Progetto TERRA, una chiave per lo sviluppo sostenibile delle comunità rurali e tradizionali

Arusha - Il 14 settembre 2017 si è tenuta ad Arusha la cerimonia di inaugurazione del progetto "TERRA: Azioni inTEgrate per incrementare la Resilienza ai cambiamenti climatici delle comunità pastoRAli del nord della Tanzania", promosso dalla Ong Istituto Oikos nei distretti di Arusha e Meru in collaborazione con enti locali tanzani - municipalità di Arusha e associazione Tanzania Maasai Women Art - e partner italiani - Comune di Milano, Consorzio Ctm Altromercato (Verona), Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano, Conceria Newport (Pisa) e S.E.V.A. (Milano), azienda specializzata nelle fonti rinnovabili idroelettriche ed eoliche.

La cerimonia ha avuto luogo al Mkuru Training Center, centro di formazione sulla gestione sostenibile delle risorse naturali realizzato da Oikos grazie al sostegno della Cooperazione italiana. All'evento hanno preso parte l’ambasciatore Roberto Mengoni e l’addetto AICS a Dar Es Salaam, Fabio Gigantino, insieme alle autorità locali e una cospicua rappresentanza di donne ed uomini dalle comunità beneficiarie Meru e Masaai.

L'ambasciatore Mengoni ha ringraziato vivamente le autorità locali per la loro presenza, nella consapevolezza che il loro sostegno costituisce un elemento imprescindibile ai fini del buon esito del progetto. Lodando l'operato ventennale di Oikos nella regione a favore della conservazione delle risorse naturali e della sostenibilità ambientale, della sicurezza alimentare, dell’occupazione femminile e della promozione delle energie rinnovabili, le autorità locali hanno infine espresso grande soddisfazione per le attività del progetto TERRA che riguardano l'avvio di microimprese nel settore della concia vegetale e della lavorazione delle pelli, interventi che, in linea con le priorità del governo in tema di industrializzazione, rappresentano opportunità concrete di emancipazione e sviluppo per le fasce sociali maggiormente vulnerabili.

Il progetto TERRA ha l'obiettivo di migliorare la capacità di adattamento delle comunità della regione di Arusha colpite dagli effetti del degrado ambientale e dei cambiamenti climatici attraverso la realizzazione di azioni integrate che aumentino la resilienza su differenti livelli:

  1. gestione territoriale e conservazione dei pascoli attraverso un piano di monitoraggio ecologico delle aree di pascolo; elaborazione di mappe di vulnerabilità e di linee guida per la gestione del territorio; riqualificazione dei pascoli; promozione della gestione partecipata delle risorse naturali, acqua e pascoli;
  2. adozione di buone pratiche per l'aumento della resilienza delle comunità rurali attraverso l'utilizzo di fonti alternative di energia a livello familiare: solar bottle lamps e biogas, l'introduzione della varietà 'Commiphora' per limitare la deforestazione e proteggere gli insediamenti tradizionali dei pastori masaai e la promozione della coltivazione di cereali resistenti alla siccità;
  3. sviluppo di microimprese femminili nel settore della concia vegetale e lavorazione delle pelli con il sostegno di imprese italiane specializzate nel settore e l'impiego di macchinari di produzione italiana;
  4. rafforzamento del ruolo delle istituzioni locali nella gestione del territorio attraverso lo scambio di conoscenze tra i comuni di Arusha e Milano sui temi della sicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici e rafforzamento del network tra le due città nell'ambito dell'Urban Food Policy Pact promosso dal Comune di Milano e sottoscritto dalla città di Arusha ai margini di Expo2015.

ll progetto interviene in un vasto territorio collocato lungo il margine orientale della Rift Valley, il cui ecosistema è influenzato dalla presenza di un vulcano dormiente, il monte Meru, alto 4.564 metri, coperto da una densa foresta che costituisce un inestimabile patrimonio naturale e svolge un ruolo chiave per il mantenimento degli equilibri climatici e l'approvvigionamento idrico in un territorio abitato da circa 500mila persone. Gli agricoltori Meru si sono insediati nelle fertili pendici del monte mentre i pastori Maasai abitano le vaste savane circostanti. Entrambe le comunità basano la propria sopravvivenza su risorse naturali sempre più scarse, spesso in assenza di conoscenze e tecniche di agricoltura ed allevamento che sappiano combinare la tradizione con una gestione sostenibile del territorio.

Istituto Oikos, presente nella regione di Arusha dal 1996, ha realizzato programmi integrati di conservazione ambientale per migliorare l'utilizzo delle risorse naturali e garantire la sostenibilità del rapporto tra comunità umane ed ecosistemi naturali in una delle aree più ricche di risorse faunistiche e forestali. Attraverso un approccio integrato, Oikos sperimenta modalità e tecnologie che aiutino le comunità locali a utilizzare le proprie risorse naturali a fini produttivi in maniera sostenibile: agricoltura, allevamento del bestiame, ma anche turismo.

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Pubblicato in Tanzania (IT).