Archivio autore: Alberto Favero
Meno violenza di genere e più giustizia per le donne: gli sforzi di Aics e UN WOMEN in Kenya
“Le elezioni di quest’anno, 2022, sono state le prime elezioni pacifiche a Bungoma dal 1963” ci racconta Rosemary Cheptai, signora di una certa età con gli occhi vispi e le mani rugose. L’area di Bungoma e, in particolare, quella del Monte Elgon da cui viene Rosemary - al confine con l’Uganda – è considerata un’area particolarmente vulnerabile durante i periodi elettorali a causa dei numerosi episodi di violenza. Rosemary ci racconta la sua storia: “Durante i periodi elettorali sono stata vittima di violenze. I miei vicini hanno anche perso figli e figlie. Ora sono un facilitatore di pace: conduco dialoghi con la mia comunità e i vicini. Siamo stanchi di perdere i nostri figli. Siamo stanchi di essere violati. Dobbiamo ricordare alla nostra gente cosa abbiamo passato, in modo da non tornare indietro".
Nonostante i timori fossero tanti, le elezioni generali dell’agosto 2022 in Kenya si sono svolte in maniera pacifica e ciò rappresenta una grande vittoria per il Kenya e per le popolazioni di queste aree. È una grande vittoria anche per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) che supporta dal 2019 attività di prevenzione e risposta alle violenze di genere nei periodi elettorali con l’iniziativa “Let It Not Happen Again”. Il finanziamento di circa un milione di dollari a favore di UN Women e dell’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani (OHCHR), ha assicurato da un lato attività di rafforzamento delle capacità delle istituzioni pubbliche (in particolare personale della polizia, della magistratura, del personale sanitario), e dall'altro l'empowerment di organizzazioni della società civile e delle associazioni di difensori dei diritti nei loro sforzi di advocacy.
Attraverso questa iniziativa sono stati organizzati numerosi training volti a rafforzare i meccanismi esistenti di coordinamento per assicurare piani di early warning e response in casi di violenza.
“Ti ricordi durante il primo incontro?” dice scherzosamente Betty Okero, rappresentante dell’OSC Network, al comandante Njeru della stazione di polizia di Bumula, contea di Bungoma. “Ci urlavamo dietro e non riuscivamo a capirci”. I training hanno invece contribuito a sviluppare dei rapporti personali tra i diversi attori convolti, superando così le diffidenze e i preconcetti. Tutto questo ha contribuito a creare un clima di collaborazione e di supporto tra le diverse parti della società.
Anche grazie al supporto italiano, per la prima volta nella storia del Kenya quest’anno il Procuratore della Repubblica ha chiesto che le condanne a carico di 12 ufficiali di polizia accusati di stupro, omicidio e tortura per reati commessi durante le elezioni del 2017 fossero trattate come crimini contro l'umanità. Si tratta del primo procedimento penale per violenza sessuale correlata alle elezioni. Il Procuratore della Repubblica ha inoltre ordinato che le indagini fossero intraprese dall'Autorità indipendente di supervisione della polizia, con la partecipazione della Commissione nazionale del Kenya sui diritti umani, le organizzazioni della società civile e i sopravvissuti. Tra gli altri risultati raggiunti nelle prime due fasi di progetto, ricordiamo l'istituzione della prima Direzione per il Genere presso il Servizio Nazionale di Polizia e il miglioramento dell'accesso della popolazione target ai servizi essenziali, con 930 sopravvissuti a casi di SGBV che hanno ottenuto l’accesso a servizi medico-legali dedicati.
Nonostante gli ottimi risultati, il lavoro da fare per eliminare violenze e abusi è ancora lungo ed è fondamentale continuare a battersi affinché non vengano più violati i diritti umani e affinché tutti i cittadini abbiano equo accesso alla giustizia.
Rosemary Cheptai, madre di sei figli, presidente del comitato distrettuale per la pace a Mt Elgon. Photo UN Women/Tabitha Icuga
Caporale Catherine Nekesa, agente di polizia che si occupa di violenze di genere alla stazione di polizia di Mbale (Contea di Vihiga) Photo © UN Women - Tabitha Icuga
Gruppo di difensori dei diritti umani, Contea di Vihiga. Photo © UN Women - Tabitha Icuga
Kenya: ripristino ambientale e agricoltura sostenibile al centro dell’iniziativa lanciata dall’Aics nelle aree colpite dalla siccità
Sigor, 30 Novembre 2022 – Questa mattina l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e la Contea di West Pokot hanno dato ufficialmente il via all’iniziativa ‘Ripristino ambientale nel bacino fluviale del fiume Wei Wei nella torre d’acqua di Cherangani’. La cerimonia di lancio si è svolta nel villaggio di Tamkal alla presenza di Giovanni Grandi, Titolare della Sede Aics di Nairobi, e Robert Komolle, Vice Governatore della Contea di West Pokot.
Le aree aride e semi aride del Kenya sono profondamente colpite dalla siccità e dagli effetti del cambiamento climatico. La Cooperazione Italiana in collaborazione con le autorità nazionali e l’Autorità di Sviluppo della Kerio Valley (KVDA) è storicamente impegnata in programmi volti a promuovere l’agricoltura sostenibile e l’irrigazione nell’area semi arida di Sigor: tra il 1986 e il 2019, circa 700 ettari di perimetri irrigui sono stati realizzati attraverso tre diverse iniziative di cooperazione, sia a credito che a dono.
Con un finanziamento di 1 milione di Euro, questa nuova iniziativa intende intervenire per il ripristino ambientale delle aree più degradate che si estendono tra il Monte Korellach e il fiume WeiWei attraverso l’introduzione di tecniche di conservazione dei terreni e delle acque, incluse pratiche agricole rigenerative. L’iniziativa è realizzata attraverso ARS Progetti, società di consulenza italiana specializzata nel settore dell’agricoltura, con il supporto del Governo della Contea di West Pokot. Le attività previste includono l’introduzione di strutture di controllo dell’erosione dei suoli, la riabilitazione di calanchi (solchi di erosione), l’introduzione di terrazzamenti e pratiche per la riforestazione. A queste si accompagnano il supporto alle comunità rurali residenti nell’area tramite la promozione di attività generatrici di reddito e il miglioramento dell’accesso all’acqua potabile.
Come ha affermato Giovanni Grandi, Titolare dell’Aics di Nairobi, “questa iniziativa rappresenta un passo avanti nella cooperazione tra Italia e Kenya verso la sostenibilità e la resilienza contro il cambiamento climatico. Con oltre 30 anni di esperienza e iniziative nel settore del ripristino ambientale a West Pokot, siamo sicuri che questo contributo migliorerà la situazione socio-economica nella Contea’’.
Da parte sua Robert Komolle, Vice Governatore della Contea di West Pokot, ha accolto con entusiasmo la nuova iniziativa, ricordando il rapporto di lunga data con l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e sottolineando che “il Governo della Contea di West Pokot continuerà a sostenere gli sforzi di sviluppo della Torre d’Acqua di Cherangani, fondamentali per un futuro sicuro e migliore per le comunità residenti nei pressi del fiume Wei Wei”.

Il Titolare di Sede di AICS Nairobi Giovanni Grandi effettua una visita di campo alla presenza S.E. Robert Komolle, Deputy Governor of West Pokot County e Litole Lucky Jemutai West Pokot County Executive Committee Member for Water, Environment, Natural Resources And Climate Change © Martina Bolognesi

Il Titolare di Sede di AICS Nairobi Giovanni Grandi e S.E. Robert Komolle, Deputy Governor of West Pokot County durante l’evento di lancio dell’iniziativa “Ripristino ambientale nel bacino fluviale del fiume Wei Wei nella torre d’acqua di Cherangani” finanziata da AICS © Martina Bolognesi

Il Titolare di Sede di AICS Nairobi Giovanni Grandi e l’On. Litole Lucky Jemutai, West Pokot County Executive Committee Member for Water, Environment, Natural Resources And Climate Change con alcuni membri della comunità di Sigor. © Martina Bolognesi

Uno dei calanchi causati dall’erosione dell’acqua a Sigor, West Pokot. © Martina Bolognesi
Kenya: sviluppo di impresa e creazione di impiego al centro dell’accordo firmato dall’Italia con UNIDO
Nairobi, 29 luglio 2022 – Questa mattina l’Ambasciatore d’Italia in Kenya, Alberto Pieri, e la Rappresentante dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) per il Kenya, Kawira Bucyana, hanno firmato un accordo di cooperazione che dà il via ad un’iniziativa per potenziare l’Acceleratore di Imprese E4Impact, basato a Nairobi. L’accordo è stato controfirmato dal Titolare della Sede di Nairobi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Giovanni Grandi.
Il Centro di Accelerazione e Incubazione delle imprese E4Impact rappresenta un centro di eccellenza nel Paese, ed è stato istituito nel 2018 grazie al sostegno della Cooperazione Italiana e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nonostante la recente creazione, il Centro è diventato nel giro di pochi anni un punto di riferimento nell’ecosistema imprenditoriale del Kenya, offrendo servizi di assistenza legale, finanziaria, di formazione e mentoring a più di 40 imprese e start-up locali. Oggi il Centro ha una doppia funzione di acceleratore e incubatore, sostenendo sia l'avvio che il potenziamento di piccole e medie imprese (PMI) locali selezionate anche in base al loro potenziale impatto sociale, economico e ambientale e con attenzione all'imprenditorialità femminile e giovanile.
Dalla sua creazione, l’Italia ha investito oltre 2,8 milioni di Euro per il potenziamento del Centro, a cui si aggiungono gli ulteriori 600.000 Euro di contributo italiano a UNIDO sanciti dall’accordo di cooperazione firmato questa mattina. L’agenzia onusiana avrà il compito di prestare assistenza tecnica per espandere l’offerta formativa del Centro, aumentandone l’autonomia e l’efficacia.
L’iniziativa rappresenta un progetto pilota nel campo del partenariato tra il mondo accademico, il settore privato e le istituzioni pubbliche (il cosiddetto approccio triple helix) per promuovere l'imprenditorialità e la creazione di posti di lavoro in Kenya.
‘’Attraverso questo investimento, l’Italia intende creare un ambiente favorevole per il rafforzamento del settore privato e per promuovere ricerca, innovazione, formazione, creazione di posti di lavoro e sviluppo tecnologico’’, ha detto l’Ambasciatore Pieri. ‘‘Piccole e medie imprese, in Kenya come in Italia, hanno un ruolo di particolare rilievo, arrivando a contribuire a circa l’80% del prodotto interno lordo e al 70% dell'occupazione totale. Il nostro sostegno all’imprenditoria giovane e dinamica che caratterizza il Paese vuole permettere ai giovani imprenditori e imprenditrici di esprimere al meglio le proprie potenzialità e trasformarsi in volano di sviluppo sostenibile’’.
‘’Il sostegno all’impiego, alla nascita e all’espansione di piccole imprese rappresenta un elemento qualificante per l’azione della Cooperazione italiana in Kenya’’, ha aggiunto Giovanni Grandi, Titolare della Sede AICS di Nairobi. ‘’In Kenya, AICS è impegnata con iniziative dedicate alla creazione di impresa di impiego, ma il sostegno al settore privato e la creazione di reddito è trasversale ai nostri interventi nel Paese. Si tratta di un elemento fondamentale e necessario per la crescita economica sostenibile, ma anche per l’affermazione di principi democratici e partecipativi.’’
‘’UNIDO è lieta di collaborare con E4impact per migliorare il contributo delle PMI alla crescita economica del Kenya”, ha affermato Kawira Bucyana di UNIDO.
“Questo progetto rappresenta un'opportunità per favorire la collaborazione tra partner dei settori pubblico e privato, potenziare l’impatto con un approccio sostenibile. Il progetto viene realizzato all'interno del nostro quadro programmatico quinquennale, il ‘Program for Country Partnership (PCP)’, firmato nel 2021 dal Presidente Uhuru Kenyatta. Il PCP è il modello innovativo di UNIDO per accelerare lo sviluppo industriale inclusivo e sostenibile negli Stati membri”.
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Brief background info
L’iniziativa ‘Miglioramento dei servizi di accelerazione delle imprese attraverso un approccio di partnership pubblico-privato’ del valore di 600.000 Euro ha una durata prevista di due anni ed è realizzata da UNIDO con fondi della Cooperazione Italiana. L’obiettivo è il consolidamento della presenza e dell’offerta formativa del Centro di Accelerazione di Imprese E4Impact grazie all’expertise di UNIDO.
Il fulcro dell'intervento si basa sull'identificazione dei settori con la potenzialità di creare posti di lavoro inclusivi e sostenibili e che siano in linea con le strategie e i piani nazionali di crescita economica. L’iniziativa interviene su due assi principali: i) Ampliamento delle partnership di E4Impact; ii) Realizzazione di programmi di formazione. Le piccole e medie imprese selezionate dal Centro verranno sostenute con attività di supporto tecnico e sviluppo delle competenze imprenditoriali e tecniche, con focus speciale su giovani e donne.
L’iniziativa è complementare al progetto ‘Incubatore d’Impresa e Innovazione Energetica in Kenya' realizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la Fondazione E4Impact e AVSI. Il progetto, attualmente in corso di realizzazione, ha il valore di 2,3 milioni di Euro per una durata di tre anni e ha l’obiettivo di consolidare il Centro di Accelerazione E4Impact, potenziandone le attività e migliorandone le infrastrutture.
Maggiori informazioni:
Ms. Martina Bolognesi
Communication Officer/Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Nairobi
Ms. Kawira Bucyana
Officer in Charge
UNIDO field office in Kenya
Kenya – Si conclude il Progetto “Be Free! Integration among community and health system for a youth population free from HIV and Stigma”, finanziato attraverso il Fondo Globale
29/7/2022, Nairobi. Il 29 luglio 2022 si è tenuto l’evento conclusivo di un progetto finanziato da AICS attraverso il fondo globale, dal titolo “Be Free! Integration among community and health system for a youth population free from HIV and Stigma”.
L’iniziativa, coordinata ed eseguita dall’organizzazione non governativa italiana No One Out in partnership con Medicus Mundi Italia, Women Fighting AIDS in Kenya (WOFAK), Girl Children Network (GCN) e Centro Nazionale per la Salute Globale (CNSG) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è stata ideata con l’obiettivo di ridurre le nuove infezioni da HIV, aumentare l’aderenza alla terapia, combattere lo stigma e la discriminazione tra adolescenti e giovani negli insediamenti informali di alcune sotto contee di Nairobi. La contea di Nairobi registra infatti il 65% delle nuove infezioni annuali del Kenya e con circa 160.000 persone che vivono con il virus, la maggior parte delle quali vivono nelle baraccopoli. Particolare attenzione è stata posta da No One Out nel rafforzare le competenze, le conoscenze e il coordinamento del personale locale nelle strutture di assistenza sanitaria di primo livello, proprio per fronteggiare la diffusione della malattia.
In rappresentanza della Sede AICS di Nairobi, la dott.ssa Miriam Bulbarelli ha voluto elogiare il positivo impatto avuto sui beneficiari grazie alla collaborazione e l’impegno dei partner locali, sottolineando come l'accesso alla salute per tutti sia una delle aree prioritarie per la regione e per il raggiungimento dell'SDG numero 3.
Durante l’evento, tenutosi presso la Baba Dogo Primary School, si sono tenuti numerosi interventi da parte dei partners del progetto, dell’ente coordinatore e dei beneficiari. Questi ultimi, in particolare, hanno messo in luce come il progetto abbia contribuito a migliorare le condizioni delle persone affette da HIV negli slums sia in termini di trattamento post-infezione sia riducendo la marginalizzazione all’interno delle comunità.
Tra i risultati raggiunti dal progetto, si trovano la formazione di operatori sanitari specializzati nel somministrare test per l’HIV e fornire servizi di counselling, più di 90,000 visite a domicilio, diverse attività di sensibilizzazione che hanno raggiunto più di 7,000 giovani e 1,672 giovani formati sull'avvio e la gestione di microimprese.