Conclusa la prima parte della missione dell’Ufficio VII di AICS in Tanzania per il monitoraggio dei progetti del Bando Profit e del Bando Promossi nel Paese

Dar Es Salaam, 18/09/2023. Si è conclusa ieri la prima parte della missione organizzata dall’Ufficio VII dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Tanzania. Lo scopo della missione era il monitoraggio delle iniziative del Bando Profit finanziate dall’AICS e di diverse iniziative finanziate tramite il Bando Promossi.

La Dottoressa Grazia Sgarra, responsabile dell’Ufficio VII dell’Agenzia e il dott. Stefano del Debbio hanno iniziato la missione con una visita al progetto AID 12313/02/0 “ENDELEA Dream Bold” incentrato sulla promozione della moda etica e dell’impiego dignitoso. Il bando ha permesso ad una start-up Italiana di avviare a Dar Es Salaam un laboratorio che, utilizzando modelli disegnati in Italia e selezionando stoffe di qualità locali, ha permesso di assumere 20 sarti in loco. Il laboratorio ha appena terminato la produzione di una linea di abiti che sarà presentata alla Fashion Week di Milano.

A seguire, tra il 13 ed il 14 Settembre si sono tenute a Dar Es Salaam ed a Iringa due riunioni con le Organizzazione della Società Civile Italiana che al momento implementano iniziative finanziate dall’AICS in Tanzania. In entrambe le occasioni, la Dott.ssa Sgarra ha potuto confrontarsi con i partecipanti non solo rispetto alle necessità ed alle problematiche inerenti ai territori sui quali operano, ma anche sulla strategia di AICS nei confronti del lavoro con le OSC.

La missione è poi proseguita con una visita di monitoraggio, sempre nella regione di Iringa, presso il progetto AID 011901/IBO/TZA - “No one left behind: diritti e accessibilità ai servizi scolastici e riabilitativi dei minori con disabilità nel distretto di Iringa, in Tanzania". L’iniziativa, appena conclusasi ed implementata da IBO Italia come ente capofila, si poneva l’obiettivo specifico di rafforzare i servizi di base per i bambini con disabilità nel Distretto di Iringa attraverso un approccio partecipativo di tutti gli attori della comunità educante (scuola, centri diurni e famiglie) per arrivare a contribuire all’inclusione sociale e responsabile per minori con disabilità.

In un’ottica di continuità ed al fine di garantire la sostenibilità dell’intervento, diverse attività del progetto sopra menzionato continueranno all’interno del progetto AID 012590/09/6 “We Care – Programma di Prevenzione, riabilitazione ed inclusione educativa per bambini e ragazzi con disabilità della Regione di Iringa (Tanzania)”, che si svilupperà con attività di formazione delle risorse umane, rendendo le scuole migliori e più accessibili ed abbattendo le barriere culturali per includere le persone con disabilità all’interno delle comunità target.

Infine, nelle giornate del 15 e 16 settembre, la delegazione ha proseguito la missione con il monitoraggio del progetto finanziato dal Bando Profit AID 11970/01/1 “Rilancio della filiera del piretro nel Distretto di Kilolo”, realizzato dall’azienda La General Chimica di Bologna nelle regioni di Mbeya e di Iringa. L’iniziativa ha l’obiettivo di rivitalizzare la filiera del piretro nel Distretto di Kilolo ed espandere le attività di produzione e di lavorazione del piretro, un insetticida naturale che si ricava dai fiori dell’omonima pianta, lavorando assieme a due cooperative costituite da circa 300 piccolo produttori del territorio. Il 16 Settembre si è tenuto a Mbeya un incontro tra la Delegazione AICS, l’impresa Italiana ed i rappresentanti delle due cooperative per meglio comprendere l’impatto che l’Iniziativa ha avuto sul loro livello di benessere economico e sociale.

La Dott.ssa Sgarra, al termine della missione, ha dichiarato: “Questa missione di monitoraggio in Tanzania, breve ma molto intensa, ci ha consentito di constatare lo stato dell’arte delle attività che l’AICS finanzia nel Paese, nonché di incontrare i nostri implementing partner sul field ed i beneficiari. La missione ci ha dato modo di constatare le grandi potenzialità per lo sviluppo del settore privato ma, al contempo, le necessità socio-sanitarie ed educative per le quali le nostre OSC giocano un ruolo significativo”.

Incontro con OSC Italiane a Iringa

Incontro con OSC Italiane a Dar Es Salaam

Incontro tra rappresentanti AICS e La General Chimica

Un fiore di piretro essiccato e sbriciolato

 

No One Left Behind: Cerimonia di chiusura dell’iniziativa a favore delle persone disabili in Tanzania

Iringa (Tanzania), 8 giugno 2023 – Si è tenuta questa mattina, alla presenza di John Chekwaze – Assistente Esecutivo per l'istruzione inclusiva presso il TAMISEMI (Ministero per l’amministrazione regionale ed il governo locale parte dell'Ufficio del Presidente) e del rappresentante AICS d’istanza in Tanzania, Dott. Paolo Razzini, la cerimonia di chiusura del progetto “No one left behind: diritti e accessibilità ai servizi scolastici e riabilitativi dei minori con disabilità nel distretto di Iringa, in Tanzania” (AID 11901). L’iniziativa promossa, finanziata dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), è stata realizzata da IBO Italia, in partenariato con una pluralità di attori del settore pubblico italiano e tanzaniano, tra cui enti localizzate nel Distretto di Iringa, zona d’intervento del progetto.

La progettualità dell’intervento si è sviluppata lungo tre assi principali: la formazione delle risorse umane locali delle scuole e dei centri diurni di Iringa, la ristrutturazione delle strutture scolastiche presenti nell’area al fine di accrescere gli standard qualitativi e di accessibilità per le persone con disabilità ed infine, la sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali per promuovere una cultura inclusiva e abbattere le barriere culturali.

Tra i risultati raggiunti, si annoverano quindi la costruzione di circa 42 rampe in cemento in 10 plessi scolastici, per rendere accessibili le strutture anche a persone con difficoltà motorie, la costruzione di un dormitorio capace di ospitare circa 80 persone presso la Kipera Primary School, la costruzione di bagni per disabili presso le scuole di Isimani e Kibaoni ed attività di sensibilizzazione che hanno raggiunto un totale di circa 7.700 persone.

Il dott. Paolo Razzini, rappresentante dell’ufficio di coordinamento di AICS d’istanza a Dar El Salaam presente all’evento, ha osservato come l’iniziativa abbia avuto un impatto concreto sul territorio grazie a all’approccio partecipativo utilizzato, che ha permesso di sensibilizzare studenti, funzionari pubblici, genitori e membri della comunità locale della Regione di Iringa. Durante il suo intervento, è stata rimarcata l’importanza dell’allineamento tra le priorità dell’AICS e quelle dei piani strategici di sviluppo del governo Tanzaniano: “Consentitemi inoltre di cogliere l'occasione per sottolineare che le attività sopra menzionate – tra cui la formazione del personale sanitario e scolastico ed il miglioramento dell'istruzione inclusiva – sono in linea con la Strategia nazionale per l'istruzione inclusiva (2018-2021) della Tanzania, a dimostrazione del pieno allineamento delle attività con i piani di sviluppo nazionale del Paese”.

Grande soddisfazione è stata anche espressa dal rappresentante di TAMISEMI, che ha ringraziato l’AICS per il supporto fornito ed ha rimarcato l’allineamento tra le priorità dell’AICS e del Governo tanzaniano in materia di supporto alle persone diversamente abili “Oggi ci incontriamo per festeggiare, e soprattutto per dare valore a quello che è stato fatto in questi tre anni dal progetto No One Left Behind, che si allinea in maniera chiara alle priorità di sviluppo del Governo.”

Il settore della disabilità rimane un settore di interesse importante per l’AICS in Tanzania. Difatti, attraverso il nuovo progetto WE CARE (AID 012590/09/6) recentemente finanziato attraverso il bando promossi dell’AICS, diverse scuole beneficeranno di ulteriori interventi di supporto agli studenti con disabilità a conferma del fatto che l’Agenzia ritiene importante continuare il suo impegno sulla tematica della disabilità nel Paese.

 

Alcune foto dell'evento conclusivo dell'iniziativa No One Left Behind. Credits: IBO

 

 

 

 

 

TANZANIA – L’Italia consegna attrezzature informatiche per supportare il sistema statistico del Paese

Dadoma, 1.02.2023. Sono state consegnate oggi, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia in Tanzania S.E. Marco Lombardi, le attrezzature informatiche previste nell'ambito dell'iniziativa "Miglioramento del Sistema Statistico Nazionale e sostegno alla realizzazione del Registro della Popolazione" finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) in Tanzania. Questa iniziativa, gestita dalla Sede regionale di Aics Nairobi - competente per la Tanzania - ha come obiettivo quello di contribuire al rafforzamento del sistema statistico nazionale Tanzano e del registro della popolazione in due regioni del Paese, contribuendo a costruire la base informativa necessaria a governare i processi di sviluppo socioeconomico, a consolidare le istituzioni democratiche e ad agevolare la formulazione, il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo. In particolare, l'acquisto di attrezzature, beni e servizi gestito direttamente da Aics Nairobi tramite l'ufficio di coordinamento di Aics Nairobi a Dar el Salaam, è finalizzato all'ampliamento di servizi per il registro della popolazione, formazione del personale degli uffici distrettuali delle due regioni selezionate, sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della registrazione delle statistiche vitali.

L'evento è stato ripreso anche da Giornale Diplomatico. L'articolo è disponibile qui.

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Tanzania – Inaugurazione del centro “Kila Siku” nell’ambito del progetto “ALL-INCLUSIVE”

DAR ES SALAM, TANZANIA – Giovedì 14 febbraio 2019 si è svolta la cerimonia d'inaugurazione del centro di riabilitazione per bambini con disabilità "Kila Siku" ("ogni giorno" in Swahili), finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato dalla ONG italiana Comunità Solidali nel Mondo, partner del CEFA nell'ambito del progetto "All Inclusive: Intervento multi-settoriale a sostegno dell'integrazione delle persone con disabilità nella regione di Dar es Salaam" (AID 10922).

Collocata in un’area messa a disposizione dalla Congregazione "Suore della Carità Immacolata Concezione D'Ivrea" nel distretto di Kinondoni, la struttura dispone di spazi appositamente allestiti ed attrezzati per accogliere soggetti con disabilità interventi socio-educativi, socio-riabilitativi e assistenziali, mirati al miglioramento della qualità della vita del minore con disabilità e della sua famiglia. All'interno del centro sarà operativa un'equipe multidisciplinare, composta da diverse figure professionali formate nel corso del progetto: fisioterapisti, educatori, assistenti sociali, pedagogisti e personale sanitario. A oggi, sono 181 i bambini per i quali è stata richiesta assistenza.

A presiedere alla cerimonia d'inaugurazione, la Ministra della sanità tanzana Ummy Mwalimu e l’Ambasciatore d’Italia Roberto Mengoni, in presenza del personale di progetto insieme a tanti genitori e bambini con disabilità. Nel suo intervento la Ministra ha espresso sincera gratitudine per l'impegno della cooperazione italiana a favore della tutela della salute in Tanzania, elogiando il contributo tangibile e concreto allo sviluppo del sistema sanitario della Tanzania e, in particolare, il ruolo rivestito dal centro al fine di dare risposte qualificate ai bisogni di migliaia di bambini e concorrendo, in tal modo, a colmare una grave lacuna che a oggi si registra nell'assistenza sanitaria.

> Comunicato stampa (*pdf)

> "Inaugurato centro di riabilitazione su base comunitaria" (link esterno)

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Se giochiamo tutti insieme è più bello, l’inclusione passa anche dallo sport accessibile

Dar es Salaam - All'inizio di dicembre 2017 il centro sportivo Jakaya Kikwete Youth Park di Dar es Salaam ha ospitato, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, l’evento All Inclusive Sport Day organizzato dalle organizazioni della società civile CEFACOPE e Comunità Solidali nel Mondonell'ambito di un intervento multi-settoriale a sostegno dell'integrazione delle persone con disabilità nella regione di Dar es Salaam.

Secondo un’indagine condotta nel 2014 dal Tanzania National Bureau of Satistics, le persone con disabilità residenti nella regione di Dar es Salaam rappresenterebbero il 7,2% della popolazione totale. Con imponenti ostacoli, anche di natura architettonica, nell'accesso all'istruzione di base nella partecipazione attiva all'economia del Paese, le persone disabili finiscono spesso ai bordi della società condizionando anche il benessere socio-economico delle loro famiglie. Alla carenza di servizi e di opportunità economiche si aggiungono i pregiudizi e lo stigma sociale: la cultura locale tende ad attribuire alla disabilità valori negativi, frutto di convinzioni arcaiche. Il disagio vissuto dai diversamente abili si accentua in un contesto urbano come quello di Dar es Salaam, in assenza della rete sociale di sostegno tipica dei villaggi.

Obiettivo principale della giornata del 2 dicembre è stato quello di sensibilizzare la comunità di Dar es Salaam al fenomeno della disabilità nonché di coinvolgere circa 300 bambini con e senza disabilità, provenienti da 20 scuole primarie della città, in attività sportive inclusive come la pallavolo a terra, il basket in sedia a rotelle, il calcio per non vedenti e altre attività sportive inclusive. La partecipazione ai giochi ha offerto la possibilità ai bambini disabili di cimentarsi in attività sportive adattate alle loro capacità, accrescendo la loro autostima e la fiducia in se stessi, ed ha dall’altro permesso ai bambini non disabili di immedesimarsi nella condizione dei loro coetanei con disabilità e di comprendere come tale condizione influenzi la quotidianità, soprattutto nei contesti educativi e ricreativi.

Tra le attività della giornata, particolare interesse ha suscitato la partita di calcio, seguita anche dalle emittenti televisive e radiofoniche locali. Tra i giocatori vi erano dei bambini con amputazioni agli arti inferiori che hanno utilizzato delle stampelle ad avambraccio per muoversi in campo e coordinare il corpo durante le azioni.

Alla partita hanno fatto seguito un messaggio di ringraziamento del coordinatore locale delle attività di progetto, Silas Ramadhani Kassao, disabile con ridotte capacità motorie, e un intervento dell’ambasciatore d’Italia Roberto Mengoni. Ai partecipanti sono stati offerti cibo e bevande donati dalla nave militare Fasan nell'ambito delle attività di cooperazione civile-militare (CIMIC) realizzate nel corso nella recente sosta operativa al porto di Dar Es Salaam.

L’evento si è concluso con l’esibizione teatrale del gruppo Dar Creators. Gli artisti, attraverso la rappresentazione di frammenti di vita quotidiana delle persone disabili, hanno voluto sensibilizzare gli spettatori e, soprattutto, i bambini sull’importanza dell’inclusione e dell’assistenza nei confronti di coloro che spesso vengono emarginati dalla società. La performance teatrale ha visto sessioni di interazione con i bambini intorno alle domande sulle condotte più solidali o più ostili che le persone normodotate applicano a scuola, in casa e nelle strade nei confronti dei disabili. Così facendo gli artisti hanno inteso stimolare una riflessione sulle conseguenze che le nostre azioni, qualora non ponderate, possono provocare sugli altri, soprattutto su chi si trova in condizioni più svantaggiate.

L'evento è stato organizzato nella cornice di un progetto triennale guidato da CEFA, in partnenariato con COPE e Comunità Solidali nel Mondo Onlus ed è realizzato a Dar Es Salaam in collaborazione con la Congregazione "Suore della Carità Immacolata Concezione D'Ivrea", l'ente tanzano "Association of Tanzania Employers", l'ospedale "Comprehensive Community Based Rehabilitation in Tanzania", principale presidio sanitario tanzano specializzato nella riabilitazione funzionale per disabili, e il centro sportivo Jakaya Kikwete Youth Park. Tre sono gli obiettivi specifici: potenziare l'efficacia del sistema sanitario tanzano in materia di disabilità; migliorare le condizioni economiche delle persone con disabilità e dei loro familiari attraverso la promozione di corsi di formazione professionale e programmi di inserimento lavorativo; favorire l'inserimento sociale dei bambini con disabilità nelle scuole attraverso la sensibilizzazione degli insegnanti su tematiche relative all'inclusione.

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Progetto TERRA, una chiave per lo sviluppo sostenibile delle comunità rurali e tradizionali

Arusha - Il 14 settembre 2017 si è tenuta ad Arusha la cerimonia di inaugurazione del progetto "TERRA: Azioni inTEgrate per incrementare la Resilienza ai cambiamenti climatici delle comunità pastoRAli del nord della Tanzania", promosso dalla Ong Istituto Oikos nei distretti di Arusha e Meru in collaborazione con enti locali tanzani - municipalità di Arusha e associazione Tanzania Maasai Women Art - e partner italiani - Comune di Milano, Consorzio Ctm Altromercato (Verona), Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano, Conceria Newport (Pisa) e S.E.V.A. (Milano), azienda specializzata nelle fonti rinnovabili idroelettriche ed eoliche.

La cerimonia ha avuto luogo al Mkuru Training Center, centro di formazione sulla gestione sostenibile delle risorse naturali realizzato da Oikos grazie al sostegno della Cooperazione italiana. All'evento hanno preso parte l’ambasciatore Roberto Mengoni e l’addetto AICS a Dar Es Salaam, Fabio Gigantino, insieme alle autorità locali e una cospicua rappresentanza di donne ed uomini dalle comunità beneficiarie Meru e Masaai.

L'ambasciatore Mengoni ha ringraziato vivamente le autorità locali per la loro presenza, nella consapevolezza che il loro sostegno costituisce un elemento imprescindibile ai fini del buon esito del progetto. Lodando l'operato ventennale di Oikos nella regione a favore della conservazione delle risorse naturali e della sostenibilità ambientale, della sicurezza alimentare, dell’occupazione femminile e della promozione delle energie rinnovabili, le autorità locali hanno infine espresso grande soddisfazione per le attività del progetto TERRA che riguardano l'avvio di microimprese nel settore della concia vegetale e della lavorazione delle pelli, interventi che, in linea con le priorità del governo in tema di industrializzazione, rappresentano opportunità concrete di emancipazione e sviluppo per le fasce sociali maggiormente vulnerabili.

Il progetto TERRA ha l'obiettivo di migliorare la capacità di adattamento delle comunità della regione di Arusha colpite dagli effetti del degrado ambientale e dei cambiamenti climatici attraverso la realizzazione di azioni integrate che aumentino la resilienza su differenti livelli:

  1. gestione territoriale e conservazione dei pascoli attraverso un piano di monitoraggio ecologico delle aree di pascolo; elaborazione di mappe di vulnerabilità e di linee guida per la gestione del territorio; riqualificazione dei pascoli; promozione della gestione partecipata delle risorse naturali, acqua e pascoli;
  2. adozione di buone pratiche per l'aumento della resilienza delle comunità rurali attraverso l'utilizzo di fonti alternative di energia a livello familiare: solar bottle lamps e biogas, l'introduzione della varietà 'Commiphora' per limitare la deforestazione e proteggere gli insediamenti tradizionali dei pastori masaai e la promozione della coltivazione di cereali resistenti alla siccità;
  3. sviluppo di microimprese femminili nel settore della concia vegetale e lavorazione delle pelli con il sostegno di imprese italiane specializzate nel settore e l'impiego di macchinari di produzione italiana;
  4. rafforzamento del ruolo delle istituzioni locali nella gestione del territorio attraverso lo scambio di conoscenze tra i comuni di Arusha e Milano sui temi della sicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici e rafforzamento del network tra le due città nell'ambito dell'Urban Food Policy Pact promosso dal Comune di Milano e sottoscritto dalla città di Arusha ai margini di Expo2015.

ll progetto interviene in un vasto territorio collocato lungo il margine orientale della Rift Valley, il cui ecosistema è influenzato dalla presenza di un vulcano dormiente, il monte Meru, alto 4.564 metri, coperto da una densa foresta che costituisce un inestimabile patrimonio naturale e svolge un ruolo chiave per il mantenimento degli equilibri climatici e l'approvvigionamento idrico in un territorio abitato da circa 500mila persone. Gli agricoltori Meru si sono insediati nelle fertili pendici del monte mentre i pastori Maasai abitano le vaste savane circostanti. Entrambe le comunità basano la propria sopravvivenza su risorse naturali sempre più scarse, spesso in assenza di conoscenze e tecniche di agricoltura ed allevamento che sappiano combinare la tradizione con una gestione sostenibile del territorio.

Istituto Oikos, presente nella regione di Arusha dal 1996, ha realizzato programmi integrati di conservazione ambientale per migliorare l'utilizzo delle risorse naturali e garantire la sostenibilità del rapporto tra comunità umane ed ecosistemi naturali in una delle aree più ricche di risorse faunistiche e forestali. Attraverso un approccio integrato, Oikos sperimenta modalità e tecnologie che aiutino le comunità locali a utilizzare le proprie risorse naturali a fini produttivi in maniera sostenibile: agricoltura, allevamento del bestiame, ma anche turismo.

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Statistica per lo sviluppo, alta formazione in loco con i docenti di Roma Sapienza e Padova

Dar es Salaam - Si è tenuta l'11 settembre 2017, presso l'Eastern Africa Statistical Training Centre (EASTC), l'inaugurazione del progetto "Rafforzamento del settore statistico per AFRISTAT e EASTC in Tanzania" sostenuto dall'AICS attraverso un fondo esperti che prevede l'invio in missione di docenti delle università di Roma La Sapienza e di Padova per lo svolgimento di attività di formazione teorica e pratica in ambito statistico.

Le attività di formazione interesseranno varie branche e ambiti operativi della statistica, compresa la statistica economica, quella demografica e quella informatica, le metodologie di indagine e campionamento statistico, la statistica inferenziale e multivariata. Le lezioni e i seminari d'approfondimento curati dai docenti italiani costituiranno parte integrante del programma didattico del Master in Statistica offerto dall'EASTC ai funzionari del Tanzania National Bureau of Statistics e degli analoghi istituti di statistica dei 18 Paesi dell'Africa anglofona che fanno parte del mandato dell'EASTC: Botswana, Eritrea, Etiopia, Kenya, Lesotho, Malawi, Mauritius, Namibia, Seychelles, Somalia, Sud Africa, Sud Sudan, Sudan, Swaziland, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe.

L'Ambasciatore d'Italia Roberto Mengoni ha preso partecipato all'inaugurazione dell'inizitiva insieme al rettore dell'istituto, Frank Mkumbo, all'addetto AICS a Dar Es Salaam Fabio Gigantino e alla docente universitaria Maria Castiglioni dell'Università di Padova che ha dato formalmente inizio alle attività di alta formazione tenendo la prima lezione del corso "Analisi e proiezioni demografiche".

Calorosa l'accoglienza del rettore Mkumbo e del corpo docente dell'EASTC che hanno presentato ufficialmente l'iniziativa davanti al primo gruppo di studenti beneficiari del progetto: 30 funzionari provenienti dagli istituti nazionali di statistica di Tanzania e Zanzibar, Kenya, Uganda, Zambia, Zimbabwe, Swaziland e Lesotho, oltre a un giovane funzionario del nascente istituto nazionale di statistica della Repubblica federale di Somalia.

L'ambasciatore Mengoni ha sottolineato la particolare valenza strategica riconosciuta dall'Italia alla formazione in campo statistico avendo valorizzato espressamente la partecipazione delle università italiane alle iniziative di cooperazione allo sviluppo anche in questo ambito, inoltre ha sottolineato la rilevanza crescente delle attività di cooperazione tecnica per il rafforzamento dei sistemi statistici dei Paesi partner. Grazie alle competenze d'avanguardia degli atenei coinvolti, tali sistemi saranno rafforzati nell'arco dei prossimi 8 mesi (settembre 2017-aprile 2018) che vedranno lo svolgimento di un intenso programma di corsi a cura di circa 16 docenti italiani delle università La Sapienza e Padova.

I media locali hanno seguito con interesse il lancio dell'iniziativa: tra questi, il principale quotidiano nazionale in lingua inglese, Daily News.

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Acqua potabile e servizi igienici, al via un intervento nella regione centrale del Paese

Dar es Salaam - Il 16 maggio 2017 si è tenuta nella capitale Dodoma la cerimonia di avvio del progetto “Sostegno integrato per il diritto all’acqua, igiene e nutrizione in Tanzania centrale” che sarà realizzato dalla Ong LVIA in partenariato con CUAMM-Medici con l’Africa e con l'organizzazione tanzana Ufundiko. Attraverso un cofinanziamento dell’Agenzia per un importo di 1,2 milioni di euro, l’iniziativa si propone di contribuire in maniera durevole al miglioramento della qualità e della gestione dei servizi idrici, di igiene e di nutrizione per 40mila beneficiari nelle regioni di Dodoma e Iringa, Tanzania centrale.

Attraverso un approccio integrato, il progetto mira a migliorare le competenze e le conoscenze degli attori locali sulla gestione integrata dei servizi idrici e nutrizionali a livello di villaggio e di distretto, accrescendo allo stesso tempo l’accesso all’acqua e a strutture sanitarie efficienti. Sarà inoltre rafforzata la gestione delle infrastrutture di approvigionamento dell’acqua a livello comunitario con la costituzione di comitati preposti alla gestione delle risorse idriche, saranno sviluppati dei sistemi di monitoraggio innovativi per la gestione dell’acqua e saranno messi a punto 30 sistemi di stoccaggio delle acque meteoriche presenti nella zona.

Nell'ambito del progetto, il consorzio delle organizzazioni partner provvederà a formare il personale dei presidi sanitari, con particolare attenzione alla gestione dei casi di malnutrizione. Quella di Dodoma è una delle regioni della Tanzania con il più alto numero di bambini a rischio di malnutrizione acuta. Ulteriori stime evidenziano che solo il 30% della popolazione ha accesso a fonti d'acqua potabile.

A livello tecnico-scientifico il progetto si avvarrà dei contributi dell’Università di Torino, dell'Università di Dodoma, della società di ricerca MR&D Institute, e della Scuola Internazionale dell’Acqua per lo Sviluppo Hydroaid.

Al lancio del progetto hanno preso parte i rappresentanti delle organizzazioni esecutrici del progetto insieme ai loro partner istituzionali, l’Ambasciatore d’Italia in Tanzania, Roberto Mengoni, la titolare della sede AICS di Nairobi, competente per la Tanzania, Teresa Savanella, e l’addetto AICS a Dar Es Salaam, Fabio Gigantino. A conclusione della giornata la Regional Administrative Secretary del governo tanzano, Ms. Rehema Madenge, ha espresso grande soddisfazione per l'avvio del progetto e sincera gratitudine per l'impegno della Cooperazione italiana in un settore strategico per il miglioramento della qualità della vita come la gestione dell'acqua.

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