Prende il via il programma regionale finanziato da AICS per creare una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda

Nairobi, 29/06/2023. Si è concluso ieri presso il Ruaraka Uhai Neema Hospital il primo incontro di lancio dell’iniziativa “Creazione di una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda”, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Il programma mira a migliorare la salute materno-infantile complessiva in Kenya, Tanzania e Uganda, supportando i sistemi sanitari locali nel raggiungimento di una Copertura Sanitaria Universale.

L’obiettivo del programma, realizzato con il supporto tecnico del Centro di Salute Globale della Regione Toscana, è quello di mettere in rete 33 strutture sanitarie nei tre Paesi, le quali non solo beneficeranno della donazione di attrezzature mediche moderne, di attività di formazione del personale e di interventi infrastrutturali, ma potranno avvalersi della condivisione di informazioni, buone pratiche ed expertise a livello regionale. Nell'ambito del programma verrà anche istituito un servizio di ecografia mobile nei tre paesi, come esperienza pilota, con l'obiettivo di consentire l'accesso a questo screening alle donne in gravidanza, nelle zone rurali. Questo consentirà ai tre paesi di allinearsi progressivamente agli standard raccomandati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la gestione della gravidanza e l'avvicinamento al parto. Oltre a ciò, come parte delle attività a carattere regionale, si lavorerà all'introduzione di un sistema di raccolta e interpretazione dei dati delle strutture sanitarie coinvolte, nell'area della salute materno-infantile, in modo da valutare le performance e verificare l'impatto delle attività realizzate.

Durante i tre giorni di lavori, che sono stati aperti da Giovanni Grandi, Titolare di Sede dell’Ufficio Regionale di AICS Nairobi e dalla Vice Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia in Kenya Lorenza Gambacorta, i partecipanti hanno discusso degli obiettivi generali e delle finalità del Programma, oltre a scendere nei dettagli delle modalità di implementazione, delle tempistiche e delle risorse da utilizzare. Una particolare enfasi è stata riservata alle questioni relative al coordinamento per la creazione della rete regionale, alle strutture di governance del programma e alle attività condivise dai tre paesi. Tra i partecipanti all’evento, i rappresentanti dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Kenya, Tanzania e Uganda, rappresentanti dei Ministeri della Salute di Kenya, Uganda e Tanzania (continentale e Zanzibar), rappresentanti delle OSC implementatrici e dei loro partner, oltre allo staff del Centro di Salute Globale di Firenze.

 

Giovanni Grandi, Titolare di Sede della Sede Regionale di Nairobi dell’AICS, nel suo discorso di apertura ha sottolineato: “Crediamo che il raggiungimento di un cambiamento sostenibile richieda la collaborazione tra i governi, le organizzazioni della società civile, gli operatori sanitari e le comunità locali. Fin dall'inizio, questo programma è stato progettato a stretto contatto con le autorità locali per rafforzare le infrastrutture sanitarie, garantendo che le cliniche e gli ospedali siano dotati delle strutture necessarie e di personale qualificato per fornire cure materne di qualità”.

Foto di gruppo al termine dei lavori del kick off meeting dell'iniziativa "Creazione di una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda".

 

Kenya, l’Italia in prima linea nel settore ambientale: al via l’iniziativa ‘Waste Wise’ con UN HABITAT e Governo keniano

Nairobi, 07 giugno 2023 – A margine dei lavori della Seconda assemblea di UN Habitat attualmente in corso al Polo ONU di Nairobi, l'Ambasciatore d'Italia in Kenya e Rappresentante permanente presso l’UNEP e UN Habitat, Roberto Natali, e il Direttore della Divisione Soluzioni globali di UN Habitat, Rafael Tuts, hanno firmato questa mattina l'Intesa per dare il via al progetto “Waste Wise Korogocho Chapter”. L'iniziativa, della durata di due anni, è finanziata dalla Cooperazione italiana e realizzata da UN Habitat.
L'evento ha visto la presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica italiano, Sen. Claudio Barbaro, del Segretario all’Edilizia abitativa del Ministero del Territorio, Lavori pubblici, Edilizia abitativa e Sviluppo urbano del Kenya, Said Athman, e di Giovanni Grandi, Titolare di Sede dell'Ufficio Regionale dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Nairobi.

Il progetto mira ad avviare un sistema sostenibile di gestione dei rifiuti in modo da migliorare le condizioni sociali, sanitarie ed economiche degli abitanti di Korogocho, uno degli insediamenti informali più vasti della capitale keniana. La stessa area ha beneficiato negli anni scorsi di interventi di riqualificazione da parte della Cooperazione italiana nell’ambito del Programma italo-keniano di conversione del debito, quest’ultimo del valore totale di circa 46 milioni di euro.

Come ha dichiarato l'Ambasciatore Natali, “L’iniziativa rappresenta un ulteriore esempio del partenariato con UN-Habitat e con le autorità keniane, volto a una maggiore sostenibilità delle zone urbane in una prospettiva ambientale. Grazie al finanziamento del progetto Waste Wise-Korogocho, si registrerà un ulteriore impatto positivo in un quartiere in cui l’impegno dell'Italia è stato continuo, cambiando nel concreto la vita di quanti vivono purtroppo ancora oggi in condizioni precarie”. Alle parole dell’Ambasciatore ha fatto eco quanto espresso anche dal Sottosegretario Barbaro, riguardo tale esempio di cooperazione “perfettamente in linea con i temi che stiamo affrontando in questa sessione dell’Assemblea” di UN Habitat, che andrà “ad incidere positivamente sulla salute delle persone e su un ampliamento delle loro possibilità di lavoro”.

Il Dott. Grandi ha dichiarato: “Questa iniziativa introdurrà un approccio pilota nella gestione dei rifiuti solidi a Nairobi, che ci auguriamo possa essere replicato altrove. L’obiettivo a lungo termine è quello di lavorare con il settore privato, formale e informale, per costruire una filiera dei rifiuti sostenibili a Korogocho e in Kenya”.

Il Segretario Athman e il Direttore Tuts hanno entrambi espresso un sentito ringraziamento all’Italia per il supporto, affermando, il primo, che “l’intervento è perfettamente in linea con le priorità del Governo keniano” e, il secondo, che questo “rappresenta una potente testimonianza della visione, dei valori e degli obiettivi condivisi che ci uniscono e rileva il nostro impegno verso uno sviluppo sostenibile in Kenya, promuovendo la Nuova Agenda Urbana e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”.

Foto della cerimonia di firma dell'accordo tenutasi presso il polo delle Nazioni Unite a Nairobi

 

 

 

No One Left Behind: Cerimonia di chiusura dell’iniziativa a favore delle persone disabili in Tanzania

Iringa (Tanzania), 8 giugno 2023 – Si è tenuta questa mattina, alla presenza di John Chekwaze – Assistente Esecutivo per l'istruzione inclusiva presso il TAMISEMI (Ministero per l’amministrazione regionale ed il governo locale parte dell'Ufficio del Presidente) e del rappresentante AICS d’istanza in Tanzania, Dott. Paolo Razzini, la cerimonia di chiusura del progetto “No one left behind: diritti e accessibilità ai servizi scolastici e riabilitativi dei minori con disabilità nel distretto di Iringa, in Tanzania” (AID 11901). L’iniziativa promossa, finanziata dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), è stata realizzata da IBO Italia, in partenariato con una pluralità di attori del settore pubblico italiano e tanzaniano, tra cui enti localizzate nel Distretto di Iringa, zona d’intervento del progetto.

La progettualità dell’intervento si è sviluppata lungo tre assi principali: la formazione delle risorse umane locali delle scuole e dei centri diurni di Iringa, la ristrutturazione delle strutture scolastiche presenti nell’area al fine di accrescere gli standard qualitativi e di accessibilità per le persone con disabilità ed infine, la sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali per promuovere una cultura inclusiva e abbattere le barriere culturali.

Tra i risultati raggiunti, si annoverano quindi la costruzione di circa 42 rampe in cemento in 10 plessi scolastici, per rendere accessibili le strutture anche a persone con difficoltà motorie, la costruzione di un dormitorio capace di ospitare circa 80 persone presso la Kipera Primary School, la costruzione di bagni per disabili presso le scuole di Isimani e Kibaoni ed attività di sensibilizzazione che hanno raggiunto un totale di circa 7.700 persone.

Il dott. Paolo Razzini, rappresentante dell’ufficio di coordinamento di AICS d’istanza a Dar El Salaam presente all’evento, ha osservato come l’iniziativa abbia avuto un impatto concreto sul territorio grazie a all’approccio partecipativo utilizzato, che ha permesso di sensibilizzare studenti, funzionari pubblici, genitori e membri della comunità locale della Regione di Iringa. Durante il suo intervento, è stata rimarcata l’importanza dell’allineamento tra le priorità dell’AICS e quelle dei piani strategici di sviluppo del governo Tanzaniano: “Consentitemi inoltre di cogliere l'occasione per sottolineare che le attività sopra menzionate – tra cui la formazione del personale sanitario e scolastico ed il miglioramento dell'istruzione inclusiva – sono in linea con la Strategia nazionale per l'istruzione inclusiva (2018-2021) della Tanzania, a dimostrazione del pieno allineamento delle attività con i piani di sviluppo nazionale del Paese”.

Grande soddisfazione è stata anche espressa dal rappresentante di TAMISEMI, che ha ringraziato l’AICS per il supporto fornito ed ha rimarcato l’allineamento tra le priorità dell’AICS e del Governo tanzaniano in materia di supporto alle persone diversamente abili “Oggi ci incontriamo per festeggiare, e soprattutto per dare valore a quello che è stato fatto in questi tre anni dal progetto No One Left Behind, che si allinea in maniera chiara alle priorità di sviluppo del Governo.”

Il settore della disabilità rimane un settore di interesse importante per l’AICS in Tanzania. Difatti, attraverso il nuovo progetto WE CARE (AID 012590/09/6) recentemente finanziato attraverso il bando promossi dell’AICS, diverse scuole beneficeranno di ulteriori interventi di supporto agli studenti con disabilità a conferma del fatto che l’Agenzia ritiene importante continuare il suo impegno sulla tematica della disabilità nel Paese.

 

Alcune foto dell'evento conclusivo dell'iniziativa No One Left Behind. Credits: IBO

 

 

 

 

 

L’Italia rafforza il suo impegno nella lotta alla violenza di genere in Kenya con UN WOMEN

Nairobi, 31 maggio 2023 – L'Ambasciatore d'Italia in Kenya, Roberto Natali, e il Direttore Regionale di UN Women per l'Africa Orientale e Meridionale, Dr. Maxime Houinato, hanno firmato questa mattina l'Accordo per dare il via al progetto “Let it not Happen Again: Safeguarding the Rights of GBV Survivors through Access to Justice” – Non lasciare che accada più: Salvaguardare i diritti delle donne sopravvissute a violenze di genere attraverso l’accesso alla giustizia). L'iniziativa, dalla durata triennale e dal valore di 1,8 milioni di euro (circa 268 milioni di KES) è finanziata dalla Cooperazione italiana e realizzata da UN WOMEN in collaborazione con l'OHCHR. L'evento ha visto la presenza della Dott.ssa Veronica Nduva, Segretario Principale del Dipartimento di Stato per il Genere e l'Affermative Action del Governo del Kenya, del Dott. Giovanni Grandi, Titolare di Sede dell'Ufficio Regionale dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) a Nairobi, del Dott. Anthony Ngororano, UN Resident Coordinator ad interim, della Dott.ssa Anna Mutavati, Rappresentante Paese per il Kenya di UN WOMEN, e di rappresentanti dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), del Servizio di Polizia Nazionale e della società civile.
L'iniziativa, che sarà realizzata nelle contee di Nairobi, Kisumu, Kilifi, Isiolo, Bungoma e Vihiga, sosterrà l'attuazione di riforme politiche e il rafforzamento delle istituzioni e si concentrerà sull'emancipazione delle donne, il riconoscimento del ruolo e dei diritti delle donne nella società e l'accesso alla giustizia per le vittime di violenza.
Come ha affermato l'Ambasciatore Natali, “L'Italia crede fermamente che la parità di genere e l'emancipazione delle donne siano essenziali per sradicare la povertà e costruire una società basata sullo sviluppo sostenibile, sulla giustizia sociale e sui diritti umani. Il messaggio che vogliamo lanciare anche oggi è: Che non accada più!”
Giovanni Grandi, Titolare dell'Ufficio Regionale Aics, ha dichiarato: “Questa nuova iniziativa segna una transizione nell'approccio della Cooperazione italiana in Kenya alla lotta alla violenza di genere, avendo una portata più ampia in termini di durata temporale, risorse finanziarie e numero di contee di intervento”.
Secondo il Dott. Houinato, “Uno dei principali risultati di questa partnership è stato che le elezioni in Kenya sono state in gran parte pacifiche con un numero considerevolmente inferiore di segnalazioni di casi di violenza di genere, rispetto alle elezioni del passato. Tuttavia, il nostro lavoro non è ancora finito. Dal momento che la violenza di genere persiste ancora in Kenya, dobbiamo basarci sulle lezioni apprese per sostenere una programmazione completa di prevenzione e risposta, che affronti i fattori sociali e strutturali che guidano la violenza di genere”.

 

 

 

 

Pesca artigianale e blue economy in Kenya: Aics consegna imbarcazioni equipaggiate a cinque contee costiere

Mombasa, 17 maggio 2023L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) ha proceduto oggi alla consegna ufficiale di 26 imbarcazioni, acquisite attraverso il Programma ‘Go Blue’ finanziato dall’Unione Europea, ai governatori delle Contee di Mombasa, Kilifi e Lamu, che si sono impegnati a trasferirle ai pescatori cinque cooperative (‘Beach Management Unit’) distribuite sulle contee che si affacciano sull’Oceano Indiano in Kenya. Alla cerimonia, cui ha presenziato il Direttore della Sede di Nairobi dell’Aics, Giovanni Grandi, hanno partecipato il Vicepresidente del Kenya, Rigathi Gachagua e la Rappresentante dell’Unione Europea in Kenya, Henriette Geiger, a capo di una Delegazione di dieci Ambasciatori di altrettanti stati membri dell’UE, assieme al Segretario di Gabinetto per le Miniere, l'Economia Blu e gli Affari Marittimi del Kenya, Salim Mvurya, oltre ai tre Governatori delle contee partner.

In Kenya, la scarsità di imbarcazioni e attrezzature per la pesca a disposizione delle organizzazioni comunitarie che gestiscono la pesca a livello locale, le Beach Management Unit, costringe i pescatori a rivolgersi a intermediari per il noleggio di barche, spesso con costi elevati. Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, la cooperazione italiana attraverso Go Blue sta intervenendo nelle fasi più deboli della filiera della pesca artigianale: è prevista una serie di interventi, tra cui opere infrastrutturali, formazioni a favore dei pescatori, introduzione di un sistema di etichettatura che certifichi la qualità del pesce sul mercato.

‘La consegna delle imbarcazioni rappresenta una pietra miliare per la componente italiana di Go Blue’, ha affermato Giovanni Grandi, titolare della Sede Aics di Nairobi. ‘Crediamo che questo possa aumentare le attività e gli introiti delle cooperative partner. Stiamo inoltre lavorando insieme al nostro partner tecnico CIHEAM Bari alla progettazione di uno schema di gestione delle barche simile ad un fondo rotativo, che permetterà che le imbarcazioni fornite generino capitale e consentirà ai pescatori di acquisire ulteriori barche. Ènostra responsabilità condivisa fare in modo che le risorse dell’economia blu siano utilizzate nella maniera più sostenibile’, ha concluso.

‘Go Blue ha messo le comunità costiere e le loro esigenze al centro dei nostri interventi, con le sue tre diverse componenti interconnesse, tutte rivolte al raggiungimento di una crescita economica sostenuta, proteggendo l’ambiente e adattandosi alle sfide collegate all’urbanizzazione’, ha dichiarato la Rappresentante dell’Unione Europea in Kenya, Henriette Geiger. ‘L’Unione Europea sta dando una rilevanza centrale per lo sviluppo della blue economy, e siamo presente per fornire il
nostro supporto’.

A conclusione dell’evento, il Vicepresidente del Kenya Rigathi Gachagua ha voluto ringraziare l’Unione Europea ‘per il grande supporto che sta dando al nostro Paese e al nostro popolo. Non lo prendiamo per scontato e ne siamo molto riconoscenti’.

 

Uganda, aperto un nuovo plesso oculistico chirurgico finanziato dall’Aics

È stato inaugurato oggi a Kitgum, nel nord dell’Uganda, il nuovo plesso oculistico chirurgico dell’Ospedale St. Joseph, costruito grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics).

Il reparto ha l’obiettivo di migliorare l’accesso e la qualità dei servizi oftalmici per 10.200 persone ogni anno, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili come persone con disabilità, donne e bambini, che vivono anche nelle comunità più remote.

Il nuovo plesso vede la luce dopo tre anni di lavori grazie a un ampio progetto di cooperazione internazionale, di cui è capofila Cbm Italia – organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura delle disabilità visive nei Paesi del Sud del mondo – in accordo con il ministero della Salute ugandese, in collaborazione con la Osc Medici con l’Africa Cuamm e i governi distrettuali di Kitgum, Arua e Terego.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del direttore di Cbm Italia Massimo Maggio, di monsignor John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu, della ministra della Salute ugandese Jane Ruth Aceng, della direttrice medica del S. Joseph Hospital Pamela Atim e di Jackie Kwesiga, country director di Cbm per l’Uganda.

In Uganda sono 3 milioni le persone con problemi di vista, ma al momento in tutto il Paese è presente un oftalmologo ogni milione di persone. Patologie come cataratta, errori refrattivi, tracoma, traumi e glaucoma portano alla cecità poiché non vengono curate a causa della mancanza di mezzi e servizi oftalmici adeguati, soprattutto nelle zone più remote. Il 75% dei casi di cecità sono tuttavia evitabili e curabili secondo l’International Agency for the Prevention of Blindness (Iapb).

Il nuovo plesso prevede una nuova sala operatoria che rende il centro oculistico capace di erogare cure diagnostiche, trattamenti specialistici e chirurgie. A questo si aggiunge il rinnovamento della sala per la degenza dei pazienti.

Lo stesso progetto ha permesso inoltre la ristrutturazione e l’equipaggiamento di altri quattro centri sanitari, oltre all’organizzazione di cliniche oculistiche chirurgiche e non chirurgiche mobili nelle comunità lontane e nei campi profughi.

TANZANIA: Lancio dell’iniziativa “Diverse Food System: Miglioramento della nutrizione col supporto ad un sistema alimentare diversificato e sostenibile”

Dodoma, 03/03/2023. Venerdì 3 marzo si è tenuto a Dodoma l’evento di lancio del progetto “Diverse Food System: Miglioramento della nutrizione col supporto ad un sistema alimentare diversificato e sostenibile”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e implementato da LVIA – Associazione Volontari Internazionali Laici. Partners del progetto sono il CUAMM – Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari, l’associazione locale Mtandao wa Vikundi vya Wakulima Tanzania – MVIWATA e il College of Agriculture della Sokoine University of Agriculture.

L’iniziativa, che ha una durata prevista di 3 anni, ha come obiettivo il miglioramento dell’efficacia e inclusività del sistema di sicurezza alimentare e nutrizionale delle comunità residenti nella regione di Dodoma, con un particolare focus sulle categorie più vulnerabili della popolazione come minori, donne in gravidanza etc. Nella Regione di Dodoma infatti, sono presenti numerosi casi di malnutrizione cronica (37.2%) e acuta (0,4%) e l’ineguaglianza in termini di sicurezza alimentare grava particolarmente sulle donne e sui bambini.

Hanno partecipato all’evento, Paolo Razzini, responsabile dell’ufficio di coordinamento di Aics Nairobi in Tanzania, assieme a rappresentanti governativi dei distretti di Kongwa, Chawmino e Bahi e rappresentanti delle organizzazioni partner.

Nel corso del suo intervento, Razzini ha sottolineato come migliorare la nutrizione e aumentare la sicurezza alimentare sia un settore prioritario dell'Aics. Questa priorità si allinea a diversi piani di sviluppo strategico e linee guida della Repubblica Unita della Tanzania, come ad esempio il National Multisettorial Nutrition Action Plan 2021/22-2025/26, la Tanzania Horticultural Development Strategy (2012-2021), il National Agricultural Plan (2022-2030) e le National Guidelines of Integrated Management of Acute Malnutrition.

I beneficiari diretti dell'iniziativa saranno circa 114.000 persone, prevalentemente nelle aree rurali (circa l'85%), così suddivise: circa 21.800 bambini sotto i 5 anni saranno sottoposti a screening per malnutrizione, circa 22.400  donne e madri di bambini sotto i 5 anni verranno sensibilizzate sulle buone pratiche igienico-nutrizionali e sulla parità di genere, circa 42.000 agricoltori (di cui oltre 25.200 giovani) verranno formati e aiutati per arrivare ad una maggiore diversificazione produttiva, 3.000 agricoltori saranno supportati con capacity building e accesso ai mercati per le verdure autoctone e infine, attraverso le attività di sensibilizzazione, 20.000 consumatori nelle aree urbane potranno fare scelte nutrizionali più informate.

 

TANZANIA – L’Italia consegna attrezzature informatiche per supportare il sistema statistico del Paese

Dadoma, 1.02.2023. Sono state consegnate oggi, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia in Tanzania S.E. Marco Lombardi, le attrezzature informatiche previste nell'ambito dell'iniziativa "Miglioramento del Sistema Statistico Nazionale e sostegno alla realizzazione del Registro della Popolazione" finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) in Tanzania. Questa iniziativa, gestita dalla Sede regionale di Aics Nairobi - competente per la Tanzania - ha come obiettivo quello di contribuire al rafforzamento del sistema statistico nazionale Tanzano e del registro della popolazione in due regioni del Paese, contribuendo a costruire la base informativa necessaria a governare i processi di sviluppo socioeconomico, a consolidare le istituzioni democratiche e ad agevolare la formulazione, il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo. In particolare, l'acquisto di attrezzature, beni e servizi gestito direttamente da Aics Nairobi tramite l'ufficio di coordinamento di Aics Nairobi a Dar el Salaam, è finalizzato all'ampliamento di servizi per il registro della popolazione, formazione del personale degli uffici distrettuali delle due regioni selezionate, sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della registrazione delle statistiche vitali.

L'evento è stato ripreso anche da Giornale Diplomatico. L'articolo è disponibile qui.

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Meno violenza di genere e più giustizia per le donne: gli sforzi di Aics e UN WOMEN in Kenya

“Le elezioni di quest’anno, 2022, sono state le prime elezioni pacifiche a Bungoma dal 1963” ci racconta Rosemary Cheptai, signora di una certa età con gli occhi vispi e le mani rugose. L’area di Bungoma e, in particolare, quella del Monte Elgon da cui viene Rosemary  - al confine con l’Uganda – è considerata un’area particolarmente vulnerabile durante i periodi elettorali a causa dei numerosi episodi di violenza. Rosemary ci racconta la sua storia: “Durante i periodi elettorali sono stata vittima di violenze. I miei vicini hanno anche perso figli e figlie. Ora sono un facilitatore di pace: conduco dialoghi con la mia comunità e i vicini. Siamo stanchi di perdere i nostri figli. Siamo stanchi di essere violati. Dobbiamo ricordare alla nostra gente cosa abbiamo passato, in modo da non tornare indietro".

Nonostante i timori fossero tanti, le elezioni generali dell’agosto 2022 in Kenya si sono svolte in maniera pacifica e ciò rappresenta una grande vittoria per il Kenya e per le popolazioni di queste aree. È una grande vittoria anche per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) che supporta dal 2019 attività di prevenzione e risposta alle violenze di genere nei periodi elettorali con l’iniziativa “Let It Not Happen Again”. Il finanziamento di circa un milione di dollari a favore di UN Women e dell’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani (OHCHR), ha assicurato da un lato attività di rafforzamento delle capacità delle istituzioni pubbliche (in particolare personale della polizia, della magistratura, del personale sanitario), e dall'altro l'empowerment di organizzazioni della società civile e delle associazioni di difensori dei diritti nei loro sforzi di advocacy.

Attraverso questa iniziativa sono stati organizzati numerosi training volti a rafforzare i meccanismi esistenti di coordinamento per assicurare piani di early warning e response in casi di violenza.

“Ti ricordi durante il primo incontro?” dice scherzosamente Betty Okero, rappresentante dell’OSC Network, al comandante Njeru della stazione di polizia di Bumula, contea di Bungoma. “Ci urlavamo dietro e non riuscivamo a capirci”. I training hanno invece contribuito a sviluppare dei rapporti personali tra i diversi attori convolti, superando così le diffidenze e i preconcetti. Tutto questo ha contribuito a creare un clima di collaborazione e di supporto tra le diverse parti della società.

Anche grazie al supporto italiano, per la prima volta nella storia del Kenya quest’anno il Procuratore della Repubblica ha chiesto che le condanne a carico di 12 ufficiali di polizia accusati di stupro, omicidio e tortura per reati commessi durante le elezioni del 2017 fossero trattate come crimini contro l'umanità. Si tratta del primo procedimento penale per violenza sessuale correlata alle elezioni. Il Procuratore della Repubblica ha inoltre ordinato che le indagini fossero intraprese dall'Autorità indipendente di supervisione della polizia, con la partecipazione della Commissione nazionale del Kenya sui diritti umani, le organizzazioni della società civile e i sopravvissuti. Tra gli altri risultati raggiunti nelle prime due fasi di progetto, ricordiamo l'istituzione della prima Direzione per il Genere presso il Servizio Nazionale di Polizia e il miglioramento dell'accesso della popolazione target ai servizi essenziali, con 930 sopravvissuti a casi di SGBV che hanno ottenuto l’accesso a servizi medico-legali dedicati.

Nonostante gli ottimi risultati, il lavoro da fare per eliminare violenze e abusi è ancora lungo ed è fondamentale continuare a battersi affinché non vengano più violati i diritti umani e affinché tutti i cittadini abbiano equo accesso alla giustizia.

Rosemary Cheptai, madre di sei figli, presidente del comitato distrettuale per la pace a Mt Elgon. Photo UN Women/Tabitha Icuga

 

Caporale Catherine Nekesa, agente di polizia che si occupa di violenze di genere alla stazione di polizia di Mbale (Contea di Vihiga) Photo © UN Women - Tabitha Icuga

 

Gruppo di difensori dei diritti umani, Contea di Vihiga. Photo © UN Women - Tabitha Icuga