Kenya – Disponibile sulla rivista Elle digitale il reportage di L. Salvinelli sulle iniziative di Aics a sostegno delle donne

Dopo la pubblicazione sulla versione cartacea, il reportage di Laura Salvinelli sulle iniziative di Aics a sostegno delle donne in Kenya è adesso disponibile sulla versione digitale!

Il reportage è un viaggio tra storie e voci di donne, alla scoperta delle iniziative dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) in Kenya per la tutela delle donne e la promozione dell’empowerment femminile: dal sostegno all’imprenditoria al supporto ai servizi sanitari per la salute materno e infantile; dal supporto alle coltivatrici impegnate nel lavoro agricolo e nelle filiere dell’economia blu alla prevenzione e al contrasto alla violenza di genere.

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Jacqueline Mutere ha fondato e presiede Grace Agenda, l’organizzazione femminile nata in Kenya per aiutare le vittime di stupro. Foto di L. Salvinelli

Zuleika Abdullahi Khamis fa parte di Grace Agenda. Foto di L. Salvinelli

Salome Lokim, imprenditrice agricola a Sigor, West Pokot. Foto di L. Salvinelli

Kenya – Firmati gli accordi per la realizzazione del programma integrato socio-sanitario da 6.4 milioni di euro a Malindi

Nairobi (Kenya), 26 gennaio 2022 – Italia e Kenya hanno firmato oggi, presso il National Treasury Building, gli accordi per il finanziamento e l'attuazione del “Programma integrato di sviluppo socio-sanitario di Malindi – Fase II” (MISHDP II). La cerimonia si è svolta alla presenza del Ministro del Tesoro amb. Ukur Yatani, dell'Ambasciatore d'Italia in Kenya Alberto Pieri, e del Titolare di sede dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Ufficio di Nairobi – dott. Fabio Melloni.

L'iniziativa segue la prima fase del programma integrato di sviluppo socio-sanitario finanziato dall'Italia attraverso di 2,6 milioni di euro, e attuato dal "Coastal Development Authority of Kenya" (CDA) tra il 2006 e il 2012. Questa prima fase ha visto la realizzazione di infrastrutture di base nel settore sanitario, educativo e costiero.

La seconda fase sarà finanziata attraverso un credito d'aiuto agevolato di 6,4 milioni di euro e per migliorare le condizioni di vita della popolazione nelle sub-contee di Malindi e Magarini. Questo attraverso una serie di interventi che contribuiranno allo sviluppo socio-economico dell'area con la costruzione di una strada asfaltata di 11,5 km, nella penisola di Ngomeni, contea di Kilifi, un ponte pedonale sul fiume Sabaki, un sistema di approvvigionamento idrico, strutture scolastiche e la fornitura e installazione di attrezzature per scuole e strutture sanitarie. L'attuazione sarà affidata al CDA, che si è già occupato con successo dell'attuazione della prima fase.

Grazie alla realizzazione di infrastrutture pubbliche, sanitari ed educative, questa iniziativa si allineerà al programma di sviluppo nazionale "Kenya Vision 2030" e avrà un impatto positivo sui cittadini e sulle aree della penisola di Ngomeni, delle sub-contee di Malindi e Magarini.

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Kenya – L’Italia e Unep insieme per rafforzare le comunità rurali grazie a energia pulita e sostenibile

Nakuru (Kenya), 02 dicembre 2021 – L'ufficio dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) in Kenya e l'Ufficio regionale per l'Africa del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep) hanno lanciato insieme il progetto “Transformation of Climate action through utilization of a hybridized Clean and Sustainable Energy as a driver to climate-smart agriculture and agribusiness value chain”. La cerimonia si è svolta alla presenza del Vice Governatore di Nakuru, Erik Korir; David Mutisya Direttore, Energie Rinnovabili del Ministero dell'Energia del Kenya;  Juliette Biao, direttrice regionale dell'Unep per l'Africa;  Jared Othieno della Autorità per lo sviluppo del geotermico in Kenya; e Francesco Palumbo, Program officer di AICS. Un videomessaggio dell'Ambasciatore d'Italia in Kenya Alberto Pieri ha dato il via alla presentazione del progetto.

Il permanere della pandemia di Covid-19  sta indebolendo i sistemi idrici, alimentari ed energetici attraverso la diminuzione del potere d'acquisto per i piccoli agricoltori, con coseguenti difficoltà nell'ottenere gli input necessari per la loro produzione. Pertanto, grazie a un sostegno di 300.000 euro del governo italiano attraverso Aics, Unep in stretta collaborazione con il governo della contea di Nakuru realizzerà un progetto pilota di 14 mesi per fornire accesso a fonti di energia sostenibili e alternative (solare e geotermica) per promuovere un'agricoltura più resiliente al clima e raggoungendo donne e giovani agricoltori che vivono nella sub-contea di Rongai a Nakuru.

Nel suo intervento l'Amb. Alberto Pieri ha evidenziato la priorità dell'Italia nel rafforzare la propria partnership con l'Africa, sottolineando in questo contesto come le iniziative della Cooperazione Italiana in Kenya siano finalizzate alla promozione delle energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile: “Il progetto che presentiamo oggi è quindi un'ulteriore prova del nostro impegno. Lottare per contrastare il cambiamento climatico, migliorando l'uso di energia pulita e sostenibile con un impatto positivo anche sull'agricoltura, un settore cruciale per il Kenya”.

“Le interconnessioni tra i sistemi di approvvigionamento idrico, energetico e alimentare sono una considerazione importante nella strategia di sviluppo sostenibile del Kenya”, ha affermato Juliette Biao, direttore regionale di Unep per l'Africa. “Prevediamo che i risultati di questo progetto rafforzeranno la disponibilità di approcci più sostenibili e opportunità migliori di reddito attraverso lo sviluppo di capacità e competenze, nonché la ricerca sia nel settore energetico sia in quello agricolo per i piccoli agricoltori di Rongai”, ha aggiunto.

Le energie pulite e rinnovabili sono elementi chiave per contrastare i cambiamenti climatici riducendo le emissioni di Co2 e saranno strumenti fondamentali per guidare uno sviluppo sostenibile e favorire una ripresa economica più rapida nel perdurare della pandemia di Covid-19. Questo intervento si allinea in particolare agli sforzi in corso del governo del Kenya per mitigare gli effetti socio-economici del cambiamento climatico, in linea con i suoi "Nationally Determined Contributions" sul clima.

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Acquacoltura ed empowerment: Aics in Kenya supporta le donne nella blue economy

KENYA - Durante il mese di luglio, il nostro Ufficio ha organizzato una missione nella contea di Kwale per incontrare il gruppo di donne impegnate nella coltivazione delle alghe che Aics supporterà con due diverse iniziative. Il gruppo è basato nel villaggio di Mkwiro ed è composto da un centinaio di donne: Mzungu, 39 anni, è una di queste.

Mkwiro è un piccolo villaggio di pescatori di circa 1.000 abitanti, situato nei pressi del confine con la Tanzania. La spiaggia di Mkwiro si affaccia sul Parco nazionale marino di Kisite-Mpunguti, dove non sono infrequenti gli avvistamenti di coccodrilli lungo i fiumi orlati di mangrovie e di delfini che saltano tra le onde. Nel villaggio, però, mancano acqua ed elettricità. I locali ci raccontano che si riforniscono da alcune cisterne di raccolta dell’acqua piovana localizzate in varie zone del villaggio, mentre i pannelli solari, di cui quasi ogni abitazione è provvista, sopperiscono alla mancanza di corrente elettrica.

Mzungu, la donna che ci ha accompagnato nella missione, a Mwkiro ci è nata e ci ha sempre vissuto. Sposata all’età di 16 anni, è la seconda moglie di un uomo con cui ha avuto sei figli. Ci dice con orgoglio che è la vice coordinatrice del gruppo di donne impegnate nella coltivazione delle alghe, un’attività iniziata nel 2009 su impulso del Governo. Da allora, Mzungu e le altre lavorano cinque giorni a settimana, con orari variabili che dipendono dalle maree capricciose dell’Oceano Indiano. La giornata lavorativa le impegna fino a sei ore, durante le quali le alghe “pronte” vengono raccolte o piantate lungo i filari subacquei. Le alghe raccolte vengono stipate in sacchi di plastica che le donne si caricano in testa e trasportano sino al villaggio, camminando quasi un’ora. Ogni sacco di alghe, intrise e gocciolanti di acqua marina, può arrivare a pesare fino a 50 kg, e il tragitto da percorrere con il sacco in equilibrio sulla testa è faticoso: oltre al peso da sopportare, le donne spesso camminano nell’acqua sotto il sole feroce dell’equatore, e devono prestare attenzione a dove mettono i piedi per non inciampare nei coralli aguzzi del fondale. Una volta raggiunto il villaggio, i sacchi vengono svuotati e le alghe adagiate su panni variopinti esposti alla luce del sole nei cortili delle abitazioni o per strada, per essere essiccate.

La coltivazione e vendita delle alghe in Kenya rappresenta una fonte di reddito fondamentale per le comunità della costa. Una volta essiccate, infatti, le alghe possono essere vendute ad aziende - perlopiù asiatiche - che le utilizzano in vari tipi di prodotti nelle industrie alimentari, farmaceutiche e cosmetiche; in alcuni villaggi della costa, vengono anche utilizzate come addensanti di prodotti alimentari, come le marmellate, o bollite e cucinate nelle zuppe. I guadagni ricavati permettono alle donne di contribuire al reddito famigliare ed avere un’influenza maggiore nelle decisioni che riguardano la gestione della vita domestica.

Mzungu ci dice che il gruppo di donne ha bisogno di sostegno per migliorare le condizioni in cui realizza la coltivazione, raccolta ed essiccazione delle alghe. Tra le sfide maggiori, ci segnala la difficoltà nel trasporto dalle aree di raccolta sino alla costa.

Aics è attiva nella zona di Mkwiro per migliorare le filiere produttive della pesca e delle alghe, settori della blue economy che hanno un grande potenziale per lo sviluppo economico dell’area costiera in Kenya. Nei mesi passati, sono stati realizzati diversi incontri con le donne di Mkwiro e con le comunità locali da parte di esperti dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (CIHEAM - Bari), partner di Aics in Kenya, e si sono definite le azioni prioritarie da avviare nei prossimi mesi. Gli interventi previsti includono l’acquisto di imbarcazioni per facilitare il trasporto delle alghe fino alla riva e la costruzione di una struttura per migliorarne l’essiccazione: al momento, infatti, le alghe essiccate all’aria aperta possono essere esposte alle piogge, rubate o volare via col vento. La nuova struttura permetterà un’essiccazione più protetta e più rapida, dal momento che i tempi vengono accorciati dai due giorni attualmente necessari a circa sei ore. Aics prevede inoltre di supportare l’installazione di serbatoi per la raccolta e depurazione dell’acqua piovana in zone strategiche del villaggio, per migliorare l’accesso all’acqua dell’intera comunità. A Mkwiro, Aics fornirà inoltre sostegno alla cooperativa di pescatori locale con attività di formazione, con la fornitura di equipaggiamenti per migliorare l’attività peschiera, e con lo sviluppo di un sistema di certificazione per garantire standard qualitativi definiti per il pesce pescato, in modo da permettere ai pescatori di migliorarne la commercializzazione.

“Siamo molto contente dell’aiuto che ci darete per aiutarci ad affrontare queste difficoltà”, confessa Mzungu trascinando un sacco ricolmo di alghe. “Questi interventi ci saranno molto utili”.

 


Aics in Kenya interviene a sostegno delle donne impegnate nelle piantagioni di alghe e dei pescatori a Mkwiro attraverso due distinte iniziative.

Con l’iniziativa “Share Blue”, avviata nel 2019 e realizzata da CIHEAM - Bari e in partenariato con le autorità locali, Aics interviene nelle contee costiere (Mombasa, Kilifi, Kwale, Tana River, Taita Taveta, Lamu) per sostenere lo sviluppo della Blue Economy, con attività di formazione a favore delle comunità e dei funzionari delle contee, individuando e promuovendo opportunità di sviluppo economico locali (“economic blueprints”).

L’iniziativa “Go Blue”, avviata nel 2021 e finanziata dall’Unione Europea, viene realizzata da Aics insieme alle agenzie di cooperazione di Germania, Portogallo, Francia, due agenzie delle Nazioni Unite (UN Habitat e UN Environment Programme - UNEP) ed in partenariato con il Segretariato JKP, il blocco economico delle contee costiere. La componente affidata ad Aics viene realizzata in partenariato con CIHEAM Bari e interviene nelle sei contee costiere. L'iniziativa si concentra sulla crescita economica, con il rafforzamento delle filiere delle pesca, della manioca e con assistenza tecnica fornita alla controparte locale.

Alcune donne di Mkwiro impegnate nella coltivazione delle alghe.

Mzungu impegnata a srotolare la fune utilizzata per agganciare le alghe da coltivare.

Uno dei sacchi utilizzati per il trasporto delle alghe fino a riva.

Una donna del villaggio prepara le alghe per l'essiccazione nel giardino della propria abitazione.

Mzungu stringe in mano le alghe essiccate.

Foto: Martina Bolognesi