Tanzania, avvenuto il lancio del Progetto Sanitario Regionale

Dodoma, Tanzania. Si è tenuto oggi a Dodoma, in Tanzania, il Kick-off meeting della componente tanzana del Progetto Sanitario Regionale “Creazione di una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda”. L’evento di lancio è stato organizzato dalle Organizzazioni della Società Civile (OSC) italiane Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (CMSR), Medici con l’Africa CUAMM e Cooperazione Paesi Emergenti (COPE), in coordinamento con la Sede di Nairobi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e con Ministeri della Salute della Tanzania e di Zanzibar.

L’obiettivo specifico del progetto in Tanzania e Zanzibar è quello di aumentare la disponibilità e la qualità dei Servizi di Sanità Primaria per la salute di donne e bambini, aumentando il numero di parti assistiti da personale qualificato in strutture istituzionalizzate, rafforzando e aumentando il numero di strutture sanitarie che forniscono Emergency Obstetric and Newborn Care (EmONC) nelle comunità beneficiarie e andando a ridurre il numero dei decessi neonatali nelle strutture sanitarie target. Le strutture sanitarie coinvolte nel progetto saranno in totale 9, 4 in Tanzania continentale e 5 a Zanzibar.

Le componenti principali saranno la formazione del personale sanitario, l’advocacy a livello di comunità, l’acquisto e la distribuzione di equipaggiamento e materiale sanitario che possa consentire lo sviluppo dei servizi previsti. Il progetto in Tanzania e Zanzibar beneficerà anche di due componenti regionali del programma, relative alla creazione di unità mobili per l’esecuzione di ecografie nelle comunità, in modo da consentire quanto più possibile l’accesso a tale servizio a donne incinte in zone rurali o periferiche, oltre allo sviluppo e diffusione di un software di raccolta dati per la valutazione delle performances delle strutture sanitarie nel settore della salute materno-infantile, in direzione della massimizzazione dell’impatto.

In totale i beneficiari diretti stimati sono 24,997, individuati tra il personale sanitario delle strutture sanitarie target dell’iniziativa e le donne in gravidanza che accedono ai servizi sanitari delle aree target (24,637).

L’immenso potenziale economico della Somalia evidenziato dalla conferenza di Mogadisco

Mogadiscio - Il potenziale economico della Somalia è stato sotto i riflettori in un incontro del governo somalo, partner internazionali, imprenditori locali e aziende straniere, con l'obiettivo di evidenziare opportunità di affari con aziende internazionali.

“La Somalia Economic Conference segna un momento cruciale nella storia della nostra nazione. È una dichiarazione del nostro impegno a tracciare un nuovo corso verso la prosperità economica e un futuro più luminoso per tutti i somali: vi invitiamo a unirvi a noi in questo viaggio di trasformazione per investire in Somalia e collaborare con il nostro settore privato", ha dichiarato il primo ministro del paese Hamza Abdi Bare all'inaugurazione.

"Ai nostri partner internazionali: vi esorto a vedere oltre le sfide che la Somalia ha affrontato in passato", ha aggiunto. “Guardate le immense opportunità che vi aspettano qui. Investite nelle nostre industrie, trasferte la vostra tecnologia e le vostre competenze e siate un catalizzatore per il cambiamento”.

Le sue opinioni sono state riprese dal vice rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la Somalia, George Conway.

“Non vedo l'ora di vedere risultati tangibili da questa conferenza, in particolare nuove partnership commerciali che contribuiranno a innescare la crescita economica per il paese a lungo termine, le quali creeranno posti di lavoro e opportunità economiche e miglioreranno le condizioni socio-economiche per tutta la popolazione somala”, ha detto Conway, che è anche coordinatore residente delle Nazioni Unite e coordinatore umanitario per la Somalia, durante il primo giorno dell'evento.

All’evento erano presenti anche il Vice Primo Ministro della Somalia, Salah Jama, e l'Ambasciatore d'Italia in Somalia, S.E. Alberto Vecchi, oltre a rappresentanti delle imprese e delle associazioni imprenditoriali somale.

È opinione diffusa che la Somalia abbia un immenso potenziale economico specie nei settori dell'agricoltura e dell'acquacoltura, ma a causa dell'insicurezza e di numerose sfide, come la crisi umanitaria causata dalla crisi climatica, questo non viene sfruttato. Secondo la Banca mondiale, il suo prodotto interno lordo dovrebbe arrivare al 2,8% quest'anno e salire al 3,7% l'anno prossimo.

La Conferenza economica somala è stata organizzata dal Ministero del commercio e dell'industria del governo federale della Somalia e dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO). L'evento è stato finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nell'ambito dei suoi sforzi per aumentare le opportunità economiche e la creazione di posti di lavoro in Somalia attraverso la creazione di sinergie tra il settore privato somalo e quello italiano.

“Le imprese italiane sono riconosciute come attori centrali nel sistema italiano di cooperazione allo sviluppo e svolgono un ruolo sempre più importante nell'efficacia degli interventi di AICS. Il nostro approccio è quello di promuovere azioni che possano effettivamente portare al co-sviluppo e benefici reciproci, come l'evento a cui stiamo assistendo oggi", ha detto all'incontro il Titolare di Sede dell'ufficio regionale dell'AICS a Nairobi, Giovanni Grandi.

All'incontro hanno partecipato anche rappresentanti del Governo Italiano, della Camera di Commercio e Industria Somala, della Banca IBS, della Delegazione dell'Unione Europea in Somalia e del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).

Partnership internazionali

UNIDO ha lavorato a lungo con il settore privato della Somalia, principalmente per lo sviluppo di imprese locali e la ricerca di partenariati internazionali. Grazie alla sua presenza sul territorio, UNIDO ha notato che il settore privato - che ha dovuto affrontare le difficoltà dell'insicurezza, degli shock climatici e della pandemia di COVID-19 - deve essere meglio collegato alle imprese internazionali per la sua crescita a lungo termine.

Nelle sue osservazioni all'evento, l'amministratore delegato della direzione per l'innovazione e la trasformazione economica degli SDG di UNIDO, Berger Gunther, ha espresso la speranza che gli imprenditori somali approfitteranno della conferenza e degli investitori stranieri dall'Italia presenti per stringere nuove partnership commerciali.

“La Somalia sta rapidamente riemergendo come attore economico di rilevanza critica e strategica nella regione del Corno d'Africa. Il suo settore privato, nonostante tutte le avversità, si è adattato e ha dimostrato un elevato tasso di resilienza ai numerosi shock interni ed esterni che il paese ha dovuto sopportare", ha affermato Gunther in un videomessaggio.

Ha aggiunto che era giunto il momento di esporre i mercati del settore privato della Somalia come destinazione per il commercio e gli investimenti delle imprese, osservando che "eventi come quello che stiamo aprendo oggi dovrebbero sicuramente contribuire a questo obiettivo".

Un aspetto chiave del sostegno delle Nazioni Unite allo sviluppo del potenziale economico della Somalia è stato il Programma di sviluppo dei settori produttivi (PSDP), un programma pilota delle Nazioni Unite, attuato dall'UNIDO insieme all'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) e l'Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite (ILO) – per sostenere lo sviluppo sostenibile attraverso partenariati tra governo e settore privato.

Il PSDP coinvolge anche i Ministeri del Commercio e dell'Industria della Somalia, dell’Agricoltura e irrigazione, della Pesca e risorse marine, del Bestiame, silvicoltura e pascolo e infine del Lavoro e affari sociali, sia a livello federale sia a livello degli Stati membri federali.

“La Somalia si sta concentrando sempre più sul cosiddetto 'triplo nesso', che collega l'assistenza umanitaria, le priorità di sviluppo e gli sforzi di costruzione della pace. Con una migliore stabilità politica ed economica, possiamo aumentare lo slancio verso soluzioni globali a lungo termine per costruire la resilienza della Somalia ", ha affermato Conway, vice rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la Somalia.

“Iniziative come questa conferenza e programmi come il PDSP hanno contribuito a un cambio di paradigma verso soluzioni di sviluppo sostenibile a lungo termine, in cui il settore privato ha chiaramente un ruolo fondamentale da svolgere. Ciò include la promozione dell'imprenditorialità, il sostegno alle micro, medie e piccole imprese, l'agevolazione dell'accesso ai finanziamenti e lo sblocco degli investimenti".

Risposte locali

I sentimenti espressi dai relatori ospiti dell'evento hanno avuto eco tra le centinaia di partecipanti del settore imprenditoriale della Somalia, molti dei quali hanno evidenziato la necessità di un aiuto per modernizzare le tecnologie del Paese in settori importanti con un enorme potenziale di crescita, come l'edilizia, la pesca, l'allevamento e agricoltura.

“La Somalia è pronta per gli affari. Abbiamo petrolio, una lunga costa inesplorata piena di pesci e terra arabile. Il mondo è invitato a investire in Somalia", ha affermato Deqa Mohamed Salah, un imprenditore che gestisce un'azienda di cosmetici.

"Questa conferenza è stata molto importante per la mia attività perché mi ha dato l'opportunità di incontrare molti clienti dalla Somalia e fuori dal paese - sono contento di aver partecipato a questo evento", ha detto Shukri Mohamed Bashir, un altro imprenditore.

La Somalia Economic Conference ha ospitato il 2° Business and Trade Forum Italia-Somalia e il 1° Somalia Private Sector Partnership Meet.

The Head of the Regional Office of the Italian Agency
for Development Cooperation, Giovanni Grandi, speaks during the Somalia Economic Conference, held in Mogadishu, Somalia, on May 30, 2023.
UN Photo/Mukhtar Nuur

Group photo of the Somalia Economic Conference, held in Mogadishu, Somalia, on May 30, 2023. UN Photo/Mukhtar Nuur

Participants attend the Somalia Economic Conference, held in Mogadishu, Somalia, on May 30, 2023.
UN Photo/Mukhtar Nuur

 

Prende il via il programma regionale finanziato da AICS per creare una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda

Nairobi, 29/06/2023. Si è concluso ieri presso il Ruaraka Uhai Neema Hospital il primo incontro di lancio dell’iniziativa “Creazione di una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda”, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Il programma mira a migliorare la salute materno-infantile complessiva in Kenya, Tanzania e Uganda, supportando i sistemi sanitari locali nel raggiungimento di una Copertura Sanitaria Universale.

L’obiettivo del programma, realizzato con il supporto tecnico del Centro di Salute Globale della Regione Toscana, è quello di mettere in rete 33 strutture sanitarie nei tre Paesi, le quali non solo beneficeranno della donazione di attrezzature mediche moderne, di attività di formazione del personale e di interventi infrastrutturali, ma potranno avvalersi della condivisione di informazioni, buone pratiche ed expertise a livello regionale. Nell'ambito del programma verrà anche istituito un servizio di ecografia mobile nei tre paesi, come esperienza pilota, con l'obiettivo di consentire l'accesso a questo screening alle donne in gravidanza, nelle zone rurali. Questo consentirà ai tre paesi di allinearsi progressivamente agli standard raccomandati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la gestione della gravidanza e l'avvicinamento al parto. Oltre a ciò, come parte delle attività a carattere regionale, si lavorerà all'introduzione di un sistema di raccolta e interpretazione dei dati delle strutture sanitarie coinvolte, nell'area della salute materno-infantile, in modo da valutare le performance e verificare l'impatto delle attività realizzate.

Durante i tre giorni di lavori, che sono stati aperti da Giovanni Grandi, Titolare di Sede dell’Ufficio Regionale di AICS Nairobi e dalla Vice Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia in Kenya Lorenza Gambacorta, i partecipanti hanno discusso degli obiettivi generali e delle finalità del Programma, oltre a scendere nei dettagli delle modalità di implementazione, delle tempistiche e delle risorse da utilizzare. Una particolare enfasi è stata riservata alle questioni relative al coordinamento per la creazione della rete regionale, alle strutture di governance del programma e alle attività condivise dai tre paesi. Tra i partecipanti all’evento, i rappresentanti dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Kenya, Tanzania e Uganda, rappresentanti dei Ministeri della Salute di Kenya, Uganda e Tanzania (continentale e Zanzibar), rappresentanti delle OSC implementatrici e dei loro partner, oltre allo staff del Centro di Salute Globale di Firenze.

 

Giovanni Grandi, Titolare di Sede della Sede Regionale di Nairobi dell’AICS, nel suo discorso di apertura ha sottolineato: “Crediamo che il raggiungimento di un cambiamento sostenibile richieda la collaborazione tra i governi, le organizzazioni della società civile, gli operatori sanitari e le comunità locali. Fin dall'inizio, questo programma è stato progettato a stretto contatto con le autorità locali per rafforzare le infrastrutture sanitarie, garantendo che le cliniche e gli ospedali siano dotati delle strutture necessarie e di personale qualificato per fornire cure materne di qualità”.

Foto di gruppo al termine dei lavori del kick off meeting dell'iniziativa "Creazione di una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda".

 

Kenya, l’Italia in prima linea nel settore ambientale: al via l’iniziativa ‘Waste Wise’ con UN HABITAT e Governo keniano

Nairobi, 07 giugno 2023 – A margine dei lavori della Seconda assemblea di UN Habitat attualmente in corso al Polo ONU di Nairobi, l'Ambasciatore d'Italia in Kenya e Rappresentante permanente presso l’UNEP e UN Habitat, Roberto Natali, e il Direttore della Divisione Soluzioni globali di UN Habitat, Rafael Tuts, hanno firmato questa mattina l'Intesa per dare il via al progetto “Waste Wise Korogocho Chapter”. L'iniziativa, della durata di due anni, è finanziata dalla Cooperazione italiana e realizzata da UN Habitat.
L'evento ha visto la presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica italiano, Sen. Claudio Barbaro, del Segretario all’Edilizia abitativa del Ministero del Territorio, Lavori pubblici, Edilizia abitativa e Sviluppo urbano del Kenya, Said Athman, e di Giovanni Grandi, Titolare di Sede dell'Ufficio Regionale dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Nairobi.

Il progetto mira ad avviare un sistema sostenibile di gestione dei rifiuti in modo da migliorare le condizioni sociali, sanitarie ed economiche degli abitanti di Korogocho, uno degli insediamenti informali più vasti della capitale keniana. La stessa area ha beneficiato negli anni scorsi di interventi di riqualificazione da parte della Cooperazione italiana nell’ambito del Programma italo-keniano di conversione del debito, quest’ultimo del valore totale di circa 46 milioni di euro.

Come ha dichiarato l'Ambasciatore Natali, “L’iniziativa rappresenta un ulteriore esempio del partenariato con UN-Habitat e con le autorità keniane, volto a una maggiore sostenibilità delle zone urbane in una prospettiva ambientale. Grazie al finanziamento del progetto Waste Wise-Korogocho, si registrerà un ulteriore impatto positivo in un quartiere in cui l’impegno dell'Italia è stato continuo, cambiando nel concreto la vita di quanti vivono purtroppo ancora oggi in condizioni precarie”. Alle parole dell’Ambasciatore ha fatto eco quanto espresso anche dal Sottosegretario Barbaro, riguardo tale esempio di cooperazione “perfettamente in linea con i temi che stiamo affrontando in questa sessione dell’Assemblea” di UN Habitat, che andrà “ad incidere positivamente sulla salute delle persone e su un ampliamento delle loro possibilità di lavoro”.

Il Dott. Grandi ha dichiarato: “Questa iniziativa introdurrà un approccio pilota nella gestione dei rifiuti solidi a Nairobi, che ci auguriamo possa essere replicato altrove. L’obiettivo a lungo termine è quello di lavorare con il settore privato, formale e informale, per costruire una filiera dei rifiuti sostenibili a Korogocho e in Kenya”.

Il Segretario Athman e il Direttore Tuts hanno entrambi espresso un sentito ringraziamento all’Italia per il supporto, affermando, il primo, che “l’intervento è perfettamente in linea con le priorità del Governo keniano” e, il secondo, che questo “rappresenta una potente testimonianza della visione, dei valori e degli obiettivi condivisi che ci uniscono e rileva il nostro impegno verso uno sviluppo sostenibile in Kenya, promuovendo la Nuova Agenda Urbana e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”.

Foto della cerimonia di firma dell'accordo tenutasi presso il polo delle Nazioni Unite a Nairobi

 

 

 

No One Left Behind: Cerimonia di chiusura dell’iniziativa a favore delle persone disabili in Tanzania

Iringa (Tanzania), 8 giugno 2023 – Si è tenuta questa mattina, alla presenza di John Chekwaze – Assistente Esecutivo per l'istruzione inclusiva presso il TAMISEMI (Ministero per l’amministrazione regionale ed il governo locale parte dell'Ufficio del Presidente) e del rappresentante AICS d’istanza in Tanzania, Dott. Paolo Razzini, la cerimonia di chiusura del progetto “No one left behind: diritti e accessibilità ai servizi scolastici e riabilitativi dei minori con disabilità nel distretto di Iringa, in Tanzania” (AID 11901). L’iniziativa promossa, finanziata dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), è stata realizzata da IBO Italia, in partenariato con una pluralità di attori del settore pubblico italiano e tanzaniano, tra cui enti localizzate nel Distretto di Iringa, zona d’intervento del progetto.

La progettualità dell’intervento si è sviluppata lungo tre assi principali: la formazione delle risorse umane locali delle scuole e dei centri diurni di Iringa, la ristrutturazione delle strutture scolastiche presenti nell’area al fine di accrescere gli standard qualitativi e di accessibilità per le persone con disabilità ed infine, la sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali per promuovere una cultura inclusiva e abbattere le barriere culturali.

Tra i risultati raggiunti, si annoverano quindi la costruzione di circa 42 rampe in cemento in 10 plessi scolastici, per rendere accessibili le strutture anche a persone con difficoltà motorie, la costruzione di un dormitorio capace di ospitare circa 80 persone presso la Kipera Primary School, la costruzione di bagni per disabili presso le scuole di Isimani e Kibaoni ed attività di sensibilizzazione che hanno raggiunto un totale di circa 7.700 persone.

Il dott. Paolo Razzini, rappresentante dell’ufficio di coordinamento di AICS d’istanza a Dar El Salaam presente all’evento, ha osservato come l’iniziativa abbia avuto un impatto concreto sul territorio grazie a all’approccio partecipativo utilizzato, che ha permesso di sensibilizzare studenti, funzionari pubblici, genitori e membri della comunità locale della Regione di Iringa. Durante il suo intervento, è stata rimarcata l’importanza dell’allineamento tra le priorità dell’AICS e quelle dei piani strategici di sviluppo del governo Tanzaniano: “Consentitemi inoltre di cogliere l'occasione per sottolineare che le attività sopra menzionate – tra cui la formazione del personale sanitario e scolastico ed il miglioramento dell'istruzione inclusiva – sono in linea con la Strategia nazionale per l'istruzione inclusiva (2018-2021) della Tanzania, a dimostrazione del pieno allineamento delle attività con i piani di sviluppo nazionale del Paese”.

Grande soddisfazione è stata anche espressa dal rappresentante di TAMISEMI, che ha ringraziato l’AICS per il supporto fornito ed ha rimarcato l’allineamento tra le priorità dell’AICS e del Governo tanzaniano in materia di supporto alle persone diversamente abili “Oggi ci incontriamo per festeggiare, e soprattutto per dare valore a quello che è stato fatto in questi tre anni dal progetto No One Left Behind, che si allinea in maniera chiara alle priorità di sviluppo del Governo.”

Il settore della disabilità rimane un settore di interesse importante per l’AICS in Tanzania. Difatti, attraverso il nuovo progetto WE CARE (AID 012590/09/6) recentemente finanziato attraverso il bando promossi dell’AICS, diverse scuole beneficeranno di ulteriori interventi di supporto agli studenti con disabilità a conferma del fatto che l’Agenzia ritiene importante continuare il suo impegno sulla tematica della disabilità nel Paese.

 

Alcune foto dell'evento conclusivo dell'iniziativa No One Left Behind. Credits: IBO

 

 

 

 

 

L’Italia rafforza il suo impegno nella lotta alla violenza di genere in Kenya con UN WOMEN

Nairobi, 31 maggio 2023 – L'Ambasciatore d'Italia in Kenya, Roberto Natali, e il Direttore Regionale di UN Women per l'Africa Orientale e Meridionale, Dr. Maxime Houinato, hanno firmato questa mattina l'Accordo per dare il via al progetto “Let it not Happen Again: Safeguarding the Rights of GBV Survivors through Access to Justice” – Non lasciare che accada più: Salvaguardare i diritti delle donne sopravvissute a violenze di genere attraverso l’accesso alla giustizia). L'iniziativa, dalla durata triennale e dal valore di 1,8 milioni di euro (circa 268 milioni di KES) è finanziata dalla Cooperazione italiana e realizzata da UN WOMEN in collaborazione con l'OHCHR. L'evento ha visto la presenza della Dott.ssa Veronica Nduva, Segretario Principale del Dipartimento di Stato per il Genere e l'Affermative Action del Governo del Kenya, del Dott. Giovanni Grandi, Titolare di Sede dell'Ufficio Regionale dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) a Nairobi, del Dott. Anthony Ngororano, UN Resident Coordinator ad interim, della Dott.ssa Anna Mutavati, Rappresentante Paese per il Kenya di UN WOMEN, e di rappresentanti dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), del Servizio di Polizia Nazionale e della società civile.
L'iniziativa, che sarà realizzata nelle contee di Nairobi, Kisumu, Kilifi, Isiolo, Bungoma e Vihiga, sosterrà l'attuazione di riforme politiche e il rafforzamento delle istituzioni e si concentrerà sull'emancipazione delle donne, il riconoscimento del ruolo e dei diritti delle donne nella società e l'accesso alla giustizia per le vittime di violenza.
Come ha affermato l'Ambasciatore Natali, “L'Italia crede fermamente che la parità di genere e l'emancipazione delle donne siano essenziali per sradicare la povertà e costruire una società basata sullo sviluppo sostenibile, sulla giustizia sociale e sui diritti umani. Il messaggio che vogliamo lanciare anche oggi è: Che non accada più!”
Giovanni Grandi, Titolare dell'Ufficio Regionale Aics, ha dichiarato: “Questa nuova iniziativa segna una transizione nell'approccio della Cooperazione italiana in Kenya alla lotta alla violenza di genere, avendo una portata più ampia in termini di durata temporale, risorse finanziarie e numero di contee di intervento”.
Secondo il Dott. Houinato, “Uno dei principali risultati di questa partnership è stato che le elezioni in Kenya sono state in gran parte pacifiche con un numero considerevolmente inferiore di segnalazioni di casi di violenza di genere, rispetto alle elezioni del passato. Tuttavia, il nostro lavoro non è ancora finito. Dal momento che la violenza di genere persiste ancora in Kenya, dobbiamo basarci sulle lezioni apprese per sostenere una programmazione completa di prevenzione e risposta, che affronti i fattori sociali e strutturali che guidano la violenza di genere”.

 

 

 

 

Pesca artigianale e blue economy in Kenya: Aics consegna imbarcazioni equipaggiate a cinque contee costiere

Mombasa, 17 maggio 2023L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) ha proceduto oggi alla consegna ufficiale di 26 imbarcazioni, acquisite attraverso il Programma ‘Go Blue’ finanziato dall’Unione Europea, ai governatori delle Contee di Mombasa, Kilifi e Lamu, che si sono impegnati a trasferirle ai pescatori cinque cooperative (‘Beach Management Unit’) distribuite sulle contee che si affacciano sull’Oceano Indiano in Kenya. Alla cerimonia, cui ha presenziato il Direttore della Sede di Nairobi dell’Aics, Giovanni Grandi, hanno partecipato il Vicepresidente del Kenya, Rigathi Gachagua e la Rappresentante dell’Unione Europea in Kenya, Henriette Geiger, a capo di una Delegazione di dieci Ambasciatori di altrettanti stati membri dell’UE, assieme al Segretario di Gabinetto per le Miniere, l'Economia Blu e gli Affari Marittimi del Kenya, Salim Mvurya, oltre ai tre Governatori delle contee partner.

In Kenya, la scarsità di imbarcazioni e attrezzature per la pesca a disposizione delle organizzazioni comunitarie che gestiscono la pesca a livello locale, le Beach Management Unit, costringe i pescatori a rivolgersi a intermediari per il noleggio di barche, spesso con costi elevati. Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, la cooperazione italiana attraverso Go Blue sta intervenendo nelle fasi più deboli della filiera della pesca artigianale: è prevista una serie di interventi, tra cui opere infrastrutturali, formazioni a favore dei pescatori, introduzione di un sistema di etichettatura che certifichi la qualità del pesce sul mercato.

‘La consegna delle imbarcazioni rappresenta una pietra miliare per la componente italiana di Go Blue’, ha affermato Giovanni Grandi, titolare della Sede Aics di Nairobi. ‘Crediamo che questo possa aumentare le attività e gli introiti delle cooperative partner. Stiamo inoltre lavorando insieme al nostro partner tecnico CIHEAM Bari alla progettazione di uno schema di gestione delle barche simile ad un fondo rotativo, che permetterà che le imbarcazioni fornite generino capitale e consentirà ai pescatori di acquisire ulteriori barche. Ènostra responsabilità condivisa fare in modo che le risorse dell’economia blu siano utilizzate nella maniera più sostenibile’, ha concluso.

‘Go Blue ha messo le comunità costiere e le loro esigenze al centro dei nostri interventi, con le sue tre diverse componenti interconnesse, tutte rivolte al raggiungimento di una crescita economica sostenuta, proteggendo l’ambiente e adattandosi alle sfide collegate all’urbanizzazione’, ha dichiarato la Rappresentante dell’Unione Europea in Kenya, Henriette Geiger. ‘L’Unione Europea sta dando una rilevanza centrale per lo sviluppo della blue economy, e siamo presente per fornire il
nostro supporto’.

A conclusione dell’evento, il Vicepresidente del Kenya Rigathi Gachagua ha voluto ringraziare l’Unione Europea ‘per il grande supporto che sta dando al nostro Paese e al nostro popolo. Non lo prendiamo per scontato e ne siamo molto riconoscenti’.

 

Uganda, aperto un nuovo plesso oculistico chirurgico finanziato dall’Aics

È stato inaugurato oggi a Kitgum, nel nord dell’Uganda, il nuovo plesso oculistico chirurgico dell’Ospedale St. Joseph, costruito grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics).

Il reparto ha l’obiettivo di migliorare l’accesso e la qualità dei servizi oftalmici per 10.200 persone ogni anno, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili come persone con disabilità, donne e bambini, che vivono anche nelle comunità più remote.

Il nuovo plesso vede la luce dopo tre anni di lavori grazie a un ampio progetto di cooperazione internazionale, di cui è capofila Cbm Italia – organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura delle disabilità visive nei Paesi del Sud del mondo – in accordo con il ministero della Salute ugandese, in collaborazione con la Osc Medici con l’Africa Cuamm e i governi distrettuali di Kitgum, Arua e Terego.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del direttore di Cbm Italia Massimo Maggio, di monsignor John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu, della ministra della Salute ugandese Jane Ruth Aceng, della direttrice medica del S. Joseph Hospital Pamela Atim e di Jackie Kwesiga, country director di Cbm per l’Uganda.

In Uganda sono 3 milioni le persone con problemi di vista, ma al momento in tutto il Paese è presente un oftalmologo ogni milione di persone. Patologie come cataratta, errori refrattivi, tracoma, traumi e glaucoma portano alla cecità poiché non vengono curate a causa della mancanza di mezzi e servizi oftalmici adeguati, soprattutto nelle zone più remote. Il 75% dei casi di cecità sono tuttavia evitabili e curabili secondo l’International Agency for the Prevention of Blindness (Iapb).

Il nuovo plesso prevede una nuova sala operatoria che rende il centro oculistico capace di erogare cure diagnostiche, trattamenti specialistici e chirurgie. A questo si aggiunge il rinnovamento della sala per la degenza dei pazienti.

Lo stesso progetto ha permesso inoltre la ristrutturazione e l’equipaggiamento di altri quattro centri sanitari, oltre all’organizzazione di cliniche oculistiche chirurgiche e non chirurgiche mobili nelle comunità lontane e nei campi profughi.

TANZANIA: Lancio dell’iniziativa “Diverse Food System: Miglioramento della nutrizione col supporto ad un sistema alimentare diversificato e sostenibile”

Dodoma, 03/03/2023. Venerdì 3 marzo si è tenuto a Dodoma l’evento di lancio del progetto “Diverse Food System: Miglioramento della nutrizione col supporto ad un sistema alimentare diversificato e sostenibile”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e implementato da LVIA – Associazione Volontari Internazionali Laici. Partners del progetto sono il CUAMM – Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari, l’associazione locale Mtandao wa Vikundi vya Wakulima Tanzania – MVIWATA e il College of Agriculture della Sokoine University of Agriculture.

L’iniziativa, che ha una durata prevista di 3 anni, ha come obiettivo il miglioramento dell’efficacia e inclusività del sistema di sicurezza alimentare e nutrizionale delle comunità residenti nella regione di Dodoma, con un particolare focus sulle categorie più vulnerabili della popolazione come minori, donne in gravidanza etc. Nella Regione di Dodoma infatti, sono presenti numerosi casi di malnutrizione cronica (37.2%) e acuta (0,4%) e l’ineguaglianza in termini di sicurezza alimentare grava particolarmente sulle donne e sui bambini.

Hanno partecipato all’evento, Paolo Razzini, responsabile dell’ufficio di coordinamento di Aics Nairobi in Tanzania, assieme a rappresentanti governativi dei distretti di Kongwa, Chawmino e Bahi e rappresentanti delle organizzazioni partner.

Nel corso del suo intervento, Razzini ha sottolineato come migliorare la nutrizione e aumentare la sicurezza alimentare sia un settore prioritario dell'Aics. Questa priorità si allinea a diversi piani di sviluppo strategico e linee guida della Repubblica Unita della Tanzania, come ad esempio il National Multisettorial Nutrition Action Plan 2021/22-2025/26, la Tanzania Horticultural Development Strategy (2012-2021), il National Agricultural Plan (2022-2030) e le National Guidelines of Integrated Management of Acute Malnutrition.

I beneficiari diretti dell'iniziativa saranno circa 114.000 persone, prevalentemente nelle aree rurali (circa l'85%), così suddivise: circa 21.800 bambini sotto i 5 anni saranno sottoposti a screening per malnutrizione, circa 22.400  donne e madri di bambini sotto i 5 anni verranno sensibilizzate sulle buone pratiche igienico-nutrizionali e sulla parità di genere, circa 42.000 agricoltori (di cui oltre 25.200 giovani) verranno formati e aiutati per arrivare ad una maggiore diversificazione produttiva, 3.000 agricoltori saranno supportati con capacity building e accesso ai mercati per le verdure autoctone e infine, attraverso le attività di sensibilizzazione, 20.000 consumatori nelle aree urbane potranno fare scelte nutrizionali più informate.

 

TANZANIA – L’Italia consegna attrezzature informatiche per supportare il sistema statistico del Paese

Dadoma, 1.02.2023. Sono state consegnate oggi, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia in Tanzania S.E. Marco Lombardi, le attrezzature informatiche previste nell'ambito dell'iniziativa "Miglioramento del Sistema Statistico Nazionale e sostegno alla realizzazione del Registro della Popolazione" finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) in Tanzania. Questa iniziativa, gestita dalla Sede regionale di Aics Nairobi - competente per la Tanzania - ha come obiettivo quello di contribuire al rafforzamento del sistema statistico nazionale Tanzano e del registro della popolazione in due regioni del Paese, contribuendo a costruire la base informativa necessaria a governare i processi di sviluppo socioeconomico, a consolidare le istituzioni democratiche e ad agevolare la formulazione, il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo. In particolare, l'acquisto di attrezzature, beni e servizi gestito direttamente da Aics Nairobi tramite l'ufficio di coordinamento di Aics Nairobi a Dar el Salaam, è finalizzato all'ampliamento di servizi per il registro della popolazione, formazione del personale degli uffici distrettuali delle due regioni selezionate, sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della registrazione delle statistiche vitali.

L'evento è stato ripreso anche da Giornale Diplomatico. L'articolo è disponibile qui.

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