Hanno preso il via alla fine di giugno 2017 i lavori per la seconda fase di realizzazione di opere idriche in un largo comprensorio nella contea di Kitui, nel Kenya orientale, a valle dell’invaso artificiale di Kiambere. A inaugurare i lavori è stato il presidente keniota Uhuru Kenyatta, alla presenza del primo segretario dell’Ambasciata d’Italia in Kenya, Angela Loi, e della titolare della sede AICS di Nairobi, Teresa Savanella.
Nei prossimi mesi numerosi villaggi e piccoli centri rurali della zona vedranno l'apertura di cantieri per la costruzione di importanti opere, tra cui una rete idrica di circa 120 chilometri e, nella citta di Mwingi, una rete fognaria di circa 15 chilometri, con annesso impianto di gestione delle acque reflue.
Il sistema idrico comprende la costruzione di un’opera di presa nel lago di Kiambere, l’ampliamento di un impianto di potabilizzazione e l'estensione della rete di distribuzione ai centri abitati attraverso 36 water points che operano sul territorio come punti di accesso all'acqua per la popolazione.
A beneficiare delle nuove infrastrutture saranno circa 55 mila abitanti in una delle zone più aride del Paese, dove la cronica mancanza d’acqua diventa ancora più critica in condizioni di siccità come quelle attuali.
Le opere avviate in questa fase hanno un costo di 14,5 milioni di euro e rientrano in un progetto più ampio che punta alla razionalizzazione delle risorse idriche dei bacini dei laghi di Kirandich e Kiambere, per un importo complessivo di 33,4 milioni di euro. Il programma prevede anche una componente di capacity building per la formazione del personale tecnico degli enti gestori degli impianti ed è interamente finanziato con credito di aiuto del governo italiano.