha dichiarato la Rappresentante dell’Unione Europea in Kenya, Henriette Geiger. ‘L’Unione Europea sta dando una rilevanza centrale per lo sviluppo della blue economy, e siamo presente per fornire il
nostro supporto’.

A conclusione dell’evento, il Vicepresidente del Kenya Rigathi Gachagua ha voluto ringraziare l’Unione Europea ‘per il grande supporto che sta dando al nostro Paese e al nostro popolo. Non lo prendiamo per scontato e ne siamo molto riconoscenti’.

 

Uganda, aperto un nuovo plesso oculistico chirurgico finanziato dall’Aics

È stato inaugurato oggi a Kitgum, nel nord dell’Uganda, il nuovo plesso oculistico chirurgico dell’Ospedale St. Joseph, costruito grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics).

Il reparto ha l’obiettivo di migliorare l’accesso e la qualità dei servizi oftalmici per 10.200 persone ogni anno, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili come persone con disabilità, donne e bambini, che vivono anche nelle comunità più remote.

Il nuovo plesso vede la luce dopo tre anni di lavori grazie a un ampio progetto di cooperazione internazionale, di cui è capofila Cbm Italia – organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura delle disabilità visive nei Paesi del Sud del mondo – in accordo con il ministero della Salute ugandese, in collaborazione con la Osc Medici con l’Africa Cuamm e i governi distrettuali di Kitgum, Arua e Terego.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del direttore di Cbm Italia Massimo Maggio, di monsignor John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu, della ministra della Salute ugandese Jane Ruth Aceng, della direttrice medica del S. Joseph Hospital Pamela Atim e di Jackie Kwesiga, country director di Cbm per l’Uganda.

In Uganda sono 3 milioni le persone con problemi di vista, ma al momento in tutto il Paese è presente un oftalmologo ogni milione di persone. Patologie come cataratta, errori refrattivi, tracoma, traumi e glaucoma portano alla cecità poiché non vengono curate a causa della mancanza di mezzi e servizi oftalmici adeguati, soprattutto nelle zone più remote. Il 75% dei casi di cecità sono tuttavia evitabili e curabili secondo l’International Agency for the Prevention of Blindness (Iapb).

Il nuovo plesso prevede una nuova sala operatoria che rende il centro oculistico capace di erogare cure diagnostiche, trattamenti specialistici e chirurgie. A questo si aggiunge il rinnovamento della sala per la degenza dei pazienti.

Lo stesso progetto ha permesso inoltre la ristrutturazione e l’equipaggiamento di altri quattro centri sanitari, oltre all’organizzazione di cliniche oculistiche chirurgiche e non chirurgiche mobili nelle comunità lontane e nei campi profughi.

TANZANIA: Lancio dell’iniziativa “Diverse Food System: Miglioramento della nutrizione col supporto ad un sistema alimentare diversificato e sostenibile”

Dodoma, 03/03/2023. Venerdì 3 marzo si è tenuto a Dodoma l’evento di lancio del progetto “Diverse Food System: Miglioramento della nutrizione col supporto ad un sistema alimentare diversificato e sostenibile”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e implementato da LVIA – Associazione Volontari Internazionali Laici. Partners del progetto sono il CUAMM – Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari, l’associazione locale Mtandao wa Vikundi vya Wakulima Tanzania – MVIWATA e il College of Agriculture della Sokoine University of Agriculture.

L’iniziativa, che ha una durata prevista di 3 anni, ha come obiettivo il miglioramento dell’efficacia e inclusività del sistema di sicurezza alimentare e nutrizionale delle comunità residenti nella regione di Dodoma, con un particolare focus sulle categorie più vulnerabili della popolazione come minori, donne in gravidanza etc. Nella Regione di Dodoma infatti, sono presenti numerosi casi di malnutrizione cronica (37.2%) e acuta (0,4%) e l’ineguaglianza in termini di sicurezza alimentare grava particolarmente sulle donne e sui bambini.

Hanno partecipato all’evento, Paolo Razzini, responsabile dell’ufficio di coordinamento di Aics Nairobi in Tanzania, assieme a rappresentanti governativi dei distretti di Kongwa, Chawmino e Bahi e rappresentanti delle organizzazioni partner.

Nel corso del suo intervento, Razzini ha sottolineato come migliorare la nutrizione e aumentare la sicurezza alimentare sia un settore prioritario dell'Aics. Questa priorità si allinea a diversi piani di sviluppo strategico e linee guida della Repubblica Unita della Tanzania, come ad esempio il National Multisettorial Nutrition Action Plan 2021/22-2025/26, la Tanzania Horticultural Development Strategy (2012-2021), il National Agricultural Plan (2022-2030) e le National Guidelines of Integrated Management of Acute Malnutrition.

I beneficiari diretti dell'iniziativa saranno circa 114.000 persone, prevalentemente nelle aree rurali (circa l'85%), così suddivise: circa 21.800 bambini sotto i 5 anni saranno sottoposti a screening per malnutrizione, circa 22.400  donne e madri di bambini sotto i 5 anni verranno sensibilizzate sulle buone pratiche igienico-nutrizionali e sulla parità di genere, circa 42.000 agricoltori (di cui oltre 25.200 giovani) verranno formati e aiutati per arrivare ad una maggiore diversificazione produttiva, 3.000 agricoltori saranno supportati con capacity building e accesso ai mercati per le verdure autoctone e infine, attraverso le attività di sensibilizzazione, 20.000 consumatori nelle aree urbane potranno fare scelte nutrizionali più informate.

 

TANZANIA – L’Italia consegna attrezzature informatiche per supportare il sistema statistico del Paese

Dadoma, 1.02.2023. Sono state consegnate oggi, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia in Tanzania S.E. Marco Lombardi, le attrezzature informatiche previste nell'ambito dell'iniziativa "Miglioramento del Sistema Statistico Nazionale e sostegno alla realizzazione del Registro della Popolazione" finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) in Tanzania. Questa iniziativa, gestita dalla Sede regionale di Aics Nairobi - competente per la Tanzania - ha come obiettivo quello di contribuire al rafforzamento del sistema statistico nazionale Tanzano e del registro della popolazione in due regioni del Paese, contribuendo a costruire la base informativa necessaria a governare i processi di sviluppo socioeconomico, a consolidare le istituzioni democratiche e ad agevolare la formulazione, il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo. In particolare, l'acquisto di attrezzature, beni e servizi gestito direttamente da Aics Nairobi tramite l'ufficio di coordinamento di Aics Nairobi a Dar el Salaam, è finalizzato all'ampliamento di servizi per il registro della popolazione, formazione del personale degli uffici distrettuali delle due regioni selezionate, sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della registrazione delle statistiche vitali.

L'evento è stato ripreso anche da Giornale Diplomatico. L'articolo è disponibile qui.

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Meno violenza di genere e più giustizia per le donne: gli sforzi di Aics e UN WOMEN in Kenya

“Le elezioni di quest’anno, 2022, sono state le prime elezioni pacifiche a Bungoma dal 1963” ci racconta Rosemary Cheptai, signora di una certa età con gli occhi vispi e le mani rugose. L’area di Bungoma e, in particolare, quella del Monte Elgon da cui viene Rosemary  - al confine con l’Uganda – è considerata un’area particolarmente vulnerabile durante i periodi elettorali a causa dei numerosi episodi di violenza. Rosemary ci racconta la sua storia: “Durante i periodi elettorali sono stata vittima di violenze. I miei vicini hanno anche perso figli e figlie. Ora sono un facilitatore di pace: conduco dialoghi con la mia comunità e i vicini. Siamo stanchi di perdere i nostri figli. Siamo stanchi di essere violati. Dobbiamo ricordare alla nostra gente cosa abbiamo passato, in modo da non tornare indietro".

Nonostante i timori fossero tanti, le elezioni generali dell’agosto 2022 in Kenya si sono svolte in maniera pacifica e ciò rappresenta una grande vittoria per il Kenya e per le popolazioni di queste aree. È una grande vittoria anche per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) che supporta dal 2019 attività di prevenzione e risposta alle violenze di genere nei periodi elettorali con l’iniziativa “Let It Not Happen Again”. Il finanziamento di circa un milione di dollari a favore di UN Women e dell’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani (OHCHR), ha assicurato da un lato attività di rafforzamento delle capacità delle istituzioni pubbliche (in particolare personale della polizia, della magistratura, del personale sanitario), e dall'altro l'empowerment di organizzazioni della società civile e delle associazioni di difensori dei diritti nei loro sforzi di advocacy.

Attraverso questa iniziativa sono stati organizzati numerosi training volti a rafforzare i meccanismi esistenti di coordinamento per assicurare piani di early warning e response in casi di violenza.

“Ti ricordi durante il primo incontro?” dice scherzosamente Betty Okero, rappresentante dell’OSC Network, al comandante Njeru della stazione di polizia di Bumula, contea di Bungoma. “Ci urlavamo dietro e non riuscivamo a capirci”. I training hanno invece contribuito a sviluppare dei rapporti personali tra i diversi attori convolti, superando così le diffidenze e i preconcetti. Tutto questo ha contribuito a creare un clima di collaborazione e di supporto tra le diverse parti della società.

Anche grazie al supporto italiano, per la prima volta nella storia del Kenya quest’anno il Procuratore della Repubblica ha chiesto che le condanne a carico di 12 ufficiali di polizia accusati di stupro, omicidio e tortura per reati commessi durante le elezioni del 2017 fossero trattate come crimini contro l'umanità. Si tratta del primo procedimento penale per violenza sessuale correlata alle elezioni. Il Procuratore della Repubblica ha inoltre ordinato che le indagini fossero intraprese dall'Autorità indipendente di supervisione della polizia, con la partecipazione della Commissione nazionale del Kenya sui diritti umani, le organizzazioni della società civile e i sopravvissuti. Tra gli altri risultati raggiunti nelle prime due fasi di progetto, ricordiamo l'istituzione della prima Direzione per il Genere presso il Servizio Nazionale di Polizia e il miglioramento dell'accesso della popolazione target ai servizi essenziali, con 930 sopravvissuti a casi di SGBV che hanno ottenuto l’accesso a servizi medico-legali dedicati.

Nonostante gli ottimi risultati, il lavoro da fare per eliminare violenze e abusi è ancora lungo ed è fondamentale continuare a battersi affinché non vengano più violati i diritti umani e affinché tutti i cittadini abbiano equo accesso alla giustizia.

Rosemary Cheptai, madre di sei figli, presidente del comitato distrettuale per la pace a Mt Elgon. Photo UN Women/Tabitha Icuga

 

Caporale Catherine Nekesa, agente di polizia che si occupa di violenze di genere alla stazione di polizia di Mbale (Contea di Vihiga) Photo © UN Women - Tabitha Icuga

 

Gruppo di difensori dei diritti umani, Contea di Vihiga. Photo © UN Women - Tabitha Icuga

 

 

 

Kenya: ripristino ambientale e agricoltura sostenibile al centro dell’iniziativa lanciata dall’Aics nelle aree colpite dalla siccità

Sigor, 30 Novembre 2022 – Questa mattina l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e la Contea di West Pokot hanno dato ufficialmente il via all’iniziativa ‘Ripristino ambientale nel bacino fluviale del fiume Wei Wei nella torre d’acqua di Cherangani’. La cerimonia di lancio si è svolta nel villaggio di Tamkal alla presenza di Giovanni Grandi, Titolare della Sede Aics di Nairobi, e Robert Komolle, Vice Governatore della Contea di West Pokot.

Le aree aride e semi aride del Kenya sono profondamente colpite dalla siccità e dagli effetti del cambiamento climatico. La Cooperazione Italiana in collaborazione con le autorità nazionali e l’Autorità di Sviluppo della Kerio Valley (KVDA) è storicamente impegnata in programmi volti a promuovere l’agricoltura sostenibile e l’irrigazione nell’area semi arida di Sigor: tra il 1986 e il 2019, circa 700 ettari di perimetri irrigui sono stati realizzati attraverso tre diverse iniziative di cooperazione, sia a credito che a dono.

Con un finanziamento di 1 milione di Euro, questa nuova iniziativa intende intervenire per il ripristino ambientale delle aree più degradate che si estendono tra il Monte Korellach e il fiume WeiWei attraverso l’introduzione di tecniche di conservazione dei terreni e delle acque, incluse pratiche agricole rigenerative. L’iniziativa è realizzata attraverso ARS Progetti, società di consulenza italiana specializzata nel settore dell’agricoltura, con il supporto del Governo della Contea di West Pokot. Le attività previste includono l’introduzione di strutture di controllo dell’erosione dei suoli, la riabilitazione di calanchi (solchi di erosione), l’introduzione di terrazzamenti e pratiche per la riforestazione. A queste si accompagnano il supporto alle comunità rurali residenti nell’area tramite la promozione di attività generatrici di reddito e il miglioramento dell’accesso all’acqua potabile.

Come ha affermato Giovanni Grandi, Titolare dell’Aics di Nairobi, “questa iniziativa rappresenta un passo avanti nella cooperazione tra Italia e Kenya verso la sostenibilità e la resilienza contro il cambiamento climatico. Con oltre 30 anni di esperienza e iniziative nel settore del ripristino ambientale a West Pokot, siamo sicuri che questo contributo migliorerà la situazione socio-economica nella Contea’’.

Da parte sua Robert Komolle, Vice Governatore della Contea di West Pokot, ha accolto con entusiasmo la nuova iniziativa, ricordando il rapporto di lunga data con l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e sottolineando che “il Governo della Contea di West Pokot continuerà a sostenere gli sforzi di sviluppo della Torre d’Acqua di Cherangani, fondamentali per un futuro sicuro e migliore per le comunità residenti nei pressi del fiume Wei Wei”.

 

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Il Titolare di Sede di AICS Nairobi Giovanni Grandi effettua una visita di campo alla presenza S.E. Robert Komolle, Deputy Governor of West Pokot County e Litole Lucky Jemutai West Pokot County Executive Committee Member for Water, Environment, Natural Resources And Climate Change © Martina Bolognesi

Il Titolare di Sede di AICS Nairobi Giovanni Grandi e S.E. Robert Komolle, Deputy Governor of West Pokot County durante l’evento di lancio dell’iniziativa “Ripristino ambientale nel bacino fluviale del fiume Wei Wei nella torre d’acqua di Cherangani” finanziata da AICS © Martina Bolognesi

Il Titolare di Sede di AICS Nairobi Giovanni Grandi e l’On. Litole Lucky Jemutai, West Pokot County Executive Committee Member for Water, Environment, Natural Resources And Climate Change con alcuni membri della comunità di Sigor. © Martina Bolognesi

Uno dei calanchi causati dall’erosione dell’acqua a Sigor, West Pokot. © Martina Bolognesi

 

Kenya: sviluppo di impresa e creazione di impiego al centro dell’accordo firmato dall’Italia con UNIDO

Nairobi, 29 luglio 2022 – Questa mattina l’Ambasciatore d’Italia in Kenya, Alberto Pieri, e la Rappresentante dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) per il Kenya, Kawira Bucyana, hanno firmato un accordo di cooperazione che dà il via ad un’iniziativa per potenziare l’Acceleratore di Imprese E4Impact, basato a Nairobi. L’accordo è stato controfirmato dal Titolare della Sede di Nairobi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Giovanni Grandi.

Il Centro di Accelerazione e Incubazione delle imprese E4Impact rappresenta un centro di eccellenza nel Paese, ed è stato istituito nel 2018 grazie al sostegno della Cooperazione Italiana e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nonostante la recente creazione, il Centro è diventato nel giro di pochi anni un punto di riferimento nell’ecosistema imprenditoriale del Kenya, offrendo servizi di assistenza legale, finanziaria, di formazione e mentoring a più di 40 imprese e start-up locali. Oggi il Centro ha una doppia funzione di acceleratore e incubatore, sostenendo sia l'avvio che il potenziamento di piccole e medie imprese (PMI) locali selezionate anche in base al loro potenziale impatto sociale, economico e ambientale e con attenzione all'imprenditorialità femminile e giovanile.

Dalla sua creazione, l’Italia ha investito oltre 2,8 milioni di Euro per il potenziamento del Centro, a cui si aggiungono gli ulteriori 600.000 Euro di contributo italiano a UNIDO sanciti dall’accordo di cooperazione firmato questa mattina. L’agenzia onusiana avrà il compito di prestare assistenza tecnica per espandere l’offerta formativa del Centro, aumentandone l’autonomia e l’efficacia.

L’iniziativa rappresenta un progetto pilota nel campo del partenariato tra il mondo accademico, il settore privato e le istituzioni pubbliche (il cosiddetto approccio triple helix) per promuovere l'imprenditorialità e la creazione di posti di lavoro in Kenya.

‘’Attraverso questo investimento, l’Italia intende creare un ambiente favorevole per il rafforzamento del settore privato e per promuovere ricerca, innovazione, formazione, creazione di posti di lavoro e sviluppo tecnologico’’, ha detto l’Ambasciatore Pieri. ‘‘Piccole e medie imprese, in Kenya come in Italia, hanno un ruolo di particolare rilievo, arrivando a contribuire a circa l’80% del prodotto interno lordo e al 70% dell'occupazione totale. Il nostro sostegno all’imprenditoria giovane e dinamica che caratterizza il Paese vuole permettere ai giovani imprenditori e imprenditrici di esprimere al meglio le proprie potenzialità e trasformarsi in volano di sviluppo sostenibile’’.

‘’Il sostegno all’impiego, alla nascita e all’espansione di piccole imprese rappresenta un elemento qualificante per l’azione della Cooperazione italiana in Kenya’’, ha aggiunto Giovanni Grandi, Titolare della Sede AICS di Nairobi. ‘’In Kenya, AICS è impegnata con iniziative dedicate alla creazione di impresa di impiego, ma il sostegno al settore privato e la creazione di reddito è trasversale ai nostri interventi nel Paese. Si tratta di un elemento fondamentale e necessario per la crescita economica sostenibile, ma anche per l’affermazione di principi democratici e partecipativi.’’
‘’UNIDO è lieta di collaborare con E4impact per migliorare il contributo delle PMI alla crescita economica del Kenya”, ha affermato Kawira Bucyana di UNIDO.

“Questo progetto rappresenta un'opportunità per favorire la collaborazione tra partner dei settori pubblico e privato, potenziare l’impatto con un approccio sostenibile. Il progetto viene realizzato all'interno del nostro quadro programmatico quinquennale, il ‘Program for Country Partnership (PCP)’, firmato nel 2021 dal Presidente Uhuru Kenyatta. Il PCP è il modello innovativo di UNIDO per accelerare lo sviluppo industriale inclusivo e sostenibile negli Stati membri”.

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Brief background info

L’iniziativa ‘Miglioramento dei servizi di accelerazione delle imprese attraverso un approccio di partnership pubblico-privato’ del valore di 600.000 Euro ha una durata prevista di due anni ed è realizzata da UNIDO con fondi della Cooperazione Italiana. L’obiettivo è il consolidamento della presenza e dell’offerta formativa del Centro di Accelerazione di Imprese E4Impact grazie all’expertise di UNIDO.

Il fulcro dell'intervento si basa sull'identificazione dei settori con la potenzialità di creare posti di lavoro inclusivi e sostenibili e che siano in linea con le strategie e i piani nazionali di crescita economica. L’iniziativa interviene su due assi principali: i) Ampliamento delle partnership di E4Impact; ii) Realizzazione di programmi di formazione. Le piccole e medie imprese selezionate dal Centro verranno sostenute con attività di supporto tecnico e sviluppo delle competenze imprenditoriali e tecniche, con focus speciale su giovani e donne.

L’iniziativa è complementare al progetto ‘Incubatore d’Impresa e Innovazione Energetica in Kenya' realizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la Fondazione E4Impact e AVSI. Il progetto, attualmente in corso di realizzazione, ha il valore di 2,3 milioni di Euro per una durata di tre anni e ha l’obiettivo di consolidare il Centro di Accelerazione E4Impact, potenziandone le attività e migliorandone le infrastrutture.

Maggiori informazioni:

Ms. Martina Bolognesi

Communication Officer/Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Nairobi

press.nairobi@aics.gov.it

Ms. Kawira Bucyana
Officer in Charge
UNIDO field office in Kenya

office.kenya@unido.org